Eredità e identità digitali: cosa succede ai nostri profili social? Partiamo da Facebook
Questo articolo è il secondo di una breve raccolta sul tema delle eredità e identità digitali: dopo una rapida introduzione sul tema, in queste righe vediamo insieme cosa succede ai principali profili social quando "non ci siamo più".
Facebook, il più grande s̶o̶c̶i̶a̶l̶ ̶n̶e̶t̶w̶o̶r̶k̶ cimitero digitale
Ormai lo sappiamo: per i ragazzi Facebook è il social network dei "grandi", quello in cui ci sono i loro genitori e - sempre più spesso - anche i nonni.
Facebook è anche destinato ad essere, prima di altri social, il più grande "cimitero digitale" mai esistito: uno studio scientifico pubblicato nel 2019 ha ipotizzato diversi scenari, che ci portano da 1,4 a 4,9 miliardi di profili di persone decedute entro il 2100, con la variabilità che dipende da quanto questo social sarà popolare negli anni a venire.
Con una stima di circa 8000 persone al giorno che hanno un profilo Facebook e passano a miglior vita, già oggi è un fenomeno di rilievo ed infatti sono stati approntati meccanismi appositi per gestire la situazione.
Facebook ci chiede di fare una scelta:
A) Possiamo chiedere che, quando Facebook viene a sapere che siamo deceduti, cancelli definitivamente il nostro profilo, con tutti i suoi contenuti.
B) Possiamo consentire che il nostro account diventi "commemorativo" ed in questo caso nominare un singolo contatto erede, che potrà gestire alcuni aspetti del nostro profilo
Questa possibilità, prevista fin dal 2015, consente ad una persona (possibilmente fidata e comunque maggiore di 18 anni) di prendersi carico del nostro profilo, che nel mentre verrà contrassegnato dalla dicitura "in memoria di", per far sapere a tutti che si tratta del profilo di una persona che non c'è più.
Cosa succede se la persona che è stata nominata contatto erede non se la sente di assumersi questo incarico? Facebook consiglia di inviare un messaggio ma non prevede alcun meccanismo formale per "rifiutare", una funzionalità che potrebbe essere d'aiuto in qualche caso.
Trasformare un account in commemorativo? Prestiamo attenzione!
La persona scelta come contatto erede non è l'unica che può richiedere la trasformazione dell'account in commemorativo. Possono farlo anche altre persone, ma in questo caso c'è una conseguenza importante: in assenza di un contatto erede nessuno potrà gestire il profilo e, se la persona scomparsa ha optato per la cancellazione, Facebook provvederà a rimuovere il profilo non appena ricevuta la notizia, rimuovendo messaggi, foto ed altri possibili ricordi.
Anche per questo motivo, facebook ci ricorda che "se non sei un familiare o un amico stretto della persona deceduta, ti consigliamo di contattare la sua famiglia prima di richiedere che l'account venga reso commemorativo".
Per dare seguito alla richiesta Facebook chiede delle prove, anche se non per forza "ufficiali": si va dal certificato di morte alla foto del necrologio, passando per altri documenti. Sarà poi Facebook a valutare la richiesta e decidere se considerarla attendibile o meno.
Va notato che Facebook prevede la nomina di un unico contatto erede e questa caratteristica non sembra essere a sua volta "ereditabile": immaginiamo un incidente d'auto in cui due coniugi che si erano reciprocamente nominati contatto erede perdano la vita entrambi. In questo caso gli account Facebook restano di fatto ingestibili, come se nessuna nomina fosse stata fatta.
È una possibilità davvero remota, ma sarebbe utile prevedere almeno un contatto secondario.
Il rischio per le pagine Facebook
C'è un rischio particolarmente importante per chi gestisce pagine Facebook: in questo caso, Facebook stessa ci ricorda che "le Pagine con un unico amministratore il cui account è stato reso commemorativo saranno rimosse da Facebook se riceviamo una richiesta valida per rendere tale account commemorativo."
Si tratta di rischio concreto che è bene prendere in considerazione, aggiungendo uno o più amministratori alle pagine che si vogliono far continuare.
In alcuni casi le pagine Facebook hanno un valore economico, a volte anche importante ed è bene proteggerne l'esistenza.
Uno dei modi per farlo è quello di spostarle sotto la gestione di un "Business Manager", in cui più persone accedono con il ruolo di amministratori.
La sezione "In ricordo" del profilo commemorativo
Tra le novità introdotte da Facebook nel 2019 c'è la sezione "In ricordo", uno "spazio nei profili commemorativi dove amici e parenti possono condividere storie, ricordi, commemorare un compleanno e altro".
Anche in questo caso, la presenza attiva di un contatto erede può fare molta differenza, in quanto questo contatto è autorizzato a decidere chi può pubblicare e vedere questi messaggi, rimuoverli a sua discrezione e molto altro.
Cosa succede ai messaggi?
Anche nel caso di nomina di un account erede i messaggi restano "off-limits".
Attenzione però: non vengono cancellati dai server di Facebook e in qualche caso potrebbe essere previsto l'accesso: nel 2018 in Germania un pronunciamento dell'equivalente della nostra Cassazione ha imposto a Facebook di dare accesso ai genitori di una ragazza deceduta in un tragico incidente ai messaggi di quest'ultima, una possibilità a cui Facebook si era opposta, arrivando a vincere il grado di appello.
Non si tratta di decisioni facili: in assenza di indicazioni legislative chiare, va individuato un equilibrio tra diritto alla privacy ed altri diritti, uno sforzo reso ancora più difficile dal digitale e dalle sua complessità in costante evoluzione.
Nonostante alcune incertezze Facebook, tra i social network più popolari, è quello che si è mosso con maggiore attenzione sul tema. Altri social network sono purtroppo rimasti indietro, ma di questo parleremo nei prossimi post, a partire da quello dedicato ad Instagram, Twitter e Linkedin.