E Se copiassimo da loro?
E se copiassimo da loro???
E se fossimo tutti "pallonari"???
E’ giusto che i calciatori guadagnino tutti quei soldi?
Hai comprato l’ultima T-shirt dello United? Hai visto che operazione di mercato ha fatto il Barcellona?
Quante volte abbiamo sentito frasi del genere, "chiacchiere da bar", niente a che vedere con la vita di un manager o di un professionista
Ed invece NO!
Il calcio è un successo mondiale, se ne parla in tutto il mondo. Gli introiti sono elevatissimi le società sportive che un tempo erano il passatempo domenicale per gente (di un’altra epoca) che lavorava duramente tutta la settimana, sono diventate aziende quotate in borsa. Negli ultimi anni c’è stata una vera è propria rivoluzione “sportiva” che ha appreso le basi “gestionali” dalle gerarchie e dai modi di fare aziendali, gli allenatori sono veri e propri manager. All’interno dell’organigramma sono apparse figure professionali molto simili a quelle presenti in qualsiasi azienda.
Ecco il sistema calcio FUNZIONA! È in netta crescita mentre quello dell’industria un po’ meno, anche se un piccolo (molto piccolo) segno di ripresa si inizia a sentire. Allora visto che le società di calcio hanno appreso dell’organizzazione aziendale, scorgendo risultati eccellenti, perché le aziende non potrebbero apprendere dal modo di fare “sportivo” visto che dal punto di vista organizzativo sono già strutturate.
Provo ad immaginare un mercato di professionisti per categoria (ad esempio suddivisi per: direttore marketing) con un “procuratore” che ne curi gli interessi di quest’ultimi, parlando con altre aziende per una possibile “acquisizione” della risorsa oppure con quella attuale dove la persona è impegnata per un adeguamento o una riduzione in base agli obiettivi raggiunti.
Cosa “potrebbe” succedere?
Si sceglierebbe sempre la persona più “skillata” del momento; un po’ come accade nel calciomercato dove il valore dei calciatori varia in base alle loro prestazioni più o meno annuali. Questo creerebbe un sistema molto più dinamico fatto di continui mercati di risorse oltre che di servizi o prodotti generando nuove opportunità lavorative e perché no altre forme di lavoro. L’aspetto più importante è sicuramente la possibilità per una persona di fare esperienze diverse in modo da accrescere il proprio bagaglio culturale avendo diverse tipologie di approcci al lavoro
Il tutto dovrebbe essere gestito secondo regole, come ad esempio le finestre di mercato, secondo una nuova contrattazione sia economica che temporale. L’orientamento al miglioramento continuo non esula dal fare cambiamenti radicali per tanto è giusto pensare a soluzioni innovative
Ai posteri l'ardua sentenza
#SOGNANDOADOCCHIAPERTI