Cultura e istruzione: come il sapere incide nella qualità della tua vita

Cultura e istruzione: come il sapere incide nella qualità della tua vita

Cultura e istruzione sono elementi essenziali per il benessere olistico, poiché arricchiscono la mente, ampliano la comprensione del mondo e favoriscono lo sviluppo personale.

L’istruzione stimola il pensiero critico, migliorando la capacità di prendere decisioni consapevoli e di affrontare sfide con resilienza.

La cultura, invece, ci connette con le nostre radici e con gli altri, promuovendo un senso di appartenenza e di identità.

Entrambe contribuiscono a una crescita emotiva e spirituale, fornendo gli strumenti per vivere con maggiore consapevolezza, agevolando un miglioramento della gestione delle risorse personali, inclusa la salute fisica e mentale, a beneficio di scelte di vita più equilibrate e armoniose. L'educazione continua alimenta la curiosità e il desiderio di evolversi, contribuendo al benessere complessivo della persona.

Numerosi studi, inoltre, dimostrano una chiara correlazione tra un più alto livello di istruzione e una maggiore longevità. Chi è più istruito non solo tende a vivere più a lungo, ma anche a invecchiare più lentamente, con un tasso di mortalità inferiore.

Secondo una ricerca pubblicata su The Lancet all’inizio del 2024, l’analisi di set di dati dal 1990 al 2020 di 59 Paesi sulla relazione tra scolarizzazione e mortalità, ha portato alla scoperta che, rispetto all’assenza di istruzione, il completamento di sei anni di scuola (pari a un livello di scuola primaria nella maggior parte delle aree del mondo) era associato a una riduzione del 13,1% del rischio di mortalità. La riduzione del rischio di mortalità aumenta del 24,5% dopo 12 anni di istruzione e del 34,3% dopo i 18 anni. Questo vuol dire che il risultato evidenzia una riduzione di quasi il 2% del rischio di mortalità per ogni anno di istruzione in più.

Ciò che fa riflettere è stato che, anche dividendo gli individui in gruppi di età (18-49; 50-59; 60-69; e over 70) i benefici erano comunque presenti. I giovani hanno una riduzione di mortalità del 2,9% per ogni anno di scuola. Questo dato scende a 0,8% per gli over 70. In linea di massima, i ricercatori hanno potuto concludere che una maggiore istruzione è universalmente “protettiva” contro la mortalità, Anche dopo i 70 anni, infatti, si può ridurre la morte con un’esposizione maggiore all’istruzione. Il dato non mostra differenze significative tra maschi e femmine.

La ricerca ha poi confrontato la riduzione del rischio di mortalità derivante da più anni di istruzione ad altri fattori che contribuiscono a migliorare la vita. È così emerso che 18 anni di istruzione riducono il rischio di morte del 34,3%, pari alla riduzione del rischio di cardiopatia ischemica associata al consumo ottimale di verdure o a chi svolge regolarmente attività fisica.

Il rischio di mortalità per un adulto senza istruzione, rispetto a chi ha 18 anni di studi, è simile a quello di incidenza o mortalità per cancro al polmone per una persona che fuma almeno 5 pacchetti all’anno, rispetto a chi non ha mai fumato. E, ancora, è pari a chi beve regolarmente grandi quantità di alcol rispetto ad un bevitore occasionale.

Questi confronti suggeriscono che i benefici di maggiori investimenti sull’istruzione sono pari a investimenti sulla futura salute della popolazione. Ciò sottolinea l’importanza cruciale di un maggiore ed equo livello di istruzione come obiettivo sanitario globale.

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