Esponenziale vs Lineare: un opportunità da cogliere?

Esponenziale vs Lineare: un opportunità da cogliere?

Tanti, tra gli osservatori economici mondiali, hanno messo in evidenza le principali caratteristiche che rendono “unico” il periodo che stiamo vivendo:

  • la costante e crescente potenza di calcolo che abbiamo a disposizione
  • l’abbondanza di fondi per finanziare progetti attraverso il crowdfunding e venture capital
  • la diffusione di massa delle tecnologie grazie anche alla diminuzione dei costi
  • le nuove tecnologie 5G che consentiranno un utilizzo più immersivo della rete ad una velocità senza precedenti, 
  • il raddoppio della popolazione mondiale collegata al web nei prossimi anni,
  • l’aumento dell’aspettativa di vita della popolazione mondiale
  • l’ingresso nel mondo del lavoro delle generazioni native digitali: Z (i nati fra il 1995 e il 2010) e α (i nati dal 2010 in poi).

Ma se dovessi trovare una caratteristica che, tra le più giuste, identifica il tempo che stiamo vivendo, questa è l’accelerazione.

Quella che in Fisica è la grandezza che rappresenta la variazione della velocità nell'unità di tempo, rappresenta una vera e propria sfida per i nostri business che sono chiamati ad agire e a performare in un’epoca caratterizzata da un’infinita abbondanza di risorse tecnologiche: realtà aumentata e virtuale, robotica, cloud e big data, stampa 3D e 4D, IoT e sensori, Intelligenza Artificiale, energia rinnovabile sostenibile, blockchain e criptovalute, micro e nanotecnologie.

Ma questa caratteristica non basta da sola a giustificare lo sforzo che stanno facendo le aziende nei mercati mondiali per conseguire risultati. Per comprendere appieno il senso di smarrimento e di confusione proprio di questo tempo, il senso di disorientamento che proviamo e che è tanto maggiore quanto più grande è la distanza tra il ritmo del progresso e la percezione che ne abbiamo, occorre aggiungere che l’accelerazione propria della quarta rivoluzione industriale non è di tipo lineare – quella lineare è la dimensione nella quale il nostro cervello e le nostre capacità di percezione sono naturalmente abituate a processare informazioni – bensì di tipo esponenziale; una progressione geometrica con curve ad S (sigmoidi) in cui le innovazioni tecnologiche rendono quelle subito successive più veloci, più economiche, più potenti, più sostenibili.

Per spiegare la differenza tra la logica della progressione lineare e quella esponenziale riporto una piccola storiella:

Un giorno un ambasciatore persiano arrivò in Egitto e mostrò al Faraone il gioco degli scacchi, questi lo guardò perplesso e incuriosito. Dopo aver ascoltato con molta attenzione le regole ed effettuato una partita di prova, i due si sfidarono per tutta la notte. Il Faraone, nonostante le ripetute sconfitte, imparò ad apprezzare la bellezza del gioco degli scacchi e l’intelligenza del suo avversario.

Così, nonostante le molteplici sconfitte, volle dimostrare al suo ospite la propria gratitudine. Invitò allora l’ambasciatore a esprimere un desiderio con la promessa di esaudirlo.

L’ambasciatore rispose che voleva solo del semplice grano: un chicco sulla prima casella della scacchiera, due chicchi sulla seconda, quattro sulla terza e così via, raddoppiando a ogni casella, fino alla sessantaquattresima casella.

Il Faraone era stupito da una richiesta a suo parere così modesta e diede subito ordine al Gran tesoriere di provvedere immediatamente.

Il funzionario trascorse oltre una settimana a fare i conti. La cifra che si manifestò dai numeri era gigantesca e improponibile. Così torno al cospetto del Faraone e dichiarò di fronte a tutta la corte: “Per pagare l’ambasciatore non solo non è sufficiente il raccolto dell’intero Egitto, ma non lo è neppure quello del mondo intero, e non basteranno nemmeno i raccolti dell’intero mondo nei prossimi dieci anni!”.

Applicando la regola del raddoppio, il numero di chicchi generato da un singolo chicco di grano su una scacchiera con 64 caselle era di: 9.223.372.036.854.775.808. In una progressione lineare in cui su ogni casella aggiungevo un chicco, il Faraone avrebbe dovuto donare all’ambasciatore solo 64 chicchi di grano.

Dunque il contesto in cui siamo immersi è di tipo “esponenziale” ed è questo l’umus ideale per quelle che vengono definite Organizzazioni Esponenziali (ExO) (1), cioè quelle realtà organizzative che adottano un modello che poggia sul paradigma “dell’abbondanza delle risorse” (2) creata dalle tecnologie in accelerazione che si contrappone al paradigma classico “della scarsità di risorse” su cui si sono invece costruite e implementate le organizzazioni tradizionali. Una nuova tipologia di struttura organizzativa in grado di scalare e crescere a velocità immaginabili fino a qualche anno fa.

Le Organizzazioni Esponenziali che sono considerate un’ottima soluzione per navigare con successo in un mondo VUCA, sono caratterizzate da tre elementi costanti:

·      Velocità: la vita media di un’azienda era di 45 anni nel 1955 mentre oggi è di soli 15 anni; molte aziende dipendono da prodotti e servizi che non esistevano 5 anni fa.

·      Collaborazione: per rimanere competitive le aziende devono reinventarsi. Questo richiede un approccio diverso al modo di gestire il business: sperimentare, imparare e implementare invece di pianificare, controllare e riferire.

·      Necessità continua di innovare: che spinge le organizzazioni a passare dal concetto di proprietà a quello di accesso alle risorse e da quello di sfruttamento a quello di condivisione, come se si vivesse tutti in un unico ecosistema di business.

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Per noi, come sempre, la sfida più ambiziosa: quella del Mindset. Per costruire Organizzazioni Esponenziali di successo è necessario riconoscere che viviamo in un contesto “everchanging and never normal” in cui sono disponibili possibilità e mezzi come mai nella storia che dobbiamo imparare a sfruttare con flessibilità e mettendo in discussione e reiventando, con coraggio e fiducia, lo status quo.


(1)     “Exponential Organizations”di Salim Ismail, 2015 Marsilio Editore

(2)     Peter H. Diamandis

Raffaele Parisella

Head of Sviluppo Organizzativo e Risorse Umane and ESG pm at Banca Popolare di Fondi

3 anni

Marco le EXO sono sicuramente organizzazioni che hanno il passo giusto per superare l’onda. Rifletterei anche sul fatto che molto spesso (quasi esclusivamente) queste organizzazioni si pongono al mercato come piattaforme data driven che scalano man mano che imparano a gestire meglio i dati di cui dispongono. Un bel 10X per te 😃

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