Fai un bel respiro
“ La forza del respiro guarisce il corpo e la mente. Nel respiro è racchiuso il flusso della vita” Hazrat Inayat Khan
“Il suono che sentiamo di più è il nostro suono personale, una vera musica. E’ il respiro che governa la nostra esistenza” A dirlo è la Maestra Gabriella Cella, pioniera italiana dello yoga e fondatrice del metodo Yoga Ratna. Ratna significa “Gioiello” e indica la nostra possibilità di aprire l’ostrica per mostrare la perla, il gioiello interiore, appunto. La yogina vive sulle colline piacentine, dove le perle sono il silenzio, la natura incontaminata. Nei suoi oltre 40 anni di insegnamento, qui ha accolto e accoglie ancora oggi allievi provenienti da tutto il mondo. Lo yoga creato da Gabriella Cella è poesia, armonia ed eleganza, che rispetta le fonti classiche dell’Hatha Yoga ma pone una particolare attenzione all’esperienza personale del praticante.
Lei ha scritto un libro sul respiro. Perché è tanto importante? Il respiro governa la nostra esistenza e grazie a lui siamo in grado di percepire la profondità del nostro essere, di sentirci dentro. Il respiro è democratico, riguarda tutti, è un’azione che compiamo costantemente senza nemmeno accorgerci. Grazie allo yoga si può imparare ad osservarlo e di conseguenza osservare noi stessi. Nell’epoca della mente, dove siamo proiettati costantemente verso il pensiero, restare in ascolto ci aiuta a ritrovare calma, concentrazione e tranquillità. Con un bel respiro possiamo affrontare i momenti di sconforto, di ansia, di preoccupazione, di agitazione che capitano a ognuno di noi. Questa attenzione mi ha aiutata a conoscere i miei limiti e a superarli. Ho partecipato ad una spedizione sull’Himalaya per studiare gli effetti della respirazione yogica. Sono arrivata al campo base con meno difficoltà rispetto a scalatori professionisti grazie alle pratiche sul respiro!
Come possiamo imparare ad ascoltare il nostro respiro, la nostra musica? Bisogna avere pazienza. Dedicare 5 minuti del giorno per restare lì, presenti a noi stessi, centrati. Fermarsi e ascoltare per capire dov’è il respiro, che suono ha, se è alto, basso, centrale, che tipo di vibrazione mi dà. Man mano sentiremo crescere l’esigenza di avere sempre più tempo da dedicare a questa pratica, perché ci farà stare bene. Oggi noi dobbiamo imparare a respirare, perché ci rivestiamo di corazze per tutta la vita per affrontare le questioni terrene che ci impediscono di ascoltare il nostro suono, la nostra vibrazione. La cosa importante è eliminare queste corazze iniziando a concentrarci, a pensare a noi a fermarci e ad ascoltare. Se siamo agitati e ci fermiamo un attimo e ascoltiamo il respiro possiamo regolarlo. Serve solo un po’ di buona volontà.
Qual’è il valore del mantra e della preghiera? Il mantra è una vibrazione, come le preghiere. È una vibrazione profonda, non importa sapere il significato, ma sentire la profondità della vibrazione. In principio era il suono è la frase per eccellenza che spiega questo: il verbo è parola e la parola è sonora, non c’è differenza. Ecco perchè credo che i mantra siano profondissimi e lavorino soprattutto quando sono ben cantati. Perchè vibrano in diversi punti del corpo. Ci sono scuole di yoga che non parlano dei chakra, dei mantra e si fermano alle asana, alla ginnastica, ma se assembliamo tutto: il corpo, il movimento, il respiro che guida, l’immobilità, il respiro che è suono, il bijiamantra otteniamo benefici profondi.
Che ruolo ha la musica nella sua vita? La musica è tutto: il vento, gli uccelli, il silenzio, il movimento delle le foglie, la cicale, siamo immersi nella musica e nel suono, non ce ne rendiamo conto. Io amo molto la musica, soprattutto la mia musica interiore. Consiglio di sederci in silenzio ad ascoltarci perché ne va della nostra qualità di vita. Sempre meno pensieri e più spazi vuoti perché solo nel vuoto riusciamo a riempire e trovare delle risposte. Chiudete gli occhi, ascoltate e fate un bel respiro! Parola di Gabriella Cella Al-Chamali.
Per chi vuole approfondire: