DICHIARAZIONE PRESCOMPILATA
Dichiarazione prescompilata.
Lavoro dipendente e assimilato.
Un cosa è certa nella precompilata ci sono molti dati di lavoro dipendente e assimilati, ma si ribadisce che tutto è pervenuto dai datori di lavoro, dai consulenti e dagli enti previdenziali. Nulla o quasi è frutto dell’Agenzia delle Entrate. I dati sono sicuramente incompleti e carenti per diversi motivi, mancano ad esempio i dati del lavoro domestico e di badanti pur regolarmente denunciati all’INPS che spesso ...sono al di sopra della soglia dell’esonero. Mancano anche i dati dei dipendenti (collaboratori e segretari) dei nostri parlamentari considerati ai fini fiscali come privati che non hanno la qualifica di sostituti di imposta. Non parliamo di tipologie di reddito esonerati ai fini fiscali che (e qui c’entra poco la precompilata) che pur percependo redditi importanti non sono tenuti a dichiarare quanto percepito. A solo titolo di esempio qualcuno dovrà spiegare la motivazione e l’equità nell’esonerare dall’imponibilità fiscale le pensioni di guerra, gli stipendi dei ricercatori presso le università, le pensioni di invalidità o di accompagno ecc. Un pensionato o un dipendente e anche chi percepisce indennità di disoccupazione che supera la soglia di 8000,00 euro l’anno inizia a pagare IRPEF e addizionali varie, mentre le categorie sopra elencate pur percependo somme ben più alte sono esonerati dal pagare ogni cosa. Sarebbe sicuramente più giusto ed eticamente e fiscalmente corretto abolire privilegi e stabilire un esonero fiscale uguale per tutti alla soglia annua di 10000/12000 euro chiamandolo esonero da sopravvivenza, questo sicuramente semplificherebbe la farraginosità delle nostre norme e renderebbe possibile una vera dichiarazione precompilata.
Chi incapace di fare un governo e non conoscendo le norme che regolano il nostro paese tenga conto di tutto ciò.