Espressioni facciali a quattro zampe

Espressioni facciali a quattro zampe

In un recente studio la ricercatrice inglese Juliane Kaminski e collaboratori (2017) hanno dimostrato come le espressioni facciali del cane non siano solamente una manifestazione emotiva involontaria, come invece si pensava in passato. Gli autori, in particolare, hanno voluto indagare se le espressioni facciali del cane domestico siano soggette a effetti di natura sociale (come la presenza di un pubblico) o piuttosto semplici reazioni in risposta a stimoli salienti, anche di natura non sociale. Nello studio sono state analizzate le espressioni di 24 cani in diverse situazioni, dove venivano manipolate l’attenzione rivolta loro da parte di una persona (stimolo sociale) e la presenza di cibo (stimolo non sociale). Dai risultati è emerso che statisticamente i cani avevano prodotto più espressioni facciali quando si sentivano osservati, indipendentemente dalla presenza o meno del cibo. I cani quindi erano sensibili allo stato attentivo delle persone nei loro confronti e le espressioni facciali prodotte potevano rappresentare un tentativo di comunicazione con l'uomo.

Nello specifico, le espressioni che avevano registrato il maggiore aumento in frequenza sono state l’innalzamento della parte interna della fronte (movimento codificato come AU 101) e il mostrare la lingua (AD 19).

Anche se attualmente non esiste un sistema per l’interpretazione delle espressioni canine, gli autori dello studio ipotizzano che quest’ultimo movimento possa essere associato allo stress. Gli stessi autori però non escludono la possibilità che si possa trattare di un comportamento messo in atto per manifestare attenzione o legato alla regolazione del calore.

L’AU101 invece è un interessante movimento a cui le persone sono molto sensibili; Waller e collaboratori (2013) hanno infatti scoperto che, in un rifugio per cani, gli animali che avevano prodotto più frequentemente questa espressione avevano trovato accoglienza da parte delle persone più velocemente rispetto ai compagni. Ciò ha due spiegazioni possibili: una tesi sostiene che siccome l’AU101 negli esseri umani corrisponde ad un’espressione di tristezza questo movimento possa accentuare l’empatia delle persone; un'altra possibilità invece è che l'AU101 influenzi il giudizio degli uomini in quanto mette in risalto gli occhi, un tratto che ricorda l’aspetto infantile del cane.

La codifica delle espressioni dei cani

In questo studio la codifica dei movimenti facciali si è basata sul sistema DogFACS (Waller et al,. 2013), un protocollo di analisi che associa un codice ad ogni contrazione muscolare del volto. Questi codici possono essere suddivisi in unità d’azione (AU), azioni descrittive (AD) e azioni compiute con le orecchie (EAD).

Per chi volesse divertirsi a codificare le espressioni del proprio cane ecco alcune sigle:

AU 25: separazione delle labbra

AU 26: abbassamento della mandibola

AU 101: innalzamento della parte interna della fronte

AU 118: labbra corrugate

AU 145: chiusura dell’occhio

AD 19: mostrare la lingua

EAD 102: avvicinamento delle orecchie

EAD 105: abbassamento delle orecchie


Riferimenti

Kaminski, J., Hynds, J., Morris, P., & Waller, B. M. (2017). Human attention affects facial expressions in domestic dogs. Scientific Reports, 7(1), 12914.

Waller, B. M., Peirce, K., Caeiro, C. C., Scheider, L., Burrows, A. M., McCune, S., & Kaminski, J. (2013). Paedomorphic facial expressions give dogs a selective advantage. PLoS one, 8(12), e82686.

Waller, B., Caeiro, C. C., Peirce, K., Burrows, A., & Kaminski, J. (2013). DogFACS: the dog facial action coding system.

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altre pagine consultate