Donne e uomini, tra femminismo e realtà …

Donne e uomini, tra femminismo e realtà …


La Festa delle Donne, nonostante sia una notizia positiva in generale perché almeno “se ne parla”, dall’altra c’è il forte rischio che i malintesi sul femminismo crescano e non si affronti l’argomento in modo completo riuscendo a distinguere cosa sia e cosa non sia.

Prima di tutto abbattiamo i pregiudizi.

La parola “femminismo” fa paura per diverse ragioni.

Una di queste paure è che, istintivamente, date le molte parole che finiscono per -ismo, si pensa a qualcosa di estremo e carico di significati negativi: odi gli uomini, sei aggressiva, arrabbiata, neghi l’esistenza di una “natura” che differenzia uomini e donne e così via.

Come scrive Giulia Blasi nel suo Manuale per ragazze rivoluzionarie,

“il femminismo infastidisce (…) chiede cambiamento, non si preoccupa di rassicurare nessuno”

E come tutti i cambiamenti, richiede uno sforzo che la maggior parte delle persone non ha voglia di fare.

Abbiamo bisogno di una maggiore educazione culturale e sociale.

“Fondamentalmente, lo scopo della cultura è assicurare la protezione e la continuità di un popolo”

…Quindi è proprio da li che dobbiamo incominciare, educando …alla cultura dell’inclusione (INCLUSIONE)

Sono, dunque, le persone che fanno la cultura e non al contrario.

Se è vero che la piena partecipazione delle donne non fa parte della nostra cultura, …allora possiamo e dobbiamo far sì che lo diventi”.

Quando le cose non sono giuste, noi internamente non siamo felici, e così nascono le separazioni e il divario sociale . Un’ importante cosa dobbiamo capire x favore!, dobbiamo capire che bisogna iniziare a scrivere una nuova storia. Per far ciò abbiamo bisogno delle donne …e non sòlo, anche di uomini. 

Senza entrambi i sessi non ce la faremo, quindi diventa prioritario il coinvolgimento di entrambi. Conosco tanti ragazzi uomini, anche adulti, colleghi che non sanno di essere femministi, e invece lo sono,non pochi…molti , a volte più femministe di molte donne.

So che tanti vorrebbero partecipare e coinvolgersi in questo processo, molti non lo fanno per paura di sentirsi inappropriati o di offendere. (di fare scattare l’ira femminista)

Alcuni uomini pensano di non poter partecipare a questa lotta in quanto uomini, a loro volta stereotipati proprio dalle donne. Perciò bisogna fermarsi e fare delle accurate riflessioni al riguardo.

Bisogna essere neutrali, non tutti gli uomini sono arroganti, autoritari, misogini.

Bisogna lavorarci, come ho detto prima da entrambi versanti, e abbattere i pregiudizi su uno o l’altro.

 

Siamo biologicamente diversi, questo nessuno lo può negare.

Secondo Chimamanda Ngozi Adichie (scrittrice e drammaturga femminista nigeriana ) spesso gli uomini sono fisicamente più forti delle donne, motivo per il quale migliaia di anni fa era la persona più forte ad avere il comando.

“Oggi viviamo in un mondo profondamente diverso. La persona più qualificata per comandare non è quella più forte. È la più intelligente, la più perspicace, la più creativa, la più innovativa. E non esistono ormoni per questa qualità”.

Non possiamo, e non dobbiamo continuare a vivere in una cultura sessista, questo ci toglie la possibilità di essere liberi di esprimerci individualmente come vogliamo; non poter vivere i propri stati d’animo…, ad esempio il pianto di un uomo molte volte è qualcosa di cui vergognarsi, questo non va bene.

Quando piccoli bambini e bambine piangono, …lo fanno per gli stessi e unici motivi. Cosa succede dopo? A un certo punto il bambino maschio é insegnato che piangere sarebbe “fare la femminuccia”, vi sembra che sia giusto questo? In questa maniera imparano in modo sbagliato a esprimere i suoi sentimenti, a dimostrare che devono essere macho, forti e duri.

Dietro all’idea di non dover dire a nessuno ciò che si prova c’è il terrore di ritrovarsi perduti, messi in discussione: il vero uomo non sbaglia mai ed è disposto a farsi carico di tutti i pesi della famiglia pur di svolgere al meglio la propria funzione. Questa dinamica ha portato gli uomini a conoscersi pochissimo, per paura di osservare quegli aspetti che li avrebbero resi poco maschili. E invece è propria attraverso quella messa in discussione, quella condivisione di responsabilità, dividendo equamente i pesi e le fatiche, che tutti possono gioirne: tanto alle donne, alle quali è stato sottratto il potere, quanto agli uomini, che in cambio del potere si è fatto carico di pesi insostenibili, sotto ai quali nei millenni hanno incurvato la schiena”.

Abbiamo tutti bisogni del vero femminismo perché credere nell’eguaglianza sociale, politica ed economica dei sessi, porterà a far sì che possa esistere anche un mondo in cui a ognuno sarà possibile esprimersi liberamente come individuo senza ruoli di genere predeterminati.

Sono le nuove generazioni dei giovani chi deve imparare a sviluppare i loro reali interessi e non il loro genere, in questo modo avremo molta più probabilità di diventare persone migliori, soddisfatte, libere e unite.

Quindi, sopratutto a voi giovani

Vogliamo partire da qui…. Dalla libertà

Uomini e donne insieme

Nella verità, nella realtà

Uomini e donne insieme nell’abbattimento dei pregiudizi

Per un futuro più giusto per noi e per tutta la società.

 

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altre pagine consultate