Evoluzione4.0: da Istruzione a Formazione
Si associa spesso all'automazione dei processi un più o meno esplicito concetto di “non pensiero”. Si pensa che, una volta impiantato un sistema automatizzato e azionata la leva come Charlie Chaplin in Tempi Moderni, il sistema faccia poi tutto da solo.
Questo certo valeva per la meccanizzazione della seconda rivoluzione industriale, ma nell’Anno Domini 2018 si parla di Intelligenza Artificiale e non più di martinetti idraulici e stantuffi a vapore.
Quindi se fino a qualche anno indietro - effettivamente – dire automazione significava semplicemente sostituire la manodopera a basso valore aggiunto con sistemi automatici ripetitivi e predeterminati, con l’avvento dell’AI viene rimesso in gioco il fattore umano nella sua capacità critica.
Parafrasando Chuck Palahniuk, se prima la Scimmia semplicemente faceva, ora la Scimmia pensa.
Le macchine capaci di adattarsi e non solo di eseguire sono la rivoluzione che cambia alla base le regole del gioco e deve cambiare quindi il nostro rapporto con loro.
Il concetto induttivo dell’istruzione del personale addetto alle macchine è obsoleto. E’ necessario infatti evolvere l’approccio alla gestione delle macchine della nuova rivoluzione industriale 4.0. Non più semplici “automi che gestiscono macchine” come succedeva prima, ma persone che sappiano rapportarsi con le macchine. Perché con l’AI non ci sono più azioni da imparare, ma regole da ottimizzare. Intelligenza umana insieme a quella artificiale.
E’ necessario che si passi da un processo del tipo azione (umana) / reazione (meccanica) ad un processo integrato uomo-macchina. E lo si può fare solo stimolando le parti deduttive del cervello umano affinché questo agisca parallelamente all’AI.
Se quindi prima bisognava istruire persone, ora bisogna Formare persone. Nel senso stretto, modellare una forma di pensiero, un perimetro di regole e processi che si adatti alle relazioni che dovrà affrontare.
Questo implica che anche la persona stessa non è più un semplice attuatore, quindi di per sé un elemento a scarso valore aggiunto, ma un elemento capace di esaltare e ottimizzare gli investimenti che le aziende fanno in seno all’Industria 4.0.
Con la Quarta Rivoluzione Industriale, le industrie dovranno dotarsi di personale qualificato, minore forse come numero ma di maggior pregio e soprattutto meglio formato.
Se per le macchine stiamo assistendo alla 4^ Rivoluzione Industriale insomma, parallelamente assisteremo alla nostra Evoluzione Umana.
Chief Transformation Officer presso Aton S.p.A.
3 anniGrazie Alberto per le tue riflessioni che condiviso appieno.