Dialcos: quando il cambiamento parte dalla testa dell'imprenditore
Per cambiare il modo di lavorare in un’organizzazione non è sufficiente l’intuizione di un leader e nemmeno la convinta partecipazione delle persone coinvolte. Molto spesso, è la figura del consulente esterno a fare la differenza tra i progetti che rimangono incompiuti e quelli che migliorano l’approccio al lavoro delle persone e, di conseguenza, i risultati aziendali.
Al corso di laurea magistrale in International Marketing Management & Organization dell'Università di Udine abbiamo incontrato Alberto Buchberger, l'imprenditore di Dialcos, e il consulente Andrea Bet che è a fianco dell'azienda durante il percorso di adozione della filosofia del lean management.
Dialcos è l’azienda produttrice di Dialbrodo, il preparato granulare alternativa ai dadi da cucina in cubetti, presente sugli scaffali di tutti i supermercati. Una impresa leader in un mercato di nicchia, decisamente in salute, che, recentemente, è entrata nel mercato della pasta senza glutine e ha lanciato innovative linee di prodotto. Questa strategia di crescita ha portato l'azienda a confrontarsi con le grandi multinazionali del settore alimentare e a dover coniugare innovazione ed efficienza.
Il lean management, la filosofia gestionale che premette di raggiungere la massima soddisfazione del cliente eliminando gli sprechi e rendendo fluidi i processi aziendali, è apparsa come la soluzione a questa sfida. Ma uno dei pilastri del lean è il miglioramento continuo, che significa riconoscere gli errori e le debolezze - e non nasconderli - per individuare delle opportunità di crescita. Adottare questo approccio significa mettere in discussione il modo di pensare delle persone, iniziando dall'imprenditore. E questo è stato molto difficile in una piccola impresa familiare.
Ho capito che avrei dovuto iniziare a pensare e a comportarmi in modo diverso, prima di chiedere agli altri di cambiare - commenta Alberto Buchberger.
Ero capace di individuare i problemi in azienda, ma avevo paura ad affrontarli.
Avevo bisogno di una guida severa che mi dicesse come fare per cambiare.
Andrea Bet (info@leanbet.eu) è stato il "sensei" che ha guidato un cambiamento che partendo dalla mentalità e dallo stile di leadership dell'imprenditore ha coinvolto tutti i processi aziendali. Tra i punti di forza della relazione, l'esperienza ventennale maturata in posizioni dirigenziali in imprese manifatturiere, in Italia e all'estero, dalle grandi multinazionali alle PMI. Un consulente con esperienza sulla linea di produzione, infatti, ha una sensibilità in più nel riconoscere i sintomi dei problemi prima che si manifestino.
Tanto i modelli teorici quanto le storie di successo danno grande rilevanza alla capacità di immaginare il futuro di imprenditori e manager. La figura del consulente rimane spesso sfumata, ma, in verità – commenta Daniel Pittino, docente del corso di Leading Change – il fattore critico per la realizzazione del cambiamento è proprio un rapporto costruttivo tra imprenditore e consulente.
A questo proposito, il percorso di carriera di Andrea Bet, che ha coperto numerose posizioni dirigenziali in multinazionali in Europa e nel Sud-Est asiatico prima di proporsi come libero professionista, può essere di grande ispirazione per i nostri studenti di International Marketing Management & Organization.
Group General Counsel presso Bonfiglioli S.p.A.
5 anniHo avuto il piacere e l'onore di lavorare con Andrea Bet che stimo per la grande professionalità che lo contraddistingue.