Finché morte non ci separi… o quasi.
Il matrimonio è stato per centinaia di anni, in quasi tutto il mondo, il motore, il desiderio, il progetto, l’obiettivo, il valore fra i più importanti di uomini e donne. Il matrimonio ha ricoperto per tantissimi anni la valvola di cambiamento, l’unica possbilità di uscire dalla famiglia, di crearsi una vita, di voltare pagina.
Oggi invece il matrimonio non viene più annoverato tra i valori consci e inconsci della maggior parte dei giovani. Perché?
I valori, le spinte valoriali dei giovani di oggi sono cambiati enormemente e tra queste non è più presente nella maggior parte dei casi il matrimonio.
In più i matrimoni sono cambiati per forma e per genere, finalmente possono convolare a nozze tutti coloro che lo desiderano e che si amano, ma come sempre, l’ampiezza di possibilità mette in difficoltà chi ancora non ha messo bene a fuoco ciò che è e ciò che vuole.
Alcuni giovani sono troppo “intrappolati” nelle esperienze fallimentari dei genitori per poter vivere il matrimonio come qualcosa di positivo o addirittura qualcosa a cui aspirare. Parlando con i giovani capita spesso di sentirgli dire che loro vogliono “altro” per il loro futuro, che non si vedono in una relazione standard, ma non sanno bene definire cos’altro vorrebbero.
Il matrimonio è diventato vario e tutti hanno opinioni diverse e contrastanti su quali debbano esserne le regole ed i valori.
C’è chi pensa che in una coppia composta da marito e moglie si possa mettere in conto l’infedeltà senza soffrirne… attenzione,
temo sia molto, molto difficile. Lo vedo possibile in coppie che hanno poca connessione, in coppie che vengono definite “aperte” ma che in realtà di aperto hanno solo la porta di uscita.
Penso che in coppie dove di base c’è un forte sentimento si possa recuperare dopo un’infedeltà, ma metterlo in conto, preventivamente, la vedo dura.
Conosco coppie di pazienti che si sono preventivamente dette che sarebbero state aperte anche ad esperienze con altri ma che poi, a “cosa fatta”, uno dei due non era pronto, non ha digerito, non ha accettato. Deciderlo prima è semplice, subirlo è ben diverso.
In realtà anche agirlo, il tradimento, non è cosa semplice, fosse anche solo per via dei sensi di colpa e del rimorso.
Qual’è il segreto per far durare un matrimonio nella società contemporanea? Bisogna prima di tutto avere ben chiaro in testa che portare avanti una relazine per tanti anni è difficile e impegnantivo proprio come un lavoro. Non prendiate questa affermazione come qualcosa di negativo ma come un punto di vista realistico di ciò che è necessario sapere. Ho conosciuto coppie che si definiscono “anime gemelle” e non per questo hanno trovato davanti a loro una via spianata e facile da vivere insieme, tutt’altro, più la relazione è vera e sincera e più durerà, più durerà più sarà possibile avere esperienze di vita varie e non sempre positive, da vivere e da superare insieme, è la vita!
Gli ingredienti che non devono mai mancare: il rispetto, la voglia di stare insieme, la complicità, la chiarezza e desiderare il bene dell’altro. Sembrano tutte cose scontate ma spesso si perdono di vista, l’accettare, ad esempio, un periodo di sacrificio per la scelta lavorartiva di uno dei due, sembra una cosa semplice ma mette in crisi tantissime coppie; se alla base c’è la stima e un reale desiderio di bene per la vita dell’altro e della coppia, le scelte anche più difficili avranno un altro sapore.
Ciò che bisogna sapere è che potrebbe essere a tratti presente e a tratti meno: l’amore, il desiderio, la comprensione, la sincerità, la pazienza. La vita è fatta di mille momenti e di mille cose, per questo non tutto può essere sempre vivido e presente come nel primo periodo di innamoramento, ma è normale.
Ciò che non dovrà mai esserci: il disprezzo, il rancore, il silenzio, la menzogna. Se uno di questi ingredienti entra nella relazione di coppia non spaventiamoci, ma chiediamoci perché? Perché l’ho fatto, l’ho detto, l’ho subito, l’ho accettato, nella risposta c’è sempre una grandissima possibilità di crescita.