ITALIA : GIOVANI = SANREMO : BIG
Ma cosa ca**o hai scritto???
Effettivamente letto così non ha senso. Mi spiego meglio!
L’Italia sta ai giovani come Sanremo sta ai big!
Si ma cosa significa, non capisco?
La definizione è matematica mentre le osservazioni saranno più che altro filosofiche.
Il concetto dell’"ultimo" nostro governo, come anche quello dei precedenti, è stato: SPAZIO AI GIOVANI. E’ stata fatta una legge ad hoc per “sponsorizzare” ed incentivare l’assunzione di molti giovani. Per quanto mi riguarda il job act ha avuto successo in quanto mi ha permesso di inserirmi stabilmente in azienda. Naturalmente non è stato così per moltissimi altri giovani. Anche i più esperti dicono che questa riforma è stata solo “un fuoco di paglia”, ottimi risultati in breve tempo, sicuramente discreti in 18 mesi circa.
Non è che voglia parlare di politica, non ne capisco un “fico secco”
Però sono stufo di continuare a sentire: SPAZIO AI GIOVANI!
La verità è che come nazione non siamo pronti per dare spazio ai giovani, lo stiamo vedendo con il “movimento 5 stelle” a Roma, non c’è fiducia! A capo delle grosse aziende Italiane ci sono sempre gli stessi (strapagati) manager che si inter cambiano ogni quinquennio, ma la storia è sempre la stessa. Al governo ci sono sempre gli stessi politici, alcuni voltagabbana, che pur di rimanere attaccati alla poltrona non lasciano i propri incarichi per far SPAZIO AI GIOVANI. Sicuramente ognuno avrà i propri interessi, immagino che a quel livello non siano economici ma più che altro siano interessi di “forti poteri”.
In tutto questo voglio fare i complimenti all’ambiente “sportivo”. Di tutti seguo un po’ in più il calcio. In questo sport lo spazio ai giovani è di vitale importanza. Le società si alimentano sui settori giovanili, cercando di tirare fuori il Messi e il Cristiano Ronaldo dalle loro “cantere”. L’interesse economico unito al talento fa sì che sugli stadi si vedano “fenomeni” come Donnarumma, Pogba. Per i più nostalgici possiamo ricordare Totti, Baggio, Del Piero. Ecco che il concetto teorico si lega a quello pratico, giovani senza i fatidici 10 anni di esperienza diventare non solo professionisti ma leggende di un settore, in questo caso calcistico.
Si ma non ho ancora capito cosa centra ITALIA : GIOVANI = SANREMO : BIG?
Non si può non parlare di Sanremo in questa settimana di Febbraio. Anche non avendolo seguito “full time” mi complimento per la logica utilizzata nel selezionare i cantanti e le canzoni. Sul palco si sono alternati professionisti di successo come Al Bano, Gigi D’Alessio, Fiorella Mannoia e tanti altri “famosissimi”. Sicuramente si sono visti anche alcuni cantanti giovanissimi e magari sconosciuti a chi è poco “social”. Clementino, Lodovica Comello, Michele Bravi, sono saliti sul Palco di Sanremo con lo stupore generale di tanti. Ho seguito le interviste pre-festival e molti cantanti blasonati hanno ammesso di non conoscere alcuni giovani meno noti. E’ stato dato spazio a chi meno famoso ha avuto il coraggio di mettersi in gioco sul web ottenendo migliaia di visualizzazioni ai loro contenuti audio/video, mostrando il proprio talento. Ma noi italiani (in molti) abbiamo criticato queste scelte.
Ecco che a questo punto la domanda mi sorge spontanea: ma come prima vogliamo che i giovani si facciano spazio e poi ci meravigliamo di vederli su un placo come quello dell’Ariston?
Da queste considerazioni capisco che non siamo pronti all’innovazione, al cambiamento, alla crescita ed a fare spazio ai giovani. Ci lamentiamo tanto ma alla fine vogliamo che tutto resti così com’è. Non è solo una questione politica o altro, credo sia una questione di mentalità!
L’Italia un paese per vecchi!