Energia da moto ondoso
Mai come in questi giorni siamo di fronte all’epocale svolta annunciata dagli Stati Uniti sulla fusione nucleare.
Per la prima volta è stata prodotta più energia di quella impiegata e ci rendiamo conto dell’importanza del mondo scientifico e della ricerca degli investimenti che fanno la differenza per il nostro domani.
Parliamo di energia da moto ondoso: che cos’è? Ed in cosa ci può essere utile? Diciamo che, come capita spesso in queste circostanze, la notizia è molto rilevante da un punto di vista scientifico sapevamo perfettamente che sarebbe arrivato quel risultato perché già pochi mesi fa ci eravamo andati molto vicini.
Purtroppo, dal punto di vista applicativo non è il passo avanti che viene raccontato perché la tecnologia fusione di quel tipo è molto lontana dal punto di vista degli sviluppi tecnologici mentre diciamo che la concorrente che si chiama a confinamento magnetico, è molto più avanti dal punto di vista tecnologico e probabilmente presto replicherà gli stessi risultati.
La fusione arriva, forse anche prima di trent’anni, sicuramente quel tipo di fusione, trent’anni li richiede per essere sviluppata ma quella su cui attualmente si sta puntando dal punto di vista pratico, è un altro tipo di tecnologia.
Grande notizia molto attesa dal punto di vista scientifico, un traguardo simbolico che si aspettava di superare da tempo ma purtroppo diciamo non è un passo avanti dal punto di vista pratico, arriveranno da un’altra direzione per esempio: energia da moto ondoso.
Sappiamo quanta forza può avere un’onda, il potenziale energetico delle onde è praticamente sterminato però diciamo non ci sono applicazioni commerciali sviluppati poiché lo sviluppo dell’energia da onde è partito da pochi anni anche se il primo brevetto risale al 1799.
I mulini a vento ci sono dall’anno mille quindi se facciamo un confronto con l’eolico che è un parente stretto, capiamo che siamo un po’ indietro.
Ci sono migliaia di modi diversi di produrre energia dalle onde, uno dei tanti modi funziona bene in acque basse, mentre un altro tipo di tecnologia è la cosiddetta colonna d’acqua oscillante che funziona bene sulle coste.
In questo caso, l’onda risalendo comprime l’aria contenuta in un cassone di cemento, quindi l’aria è costretta a passare da una turbina e andando avanti e indietro l’aria mette in moto la turbina una volta in una direzione, una volta nell’altra e questa a sua volta, produrrà elettricità.
Un altro tipo di tecnologia a colonna d’acqua oscillante è un progetto italiano dove hanno avuto una intuizione molto intelligente costruendo una struttura dentro la quale l’onda sia contenuta.
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In questo modo, riescono attraverso delle valvole, a far sì, sia quando l’onda sale che quando l’onda scende, che l’aria che viene compressa vada sempre nella stessa direzione. Qui non abbiamo più una turbina che va avanti e indietro ma una turbina che va di moto continuo la quale rende il meccanismo più efficiente.
L’idea è di mettere queste strutture lungo la costa sulle acque profonde per trasformale in pontili o ormeggi per le barche.
Troviamo poi il progetto di un tappeto galleggiante, ovvero, tanti moduli snodabili, per cui, seguendo il movimento dell’onda grazie agli snodi che si piegano in una direzione e nell’altra, si riesce a produrre energia.
Infine, abbiamo una tecnologia molto interessante per due motivi:
1- Perché la comunità scientifica a livello internazionale riconosce che di fatto è il progetto più furbo ed intelligente per la raccolta di energia da moto ondoso.
2- 2- È un progetto italiano.
Il problema di queste tecnologie ed in generale il perché si fa fatica a svilupparle è l’ambiente marino poiché essendo molto aggressivo, l’acqua ed il sale corrodono velocemente qualunque struttura.
Quindi l’idea sarebbe quella di prendere uno scatolone completamente chiuso e racchiudere all’interno tutto il meccanismo che produrrebbe energia in modo che non vada a contatto con acqua marina, come ad esempio, un pendolo che oscilla.
Attualmente Eni sta costruendo un prototipo più piccolo rispetto al progetto che dovrebbe essere su scala reale, il quale al suo interno invece di avere un pendolo ha un giroscopio poiché pesando quintali manterrebbe lo stesso orientamento nonostante le oscillazioni violente e produrrebbe energia.
Ci vorrà sicuramente tempo ma l’energia dalle onde arriverà. L’importante sarà avere più fonti rinnovabili in modo da produrre più energia.