Ecco perché la tua mente è il tuo peggior nemico
Abbattere le barriere mentali: il primo passo verso la libertà interiore e la crescita personale

Ecco perché la tua mente è il tuo peggior nemico

Senti questa, perché ha davvero dell’incredibile.

Proprio l’altro giorno parlavo con una persona con cui collaboro da tempo, e che aiuto nel suo progetto di crescita professionale.

Scelse di iniziare il suo percorso di coaching perché si sentiva sormontato dalle responsabilità sul lavoro, e non voleva affrontare il discorso con il suo responsabile perché non voleva mostrarsi debole.

Grazie all’aiuto del coaching tutto sembrava andare a gonfie vele all’inizio.

Fino a quel fatidico giorno, quello in cui il suo responsabile gli affidò l’ennesimo progetto.

Quel giorno pioveva a dirotto, lo ricordo perfettamente perché l’immagine si è impressa nella mia mente così come le sue parole: “Non ce la farò mai”.

Non si trattava semplicemente di gestire il carico di lavoro, ma di dover affrontare la difficoltà stessa del progetto: ricerca di mercato, analisi dei dati e sviluppo di una soluzione.

Semplicemente, questa persona non credeva che avrebbe potuto farcela, non con il suo livello di esperienza e le sue competenze.

Ora ti svelo un segreto: a meno che non ti chiedano di spiccare il volo come Superman, o di infiammare il tuo corpo come la Torcia Umana, la frase non ce la farò mai è la più inutile che tu possa pronunciare o pensare.

E questo per un semplice motivo: la tua mente crea continuamente ostacoli e, pensa un po’, il suo bersaglio preferito sei proprio tu.

Ma per fortuna il coaching va proprio nella direzione di abbattere questi ostacoli immaginari, e grazie alle tecniche che ho utilizzato ho potuto aiutare questa persona nel suo progetto di crescita.

Poi ti racconterò com’è finita, ma per il momento ti basti sapere che questa, come tante altre, è una convinzione che tantissime persone hanno, ma che spesso non trova mai un vero fondamento.

Io sono Marco Guarneri Life Coach, e oggi voglio svelarti i segreti del metamodello.

Affrontare le sfide interiori: la scalata verso il successo inizia con la mente


Cos’è il metamodello (in parole semplici)

Ho scoperto che a volte le persone faticano a comprendere tutto ciò che includa il suffisso “meta”, iniziando arrovellarsi il cervello per cercare di comprenderne il significato.

E così ho trovato una spiegazione perfetta a prova di bambino per spiegare questo concetto che potrebbe risultare altrimenti complesso: il metamodello è come una lente d'ingrandimento: ti fa guardare da vicino le cose che pensi o dici, così puoi capire se quello che pensi è realmente vero, o se magari ci sono altre cose che non hai notato.

Ma torniamo per un attimo alla frase “non ce la farò mai”, e suddividiamola nei 3 elementi fondamentali del metamodello:

  • Generalizzazione: “mai” implica il non riuscire a farcela in nessuna condizione o circostanza, presente o futura. Non so a te, ma già vista così a me sembra improbabile, non credi?
  • Distorsione: “non ce la farò” significa distorcere la situazione, credendo di non possedere le reali capacità e competenze per svolgere un compito o affrontare una soluzione;
  • Cancellazione: cosa manca? Questa fase omette le informazioni su cosa esattamente non si riuscirà a fare, lasciando incompleta la comprensione della situazione.

Nel caso della persona di cui ti parlavo all’inizio, la cancellazione in particolare faceva riferimento al progetto di lavoro ma, nello specifico, quello che omette la frase non ce la farò mai sono le competenze e le abilità da mettere in gioco.

Piccolo spoiler: alla fine, invece, le aveva eccome.


Come smontare le (finte) convinzioni

Per farti prendere ulteriore familiarità con il metamodello, pensa a Calimero: “Tutti ce l’hanno con me perché sono piccolo e nero”.

Questo è un altro famoso esempio di come il metamodello agisca erroneamente sulla nostra percezione della realtà.

Ma come si smontano queste percezioni? Semplice, come si fa spesso nel coaching, si analizza più a fondo la questione. 

Ecco, quindi, come smontare la convizione del “non ce la farò mai”.

  • Generalizzazione: di fronte al “mai”, chiediti se ci sia mai stata una situazione in passato che ti porti a pensare di non farcela. Ti è mai capitato, o lo pensi solo perché lo hai immaginato?
  • Distorsione: pensando di non farcela, invece, cosa ti porta a credere che sia così? Quali sono le prove tangibili del tuo (eventuale) fallimento?
  • Cancellazione: infine, di fronte a ciò che ti manca per superare il tuo ostacolo, a cosa ti riferisci esattamente? Prova a fare una “lista della spesa” degli elementi che ti mancano per raggiungere l’obiettivo.

Porti le giuste domande ti aiuterà sicuramente a risolvere il tuo dubbio in modo del tutto naturale, efficace e anche inaspettato, perché dalle risposte che troverai potresti trovare spunti davvero interessanti.


Tecniche bonus

Per i più scettici che non trovano le giuste domande, ecco alcune tecniche davvero potenti che possono aiutarti a ricostruire la realtà dei fatti.

  • Reframing (riformulazione): consiste nel cambiare il contesto o il significato di una situazione. Se vedi un evento in modo negativo, cerca di visualizzarlo come un’opportunità o una sfida;
  • Ancoraggio: l’ancoraggio è una tecnica di PNL in cui dovrai associare un’emozione positiva, come calma o fiducia, ad un gesto, un suono o un’immagine. Questo ti aiuta a cambiare il modo in cui ti sentirai in situazioni che prima percepiva come difficili o impossibili;
  • Visualizzazione: si tratta di svolgere esercizi di visualizzazione per immaginare il raggiungimento del tuo obiettivo o il superamento di un ostacolo, concretizzando la aiutandoti a rimuovere tutti i limiti dalla tua mente.


Ma quindi com’è finita?

Ti avevo promesso di raccontarti la fine della storia, ed eccoci qui.

Dopo aver mostrato a quella persona il metamodello, ed averle illustrato l’assurdità della sua affermazione, ha deciso di buttarsi e provare.

Il risultato? No, non te lo puoi immaginare.

Infatti non solo è riuscito a portare a termine il progetto (su questo non c’erano dubbi) ma, lavorando all’interno di un team, ha persino conosciuto una collega con cui poi ha iniziato una frequentazione.

E questo dovrebbe fare davvero riflettere. Soprattutto sulla portata delle scelte non fatte a causa di limiti che noi stessi ci imponiamo, ma che non esistono.

Ora rileggi l’ultima frase ad alta voce, anche due volte, se serve: ti rendi conto anche tu di quanto sia assurda?

La verità è che tutti noi siamo vittime di questa costruzione mentale, ogni singolo giorno. Sembra che superare le barriere mentali sia davvero difficile, ma proprio per questo io sono qui per aiutarti. Inizia prenotando una call completamente gratuita, per iniziare ad abbattere, uno dopo l’altro, ogni tuo ostacolo

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Chi è Marco Guarneri Life Coach

Sono un Life Coach Professionista riconosciuto AICP con un Master in Coaching e PNL (Programmazione Neuro-Linguistica), 

La mia missione è aiutare le persone a raggiungere i loro obiettivi, affrontare le sfide e trasformare la loro vita. 

Ti aiuto a raggiungere i tuoi obiettivi, affrontare le sfide, e cambiare la tua vita.

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