DARE VALORE AL LAVORO UMANO, QUALIFICARLO E ALLO STESSO TEMPO AUMENTARE LA PRODUTTIVITÀ
Hp3 engineering opta per l’automatizzazione dei processi aziendali.
Hp3 engineering è un’azienda del panorama reggiano che fabbrica materiale meccanico e valvole per impiego generale.
La richiesta rivolta a Project Group, riguardava l’automatizzare il processo di collaudo, test e misura dei parametri dei cursori.
Fino ad oggi quest’ultimo veniva svolto seguendo il medesimo iter, fin dagli esordi:
Un cambio radicale quindi, non solo per l’azienda ma per tutti i dipendenti, che vedono nel nuovo modus operandi un’occasione per facilitare il lavoro e quindi aumentare la produttività e la salute.
Project Group ha studiato e sviluppato una soluzione ad HOC: HYDRAULIC LAPPING
In grado di manipolare fino a 28 codici differenti (tipologie) di valvole in autonomia, Hydraulic Lapping sostiene turni di lavoro autonomo di 8 ore ciascuno e tramite la programmazione umana opera anche di notte e nei festivi, garantendo all’azienda 24 ore di lavoro continuo.
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Tra i vantaggi che ne derivano tre sono quelli su cui vogliamo focalizzare l’attenzione:
Gianluca Algeri, responsabile commerciale di HP3 engineering si dimostra soddisfatto della scelta effettuata e dell’operato di Hydraulic Lapping: La realtà ha rispecchiato e superato le aspettative, la produzione è in aumento e il ciclo produttivo è decisamente ottimizzato.
I costi per la manodopera sono nettamente ridotti e questo ha permesso di sfruttare i nostri dipendenti per impieghi meno usuranti e ripetitivi.
Di conseguenza i tempi di consegna ai clienti si sono ridotti, aumentando così la capacità produttiva interna.
Progettare e sviluppare queste tipologie di macchinari è quello che rende Project Group un’azienda competitiva tutti i giorni, che fa dell’avanguardia il fiore all’occhiello del suo operato.
Sceglierci, non solo significa affidarsi a professionisti, ma avere una visione chiara del futuro che verrà e di come i processi produttivi possono essere efficientemente migliorati.
I pezzi che “escono” dal robot hanno un margine di errore minimo, decisamente minore rispetto a quelli prodotti dal lavoro umano. Di conseguenza la perfezione con cui escono i pezzi permette di non dover scartare quasi niente di tutta la produzione.