Dovbyk: The Machine
Dovbyk ha segnato 24 gol e messo a referto 8 assist nell’ultima stagione di Liga: numeri eccezionali per un giocatore relativamente giovane (27 anni, per un centravanti siamo nel prime) e all’esordio in uno dei cinque maggiori campionati europei. È stato infatti il primo giocatore non di Barcellona, Atletico e Real Madrid a diventare "Pichichi" della Liga dal 2009, non una cosa da poco.
Dovbyk è un eccezionale finalizzatore mancino, fortissimo fisicamente nei duelli e preciso in area di rigore: il suo tiro è secco, efficiente e senza fronzoli. Tuttavia la qualità migliore di Dovbyk è lo smarcamento: ha movimenti in profondità notevoli, dietro la linea difensiva e ai suoi lati. In area di rigore sa prendere spazio sul difensore con slittamenti laterali fatti con i tempi giusti e con fuori linea eccellenti. Questi i suoi punti di forza assoluti. Ma ora vediamo dove potrebbe migliorare. Spalle alla porta, Dovbyk è un giocatore piuttosto limitato, con un primo controllo non sempre pulito e con poca mobilità, questo lo limita nel dialogo con i compagni nella risalita del campo. Dunque Dobvyk non è un giocatore su cui appoggiarsi troppo per risalire il campo e non è di conseguenza il tipo di attaccante autosufficiente che può costruire occasioni da solo (in transizioni lunghe Dovbyk è un’opzione meno interessante di Lukaku). Dopo la partenza di Lukaku, infatti, la Roma ha bisogno come il pane di un attaccante in grado di attaccare la profondità e di creare una ricezione anche per eventuali lanci lunghi dalla difesa, in caso di pressione avversaria asfissiante. L’attaccante ucraino è dunque un eccellente finalizzatore ma sembra carente in altri aspetti del gioco: il suo obiettivo sarà dunque quello di migliorarsi cercando di ripulire palloni sporchi, allungare la difese avversarie e associarsi con i compagni. Avere un profilo di questo tipo può rivelarsi un'arma a doppio taglio: è un vantaggio in squadre molto organizzate, ma può diventare un lusso in squadre con equilibri meno consolidati. La Roma deve giocare bene per sfruttare al meglio le qualità della sua punta, portando Dobvyk il più vicino possibile all’aria di rigore avversaria, restringendo il campo attorno a lui, magari prestandogli assistenza con giocatori di gamba che però in rosa scarseggiano (solo Dahl è arrivato con queste caratteristiche). Il mercato della Roma, finora, è stato fatto per costruire una squadra con più qualità tecnica e che potenzialmente può controllare di più il pallone. Dovbyk è un attaccante efficace per raccogliere i frutti del proprio dominio territoriale, una minaccia costante in area di rigore. Un profilo che si associa bene con i rifinitori d'alto livello che ha oggi in rosa la Roma: Dybala, Pellegrini, Le Fée e Soulè. La Roma di De Rossi, però, alla luce delle prime prestazioni in campionato, ha bisogno di diventare una squadra più dominante col pallone, più a proprio agio col palleggio e di avere un baricentro più alto, per godere al meglio delle caratteristiche del "Pichichi" della scorsa Liga.
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