Donne! E’ arrivato il Velino!!!!!!
(In realtà stavo iniziando a scrivere la newsletter del mercoledì sulla Nutella Vegana quando mi è balzata all'occhio questa notizia, decisamente più rilevante della spalmabile lactose free).
Torniamo a noi. Signori e -soprattutto- Signore, ecco a voi, da stasera, il Velino!
Ma lo sentite anche voi quest’odore di inclusività? Avete notato l’impennata di gender equity dopo la notizia?
Diciamolo, era ora!
Finalmente anche noi donne potremo guardare con occhio malizioso un bel giovanotto che balla ammiccante sul bancone di Striscia! Finalmente il piacere della chiappa ballerina non sarà più solo appannaggio maschile!
Ora siamo tutt* tutelat* nei nostri diritti e finalmente la società ha raggiunto un nuovo livello di parità di genere.
Ecchecaspita!
Poi non importa se al lavoro lo stipendio di una donna è più basso del 30% di quello di un uomo, non importa se una madre deve rinunciare a lavorare per gestire la famiglia, non importa se i ruoli manageriali o di governance sono solo in minima parte assegnati a ‘quote rosa’ (grazie per il disturbo).
No, ora non importa più, perché è arrivato il Velino!
E bravo Ricci!
Che tra una follia green washing, l’abuso di pink washing e finalmente un inizio di gender washing ci delizierà con questa scelta di svincolare i format televisivi sdoganati negli anni ’80 (che tra l’altro la rete ammiraglia –e non solo lei- di Mediaset ha fatto propri senza indugi) secondo i quali affiancare al presentatore una giovane e piacente ‘valletta’ o ballerina, generalmente poco vestita (o molto svestita, dipende) aiutava l’impennata dello share.
Cosa fare dunque per abolire l’oggettificazione della donna e del suo corpo? Semplice, oggettifichiamo anche l’uomo. Geniale.
E allora ci aspettiamo due alternative: o entrambi i Velin* (d’obbligo l’asterisco a questo punto) svestiti o entrambi più coperti.
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Eppure, dalle foto la Velina 21enne Beatrice Coari è nella classica divisa in calzoncino inguinale, top in pelle e stivale sopra il ginocchio, mentre il bel Velino Gianluca Briganti, 37enne fascinoso dalla barba un po’ hipster, si presenta in jeans e camicia… Chissà
Repubblica racconta la notizia definendola ‘una piccola rivoluzione nella tv italiana’ (capirai, se queste sono le rivoluzioni…), aggiungendo che il creatore Antonio Ricci ha descritto il cosiddetto Velino come ‘un ballerino maschio alfa’.
Aridaje
Dite che l'ho presa un po' troppo pesante la notizia?
E allora mi torna alla mente quella volta in cui io e il mio collega abbiamo incontrato per la prima volta un dirigente di un importante istituto internazionale, una persona colta e aperta al mondo. Lui non ci conosceva né ci aveva mai visti.
Eppure durante la nostra chiacchierata, io sono diventata subito la ‘signora Michela’ e il collega è diventato ‘l’ingegner Rossi’ (ironia della sorte, io ho una laurea, il collega no).
Ma, ahimè, questo non è l'unico esempio che potrei raccontare nella mia esperienza lavorativa e non solo.
Allora forse non sono io pesante. E mi aspetto, con leggerezza, che dai prossimi giorni, dopo aver visto ballare anche il Velino accanto alla Velina, anche io possa finalmente essere trattata alla pari dei colleghi di sesso opposto.
Oppure, se questo traguardo non è ancora stato raggiunto (e non lo è), che almeno si faccia qualcosa di serio, evitando di sfruttare i trend del momento che rendono persino grottesco il risultato.
Perché la parità di genere è un tema maledettamente serio e non una tendenza da sbandierare a favore di share.
Tra l’altro proprio da quel pulpito che è stato e rimane luogo per eccellenza dell’oggettivazione del corpo femminile.
E voi, uomini e donne, cosa ne pensate?
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