Economia Europea
Arriva dalla presidente della BCE, Christine Lagarde, la diagnosi positiva di inizio anno sull'economia europea.
“In linea con le nostre aspettative, l'economia della zona euro continua a crescere, anche se con slancio modesto", ha detto Lagarde.
"L'economia domestica resta relativamente resiliente", ma "le incertezze che circondano" l'economia globale "restano elevate".
Lagarde ha rimarcato che ci sono segnali di stabilizzazione della traiettoria economica in eurozona, ma nonostante questo, il supporto della politica monetaria della Banca Centrale, risulta essere assolutamente necessario se si guarda alle difficoltà a livello globale.
“Allo stesso tempo, continuiamo a monitorare da vicino i potenziali effetti collaterali delle nostre misure”, sostiene Lagarde.
Intanto nel Bollettino economico, l’istituto di Francoforte spiega che nel terzo trimestre del 2019 il Pil in termini reali dell’area dell’euro è aumentato dello 0,3% sul periodo precedente, dopo lo 0,2% del secondo trimestre.
Per quello che riguarda il nostro paese, Lagarde mette in evidenza come negli ultimi cinque anni le famiglie italiane abbiano “notevolmente ridotto le proprie disponibilità in titoli di debito per un ammontare complessivo pari a 223 miliardi di euro.
Al contrario, in Germania, le famiglie hanno accumulato più titoli.
Anche così, tuttavia, secondo la BCE, le consistenze di titoli detenute dalle famiglie nella Penisola restano “di gran lunga superiori a quelle detenute dalle famiglie negli altri paesi europei”.
A livello europeo, dal primo trimestre del 2014 al primo trimestre del 2019, le consistenze totali in titoli detenute dalle famiglie sono lievemente aumentate, passando da 3.539 a 3.707 miliardi di euro.
L'incremento è stato in prevalenza trainato dalle famiglie tedesche, le cui disponibilità in titoli sono cresciute di 246 miliardi di euro.
In Italia, per quanto riguarda i titoli di debito, vi è una netta preferenza per quelli nazionali (75%) anche se in calo rispetto all’83% del primo trimestre del 2014.