FLAIR 2023 DI IPSOS ITALIA: TRA DIFESA E SPINTA ALL'ATTACCO

FLAIR 2023 DI IPSOS ITALIA: TRA DIFESA E SPINTA ALL'ATTACCO

Analizzare lo scenario in cui viviamo per comprendere le sue molteplici sfaccettature, cogliendo il sentiment del nostro Paese e dei diversi attori che lo abitano, è un lavoro prezioso che ci permette di riconoscere percorsi e intravedere direzioni. 

Come ogni anno, il rapporto Flair 2023 di Ipsos Italia ci offre un’accurata mappa dei valori, delle opinioni e dei comportamenti degli italiani ed una chiave di lettura del complesso tempo in cui viviamo

Come presentato dal Direttore Scientifico Enzo Rizzo il 4 Maggio, “le due immagini che abbiamo suggerito in questa nuova analisi sono, da una parte, lo schema calcistico del catenaccio all’italiana, dall’altra, il mito di Sisifo”. 

Entrambe queste metafore descrivono l’attitudine degli italiani di fronte al succedersi, in simultanea, di molteplici crisi.

Da un lato una società che si pone in difesa e si chiude per non prendere nuovi colpi, dall’altra cerca il contropiede e resiste in modo tenace con spinte al cambiamento e strategie di ripresa come moderni Sisifo che continuano a procedere con decisione lungo la salita. 

“Il catenaccio all’italiana unisce tenuta e spinta, tutele e protezioni ma al contempo spinte dinamiche, ricerca della leggerezza e bisogno di riprendere in mano la propria vita.” 


Dall’emergenza Covid, alla paura della guerra, passando per l’inflazione e l’incedere della crisi climatica, questa polifonia di crisi ha generato uno stato di tensione costante che induce le persone ad un incessante sforzo di adattamento e ridisegno delle proprie prospettive, senza certezza di vie d’uscita. 

La nostra società è perciò divisa tra due tendenze opposte, facce della stessa medaglia.

Da un lato aumentano le fratture sociali e le tensioni economiche, l’inquietudine, le derive autoritarie e l’alienazione derivante dal divario tra aspettative e realtà. 

Sono in aumento le fratture sociali e solo il 5% del Paese guarda con ottimismo il futuro. 

Il 45% degli italiani teme di perdere il lavoro (con un forte divario rispetto al dato europeo) e il 34% prevede una diminuzione del proprio benessere con l’ascensore sociale attivo solo per i ceti benestanti. 

Per i ceti popolari e medio-bassi è in opera solo uno scivolo sociale e un divario tra salari e aumento dei prezzi che andrà a peggiorare ulteriormente il dato reale dei salari italiani, tra i più bassi in Europa e tra i pochi diminuiti negli ultimi 30 anni. 

Il 69% degli italiani inoltre teme l’aumento dei fenomeni meteorologici estremi a causa del cambiamento climatico, paura che sembra più che confermata. 

L’inflazione spinge il 43% dei consumatori ad essere sempre più attenti a quanto spendono, specialmente per i prodotti confezionati e semi industriali percepiti più come commodities. Al contrario, è ancora presente la volontà di cercare una certa qualità nei prodotti freschi, vino, carne, formaggi e pesce. 


Gli italiani, tuttavia, come Sisifo nell’interpretazione positiva di Camus, affrontano questo tempo incerto con uno spirito tenace di resistenza, volontà di ripresa e ricerca della leggerezza.

Nelle decisioni di consumo, restano rilevanti: l'italianità (85%), la provenienza e l’origine certificata (81%), la tipicità dei prodotti (76%), l’attenzione ai valori nutrizionali (73%) e alla ricerca di prodotti come garanzia di salute e benessere (70%).

Resta alta l’attenzione al biologico (59%), alla sostenibilità ambientale delle produzioni (71%) e al packaging (65%), perché la crisi climatica viene combattuta dai consumatori anche sullo scaffale. 

La sostenibilità è sempre più legata ad un orizzonte locale, ad un senso di comunità territoriale a tratti nostalgico, all’autenticità e all’artigianalità. 

Allo stesso tempo la dimensione green è legata alla salute e alla natura, i due driver che generano la percezione di qualità. 

Gli italiani resistono alla polifonia delle crisi con diverse strategie. Da un lato rifugiandosi nella casa che diventa nido dove rilassarsi e chiudere il mondo fuori, dall’altro investendo nelle proprie passioni. 

E' al contempo voglia di leggerezza per sfuggire al peso della realtà e, per quanto effimere, ricerca di soddisfazione e riappropriazione del sé.

Come per il Lipstick index secondo cui nei momenti di crisi le vendite dei rossetti crescono, così gli italiani trovano nei brand un potere evocativo, divertimento e una garanzia di valore

L’aumento dei prezzi riduce le occasioni di consumo, così la ricerca di emozioni è perseguita anche lungo tutta la customer experience e negli spazi retail che diventano motivo di intrattenimento.

La tensione verso una realizzazione che sembra non arrivare mai  è presente in tutte le sfere,  incluso il lavoro: le persone cercano sempre di più un'occupazione che le faccia sentire realizzate (88%) e che consenta loro di avere un rapporto equilibrato tra vita privata e professionale. 

La Generazione YOLO ovvero “si vive una volta sola” afferma infatti un bisogno in crescita, quello di godersi il nuovo vero lusso: il tempo (72%). 


Una lettura dei comportamenti, delle paure e delle aspettative degli Italiani, ma anche un quadro preciso dell’andamento socio-economico del nostro Paese, il report Flair 2023 offre gli strumenti necessari per affrontare il presente e immaginare il futuro che verrà.


Per approfondire e scaricare il report:  Flair 2023 - Ipsos Italia

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