Daily Digital Device - La parola d'ordine è "Device As a Service"
La digitalizzazione non è solo l'acquisizione di un nuove tecnologie, ma anche di nuovi modi di pensare e gestire.
Ci si trova davanti a visioni diverse di come fare tutta una serie di cose, anche di come spendere i propri soldi.
Alla parola "digitale" viene d'istinto associata la parola "immateriale", non ha caso in effetti.
Oggi nell'Azienda digitale da manuale sono spariti Server, documenti cartacei, post it e blocchi degli appunti, anche postazioni di lavoro in ufficio. La sola differenza è che mentre tutte le altre componenti non hanno più forma fisica ma sono fatti di bit, la postazione di lavoro esiste ancora ma si trova in qualche casa, ma la sua "delocalizzazione" è dovuta comunque alla digitalizzazione.
Con il passaggio da "oggetto" a segnale elettrico, per queste componenti del lavoro quotidiano è cambiato anche il modo di essere acquisite dal cliente finale.
L'oggetto si comprava, la sua trasposizione digitale si intende come un servizio, per il quale si paga un canone per lo più mensile o annuale.
Una formula commerciale, non una soluzione tecnica, ma lo stesso una diretta conseguenza della digital transformation di un'Azienda.
Comoda, accessibile, controllata, per questo molto gradita.
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Una persona accede al mondo dei servizi digitali, che si pagano a canone, sostanzialmente con tre dispositivi, il computer, lo smartphone e il tablet, che si pagano in unica soluzione.
Si, ci sono il finanziamento e la locazione di turno, ma sono sostanzialmente due rateizzazioni di un'acquisto e sei vincolato, mentre invece un servizio digitale a canone lo "stacchi" quando vuoi.
Abbiamo pensato che se la parola d'ordine dell'epoca digitale è "As a Service", anche i device che utilizziamo comunemente dovremmo poterli acquisire con la stessa modalità, quindi a canone di servizio e senza vincoli temporali, quando non li usiamo più li restituiamo e smettiamo di pagare.
L'offerta commerciale di base è semplice:
Nessuna finanziaria, garanzia hardware ovviamente senza scadenza, rapporto diretto con noi.
Un modo semplice per gestire la base di partenza, gli strumenti più fondamentali per lavorare.
Senior Analyst | Cloud Architecture at DXC
2 anniLuigi io vado sempre controcorrente, e sono ancora un tecnico. Da quando usi Linux sul PC devo combattere con l'azienda che me lo vuole togliere. Per notebook e cellulare android ripongo byod con un contributo dell'azienda di una trentina di euro al mese. Considerando che un cellulare da 200 euro dura tre anni circa e che con 8 euro si riesce a strappare una ricaricabile con telefonate illimitate e un centinaio di GB di traffico dati. Un PC da 800 euro dura tra i quattro e i cinque anni. Un rimborso spese tra i 30/35 euro ap mese dovrebbe coprire il tutto