Etica e Intelligenza Artificiale. Il nuovo gradino evolutivo.

Etica e Intelligenza Artificiale. Il nuovo gradino evolutivo.

Se ne parla da decenni, anche se appare come tema attualissimo: la possibilità di avere una Intelligenza Artificiale (IA) davvero simile all'uomo, e il suo impatto morale sulla nostra vita. I sistemi IA sono in grado di prendere decisioni autonome partendo da input ambientali. Potenzialmente possono fare del bene, ma sollevano notevoli preoccupazioni sociali ed etiche.

Il dibattito cui assistiamo gironzola sempre attorno agli stessi punti:

1) i pregiudizi sul processo decisionale algoritmico

2) la sua affidabilità

3) la sua equità

4) il ruolo delle grandi aziende tecnologiche

I temi IA riguardano l'affidabilità, la sicurezza, la centralità dell'uomo. In altre parole si parla di etica.

Potremmo definire l'etica come quella disciplina che studia la differenza tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Tra il bene e il male.

L'obiettivo dell'etica è capire chi è eticamente responsabile di un qualcosa di eticamente rilevante.

Applicato al mondo IA, il procedimento etico ha sfornato una definizione a mio avviso interessante: responsible intelligent systems. Che tradotto diventa "sistemi intelligenti responsabili".

Inizia già a girarvi la testa, vero?

Uniamo le considerazioni di cui sopra e arriviamo alla Domanda con la D maiuscola:

chi è responsabile degli usi o dei risultati eticamente rilevanti dei sistemi intelligenti?

Carina, vero?

Tra i candidati potenzialmente responsabili troviamo:

  • gli sviluppatori
  • gli utenti (che sono i consumatori della IA, ma immettendo continuamente i loro input ne diventano co-progettisti)
  • i proprietari dei sistemi IA
  • il legislatore

Per qualcuno anche lo stesso sistema tecnico di IA potrebbe candidarsi a responsabile etico, nella misura in cui da sé genera risposte d'impatto.

Secondo lo studioso britannico Bernd Carsten Stahl, nessuno di questi potenziali attori fornisce risposte convincenti alla domanda su dove si collochi la responsabilità dei sistemi intelligenti. In un suo recentissimo articolo, datato 18 maggio 2023, pubblicato su Scientific Reports (qui trovate il full text) sostiene quanto sia necessario identificare un modo diverso di concettualizzare la responsabilità nel contesto dei sistemi intelligenti.

Secondo Stahl, i sistemi intelligenti sono diventati sempre più complessi e vengono considerati esempi di sistemi socio-tecnici interconnessi.

Questi sistemi si sviluppano in modo intricato, creando una struttura a cascata che può essere compresa come un insieme di sistemi all'interno di sistemi.

La complessità delle relazioni tra questi sistemi ha portato all'utilizzo della metafora degli ecosistemi per descrivere il panorama IA.

Ecco quindi che la responsabilità deve essere considerata come parte integrante della comprensione dell'ecosistema. Come a dire: se volete capire chi è responsabile di un incidente all'interno di un edificio, dovete studiare bene come è fatto l'edificio stesso.

Quindi, per capire chi è il soggetto eticamente responsabile nell'ecosistema IA, dobbiamo prima capire l'ecosistema stesso.

Un aspetto fondamentale è la localizzazione dei sistemi intelligenti, sia dal punto di vista teorico che pratico. Questo significa prendere in considerazione come i sistemi intelligenti interagiscano con l'ambiente in cui operano e come le loro azioni possano influenzare le persone e la società nel loro complesso.

Trovo particolarmente interessante questo passaggio, perché mi sa di concretezza, con quel richiamo all'ambiente fisico in cui dimorano effettivamente i dati.

Come risolvere, a questo punto, la complessità riferita a tutti questi attori? Chi è il responsabile?

Stahl propone il concetto di meta-responsabilità: ognuno degli attori coinvolti è responsabile in qualche modo.

La meta-responsabilità richiede una visione olistica della responsabilità, andando oltre la responsabilità individuale dei singoli attori all'interno dell'ecosistema.

Si tratta di valutare le interazioni tra i vari elementi dell'ecosistema, tra cui sviluppatori, utenti, algoritmi e dati. Solo attraverso questa prospettiva più ampia possiamo affrontare in modo efficace le questioni etiche e responsabili associate ai sistemi intelligenti.

Nessuno è responsabile in modo particolare, ma tutti lo siamo.

L'adozione dell'idea di meta-responsabilità ci spinge a valutare la responsabilità a livello di sistema, consentendo di affrontare le sfide legate all'intelligenza artificiale in modo più efficace. Solo attraverso una visione olistica e responsabile dell'ecosistema dell'IA possiamo costruire un futuro in cui la tecnologia e la società possano prosperare insieme.

Le implicazioni etiche dell'IA sono veramente tante. Alcune delle principali preoccupazioni riguardano la privacy e la sicurezza dei dati, il bias algoritmico, l'automazione del lavoro umano, la responsabilità delle decisioni prese da sistemi autonomi e la trasparenza dei processi decisionali dell'IA stessa.

È fondamentale - e soprattutto per niente scontato - affrontare tali questioni in modo responsabile e garantire che l'IA sia sviluppata e utilizzata in modo etico.

L'etica dell'IA richiede una riflessione approfondita sulle conseguenze sociali e morali delle sue applicazioni. Dobbiamo valutare gli impatti potenziali sulla società, sull'equità, sulla dignità umana e sui diritti fondamentali. Inoltre, è importante coinvolgere diverse prospettive (come si diceva poco fa parlando di meta-responsabilità) e parti interessate nella discussione sull'etica dell'IA, compresi esperti tecnici, filosofi, psicologi, giuristi, responsabili politici e rappresentanti della società civile.

Solo in questo modo riusciremo ad accettare che l'IA permei il nostro tessuto sociale senza timori eccessivi, spesso ingiustificati e aprioristici.

Il genere umano si trova di fronte ad un nuovo ed entusiasmante gradino evolutivo. Saliamo su questo gradino in modo consapevole, soprattutto da un punto di vista etico, affinché la società ne tragga il maggiore beneficio.

#ai #intelligenzaartificiale #psicologia #ia #etica #filosofia #società

Gianpaolo Pavone

Manager Property Investiments DUBAI • Founder 🄳🄸🄶🄸🅃🄰🄻 🄰🄲🄰🄳🄴🄼🅈 © • 29+ anni di esperienza • 11+ libri scritti • 170.000+ persone formate • 1 🎓ACADEMY creata • 2.400+ Feedback positivi avuti •

1 anno

Mai come oggi l’AI è destinata a rivoluzionare il mondo in cui viviamo, quindi è importante conoscerla e capire come usarla nel migliore dei modi possibili. Oggi il prompt e il prompt engineering rappresentano una grande opportunità per fare innovazione, per differenziarsi e creare lavoro. L’ingegnere del prompt, ossia colui che «ingegnerizza il prompt» rappresenta una professione di cui probabilmente sentiremo parlare anche in futuro: questa figura professionale ha il compito di fornire all’intelligenza artificiale descrizioni sempre più precise, per fare in modo che le risposte che si ottengono lo siano altrettanto. Un Prompt Manager invece può concretamente aiutarti a utilizzare l’IA in molti modi diversi, tra cui: analisi dei processi aziendali, scelta delle tecnologie giuste e creazione di una strategia globale per l’utilizzo dell’IA. L’IA in oltre può essere utilizzata in molti modi diversi, dall' automazione dei processi aziendali all’analisi dei dati, alla creazione di chatbot e assistenti virtuali. Ma se non si utilizza correttamente, può anche causare problemi e non portare i risultati sperati. Un Prompt Manager può aiutarti a evitare questi problemi e a massimizzare i benefici dell’IA per la tua azienda.

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