Donne e indipendenza economica
L'indipendenza economica di noi donne è solo un obiettivo, una necessità fondamentale per una società equa o entrambe?
Ogni volta che penso a questo tema, mi viene in mente quanto l'educazione finanziaria giochi un ruolo cruciale in questo processo.
Ma cosa significa veramente e perché è così importante?
Per come la vedo io, l'educazione finanziaria può anche essere considerata come una forma particolare di consapevolezza, strettamente legata alla propria salute. Oggi va tanto di moda quella alimentare, fisica, mentale, spirituale … aggiungiamoci anche quella finanziaria.
Non si tratta solo della capacità di comprendere e utilizzare varie competenze finanziarie come la gestione del denaro, il budgeting e gli investimenti, ma anche della volontà di volersi bene ad altri livelli.
È un vero toccasana prendersi qualche minuto per riflettere su come diventare o essere ancora più autosufficienti e indipendenti, per scegliere in prima persona dove e perché vogliamo spendere i nostri soldi.
Diventare economicamente indipendenti mette in moto energia positiva e creativa che aumenta la nostra autostima (cosa di cui le donne fanno fatica ad appropriarsi).
Per molte donne questo concetto può sembrare strano, a volte può addirittura suscitare timore. Tuttavia, è questa conoscenza che fa un’enorme differenza nelle nostre vite.
Credo che l'indipendenza economica si generi prima di tutto nella nostra mente.
È da lì che partono poi tutte le idee che ci fanno trovare le soluzioni più adatte al nostro caso: c’è chi preferisce fare il percorso da sola, chi in compagnia trovando una rete di conoscenze che diano spunti di riflessione; chi inizia ad informarsi in prima persona e chi chiede anche a professionisti; chi inizia a pensare ad un’attività lavorativa extra, o chi … ci sono tante strade.
L’importante è mettere in moto qualcosa in modo funzionale.
Immaginiamo una giovane donna che entra nel mondo del lavoro.
Magari ha studiato duramente, ha ottenuto una laurea e un lavoro ben pagato. Senza una solida attenzione alle dinamiche economiche-finanziarie, potrebbe trovarsi a “buttare via” tutte queste conquiste, arrivando a vivere di stipendio in stipendio, alla giornata, senza risparmi o investimenti per il futuro.
I suoi sacrifici hanno messo in moto un circolo virtuoso? O ci sono altri ragionamenti da integrare?
La stessa dinamica può valere, per tanti altri motivi, anche per altre figure professionali.
Consigliati da LinkedIn
C’è la donna che gestisce brillantemente la propria azienda; chi coordina con successo gruppi di persone; chi svolge un altro lavoro gratificante, ma … avendo poi poco tempo a disposizione per sé stesse, trascura l’aspetto economico-finanziario che la riguarda direttamente.
Prima gli altri e tutto il resto; dopo, se c’è tempo (ma non ce n’è mai), lei: sport in cui le donne sono campionesse olimpioniche! – ti ci ritrovi?
La consapevolezza finanziaria è anche uno strumento potente per colmare il gender pay gap.
Un suo aumento porta ad un conseguente approfondimento nella conoscenza del proprio valore.
Identificare correttamente il proprio “valore di mercato”, ossia il valore aggiunto che si apporta all’attività che si svolge, comporta un indebolimento della sindrome dell’impostore, con il risultato di pretendere stipendi quantomeno parificati a quelli dei colleghi maschi con pari mansioni e responsabilità.
Sapere come negoziare il proprio stipendio, capire i benefici del proprio pacchetto retributivo e saper investire i propri risparmi sono competenze essenziali che possono fare la differenza tra una vita in cui “si guida” ed una in cui “si è guidati”.
Una donna finanziariamente indipendente non è costretta a rimanere in un lavoro che non le piace o, peggio ancora, in una relazione abusiva. Ha la libertà di investire in sé stessa e di creare un futuro migliore anche per le persone che ama.
Fa scelte libere e informate e vive una vita più gratificante.
La consapevolezza finanziaria non è un privilegio, perché il suo seme si trova prima di tutto dentro di noi.
Volere essere indipendenti finanziariamente è una nostra respons-abilità, una capacità di reagire a come, dove e con chi siamo.
È non lasciare che: “ci pensa mio marito, mio padre, la banca, ecc. ecc.” – “io non ne capisco nulla”, “ha tutto in mano xyz...”
Diventare poi indipendenti è un percorso accidentato. Richiede tempo, dedizione, spesso una buona dose di coraggio (anche in questo, però, siamo campionesse olimpioniche!).
Richiede fiducia in sé e in chi (tra le conoscenze presenti e future) ci vorrà ispirare, sostenere, incoraggiare.
Riflettiamo quindi sull'importanza di educarci e di educare le future generazioni sulla gestione del proprio denaro.
L’indipendenza economica è un obiettivo alla portata di chi ci crede!