E di quel campanile e di quelle case più nulla rimase!
Era novembre, la fine di novembre, eppure la giornata era insolitamente tiepida, piacevole.
Era domenica, e, in quegli anni, la domenica era la giornata del bagno, della messa e delle paste.
Dopo il pranzo domenicale, chi viveva in “città”, prima che il caldo meriggio dolcemente cedesse alla sera, fece una bella passeggiata.
Nei paesini dell’entroterra la domenica non era poi così diversa dagli altri giorni, i contadini dovevano “governare” gli animali.
Era quasi sera, l’aria dolce e il cielo luminoso.
Poi, un boato.
Erano le 19:34.
La #terra tremò senza sosta per oltre 90 secondi.
19:36, l’aria dolce e il cielo... il cielo ancora più luminoso.
Un beffardo #Tiziano la volta stellata tinse di rosso, sfumandolo nel blu sempre più profondo della notte che avanzava.
Poi, rapidamente, arrivò il freddo, e fu sempre più freddo.
3.000 i morti e oltre 280.000 gli sfollati.
Interi paesi cancellati per sempre.
E di quel campanile e di quelle case più nulla rimase!
Curatore Fallimentare presso Tribunale di Salerno
1 annoRicordo ancora tutto di quella domenica!!!
Continuing Airworthiness & Safety
1 annoBellissima narrazione Sonia che ci impone una seria riflessione.