DIARIO DI BORDO – GIORNO 3626
Sono più di 10 anni che mi trovo a bordo della Nave “Social”. Fino a qualche mese fa eravamo in grado di prevedere in anticipo il pericolo tempeste, uragani, … oggi viviamo alla giornata e non sappiamo cosa possa accadere da un momento all’altro.
Bizzarra visione dei social odierni, sicuramente personale, nata da una quotidiana analisi e da continue “verifiche” in grado di dimostrare come non si possano più pianificare con largo anticipo strategie editoriali per i social; meglio lavorare sul “medio periodo” (settimane, pochi mesi) differenziando sempre di più il tone of voice destinato ad alcuni dei principali S.N. : Facebook, Instagram, Youtube. Serve molta più attenzione ai dettagli, ai repentini cambiamenti dei diversi algoritmi, alle tendenze rispetto alle quali possano cambiare nel giro di poche settimane/pochi mesi le modalità di fruizione dei diversi target.
Youtube lo definirei “il social costante”, non in grado di stravolgere il mondo dei creator/degli iscritti, ma capace di essere solido in un periodo di grandi cambiamenti. Oggi “piattaforma” molto amata dai bambini (attraverso device genitore), i quali emulano i propri “Dei Youtuber“ nella speranza di poter diventare come loro. Musica e verticalità ancore di salvataggio.
Instagram “il nuovo Facebook”, per un social sempre più amato dalla fascia d’età 15-35, dove le stories ed i video brevi sono diventati dei “must”. La IGTV? Una prova poco riuscita che solo attraverso il coinvolgimento dei top influencer potrebbe prendere piede… La CTA un’esigenza, capace di migliorare la crescita dei follower, le performance dei contenuti, la fidelizzazione degli utenti. “Il troppo stroppia”, si …ok w i proverbi, solo per dire che troppe cta, troppe stories, troppi contenuti senza una direzioni creano confusione.
Gli utenti "si stufano" facilmente.
Facebook, “nostalgia canaglia”, il primo memorabile social network sbarcato in Italia, che ahimè è rimasto principalmente caro agli over 30, ma solo in alcuni contesti. Le continue e “pesanti” modifiche all’algoritmo hanno portato gli utenti ad essere sempre meno protagonisti, a ricercare nei contenuti (e meno nelle relazioni interpersonali) l’interesse e la voglia di essere protagonisti nel proprio gruppo sociale. Si condivide, spesso contenuti “revival”, anni 90, luoghi comuni che contraddistinguono un’area-un’età-una cultura, come se si volesse estremizzare il concetto "dei gruppi whatsapp" identificando un contenuto d'interesse comune e condividendolo nel proprio gruppo (diventando così dei leader, non più per i like o per i commenti, ma per il contributo offerto ed il gusto di riconoscere una creatività interessante).
Le mie opinioni sono personali e dettate da un lavoro quotidiano sulla creazione di script/soggetti/format/contenuti social, sullo sviluppo di profili/pagine social, sull’ideazione e pianificazione di campagne marketing-adv.
“GIORNO 3626” dettaglio non fine a se stesso, in quanto probabilmente tra qualche settimana/mese ..molti aspetti saranno differenti.
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6 anniBella e giustissima analisi Nicola Bertona