Dal cliente alla comunità creatrice del servizio della Blockchain
Parlando di blockchain con le aziende e vedendo i nuovi progetti #blockchain, il tema che emerge sempre di più è che oggi la tecnologia ed il pensiero che la guida non sono maturi.
Questo tema l’ho ritrovato anche al #Cordacon a Londra ed al #WIR @Capgemini.
Per molti la blockchain è un tema di “moda”: si lanciano servizi in blockchain chiavi in mano, attivando un prodotto già pronto (di un fornitore esterno), abbinato ad un'intervista ad un CxO interno che ha più un obiettivo di comunicazione che di reale evoluzione tecnologica. Pochi stanno investendo su soluzioni proprie. Coloro che lo fanno hanno il chiaro intento di comprendere la blochchain sia tecnologicamente che come evoluzione del comportamento dei clienti.
Il tema non è infatti una questione di “codice”: pur essendo una tecnologia nuova, è comunque relativamente "semplice" (ad esempio, Corda ha una base Java).
Ciò che cambia è il paradigma di pensiero, sia IT che Business. Le strutture su cui si basa la blockchain sono collaborative e non centralizzate. Questo richiede un nuovo modo di immaginare i servizi, un nuovo livello di fiducia. Si tratta di passare dalla focalizzazione sul singolo cliente alla visione di rete di clienti e di contributori che collaborano per realizzare il servizio, in una logica di comunità.
La comunità possiede le informazioni richieste e genera i singoli “pezzi” che compongono il servizio. Nelle tecnologie tradizionali questa attività è centralizzata e produce servizi tradizionali. La blockchain non vuole rifare gli stessi servizi tradizionali distribuendoli semplicemente nella comunità. ma intende pensare a nuovi servizi, che nascono differenti, che nascono per una comunità. E’ quindi fondamentale sviluppare questa nuova consapevolezza e far crescere le proprie conoscenze. Ed è importante farlo da subito perché le competenze sono lente a svilupparsi, ma soprattutto perché da uno sviluppo embrionale di competenze nascono le nuove idee di innovazione ed i servizi futuri.
Pur essendo quindi comprensibile la strategia di “attesa” da parte di molte compagnie, il rischio è che l’adozione della tecnologia blockchain (codice e funzionamento) nel momento in cui sarà matura sarà relativamente veloce, mentre sarà lenta l’adozione del nuovo paradigma di costruzione dei servizi. E su questo ultimo punto si gioca la propria competitività