Ergonomia filosofica, gravità dei flussi cinetici ed altalene ontologiche.
Ovvero: “Sinfonie e contingenze rotanti”, nell'annosa “Diatriba sul rotolo”...
Colleghe e colleghi carissimi; amiche ed amici del paradosso quotidiano, il tema che oggi tento di approcciare, sebbene sembri innocuo, ha dato luogo ad aspre diatribe e scontri titanici, degni delle migliori epopee.
Un argomento che ha affascinato menti brillanti e sconcertato pensatori di ogni epoca; che farebbe persino impallidire il ben più rinomato “Problema dei 3 corpi”...
Si tratta della “Annosa questione sull’inversione rotazionale del rotolo di carta...” Una ‘retrospettiva’ sul sottile e raffinato gioco di gravità e filosofia, nascosto dietro ogni gesto del quotidiano.
Dunque, lasciatevi trasportare da questa esplorazione esistenziale dove, ogni fibra di cellulosa, diventa simbolo di scelte universali e, ogni rotazione, una ‘spinta’ a riflettere sulla nostra stessa natura.
Nel contesto paradigmatico del dispositivo igienico, il dibattito sull'inversione rotazionale si palesa come una dialettica ontologica tra l'essere, ed il dover essere, del rotolo stesso.
L'Opzione A, orizzontalmente schierata in una sorta di contingenza gravitazionale, si auto-celebra come la quintessenza del flusso cinetico, esaltando l'ergonomia del gesto e favorendo l'autocoscienza igienico-sanitaria.
D'altronde i sostenitori dell'opzione B, con la loro visione retrospettiva, propongono una discesa propedeutica che abbraccia l'essenza dell'inversione contestuale, manifestando una nostalgia per l'entropia dell'inversione stessa.
In sintesi, la soluzione si trova nell'eterna sinfonia del rotolamento dove, tra rotazioni e rivendicazioni, la carta rimane saldamente ancorata al concetto di “Ciò che scende, inevitabilmente torna a salire”...
O, meglio: a srotolarsi!!
Direttore Commerciale MOIWUS Srl
4 mesiUn articolo geniale, come solo il mio compagno di chiacchiere e disamine televisive poteva fare.
BI Senior Analyst presso Gruppo Mediaset
4 mesiB ovviamente
Architetto Designer Insegnante
4 mesiSu queste grandi questioni il mondo si divide in due, io sono decisamente per la B.