Elezioni europee alle porte? Cambia prospettiva

Chi abbia avuto modo, come è capitato recentemente al sottoscritto, di vedere il film "First Man", girato attorno alla storia di Neil Armstrong, il primo uomo ad aver toccato il suolo lunare esattamente 50 anni or sono (era il luglio 1969), si ricorderà l'immagine toccante della terra vista dalla superficie del nostro satellite.

Ebbene, quella visione mi richiama alla mente uno straordinario scritto di Carl Sagan "Quel pallido puntino blu":

"Guardate ancora quel puntino. È qui. È casa. È noi. Su di esso, tutti coloro che amate, tutti coloro che conoscete, tutti coloro di cui avete mai sentito parlare, tutti gli esseri umani che siano mai esistiti hanno vissuto la propria vita. L'insieme delle nostre gioie e dolori, migliaia di religioni, ideologie e dottrine economiche, così sicure di sé, ogni cacciatore e raccoglitore, ogni eroe e codardo, ogni creatore e distruttore di civiltà, ogni re e plebeo, ogni giovane coppia innamorata, ogni madre e padre, figlio speranzoso, inventore ed esploratore, ogni predicatore di moralità, ogni politico corrotto, ogni "superstar", ogni "comandante supremo", ogni santo e peccatore nella storia della nostra specie è vissuto lì, su un minuscolo granello di polvere sospeso in un raggio di sole. La Terra è un piccolissimo palco in una vasta arena cosmica. Per me, sottolinea la nostra responsabilità di occuparci più gentilmente l'uno dell'altro, e di preservare e proteggere il pallido punto blu, l'unica casa che abbiamo mai conosciuto."

Sfiduciato da quanto leggo sui giornali, sui social e dalla TV, nell'arena di un confronto politico che il mio Paese non si merita, trovo conforto cambiando punto di vista. Immagino così di potermi alzare in volo per avventurarmi, ammirato, nella bellezza e nella infinita poesia dell'Universo profondo.

Visualizzare quel pallino blu, da un prospettiva molto più alta, mi aiuta a ricondurre tutto nella giusta prospettiva.

Domenica 26 maggio 2019. Un passaggio delicato per il futuro di un Continente al quale sento di appartenere. Non so ancora a chi darò il mio voto la settimana prossima, di fronte a questo vuoto siderale. Credo di non essere il solo a non sentirsi rappresentato come vorrebbe. Ho anzi la sensazione che esista una maggioranza silenziosa di miei connazionali e, pure, di europei che vorrebbero poter contare su un'alternativa credibile e, non chiedo poi tanto, ispirata ad un comune buon senso. Ma sono felice, questo sì, nel sapere molto bene ...a chi il mio voto non arriverà!