RAPPORTO CENSIS 2019
Siamo nel paese dell’incertezza. Italiani stressati e diffidenti.
La parola che sembra dominare il rapporto annuale del Censis che immortala la società italiana è: "Incertezza". Stato d’animo con cui il 69% degli italiani guarda al futuro.
Il 75% dei cittadini non si fida degli altri che sono diventati improvvisamente un potenziale nemico. E ti credo... Se fai l'imprenditore per farti pagare bastasse la fiducia... Sono tutti bravi, ricchi, caritatevoli, fanno opere di bene, però non pagano nessuno!
In parte come conseguenza, il 48% degli italiani si dice favorevole all’uomo forte al potere. Io non credo però che il dato debba essere interpretato come il sogno italiano di un nuovo dittatore in grado di imporre uno stile di vita, ma meramente il desiderio di un governo più forte, che decida e che dia sicurezza (anche perchè semplicemente guardando gli Stati Uniti o la Russia non mi sembra ci sia al potere l'uomo debole...).
Il 64% degli imprenditori e dei liberi professionisti teme invece una scivolata in basso. Situazione che mi sembra possa tranquillamente spiegarsi con la mancanza di fiducia verso gli altri come già accennato poco sopra oltre ad una situazione di instabilità politica finanziaria e di burocrazia oppressiva.
Il 74% degli italiani si è sentito molto stressato per questioni familiari, per il lavoro o, peggio, senza un motivo preciso.
Per il 69% della popolazione l’Italia è ormai un Paese in stato d’ansia. Del resto, nel giro di tre anni (2015-2018) il consumo di ansiolitici e sedativi è aumentato del 23% e gli utilizzatori sono ormai 4,4 milioni (800.000 di più di tre anni fa). Insomma si stava meglio quando si stava peggio...
Solo il 19% parla abitualmente di politica, ma le cronache della politica nazionale registrano l’interesse del 42% della popolazione e superano le voci classiche dei palinsesti televisivi come lo sport (29%) o la cronaca nera (26%) e rosa (18%). L’interesse scende ulteriormente per le notizie economiche (15%) e di politica estera (10%). Perchè questo interesse per la politica in tv? Perché la politica sul piccolo schermo è percepita alla stregua di una fiction, effettivamente con tutte le storie che ci vengono raccontate...
Il 50,9% del campione controlla il telefono come primo gesto al mattino o l’ultima attività della sera prima di andare a dormire. I telefonini «intelligenti» nell’arco di dieci anni han finito con il plasmare i nostri desideri e le nostre abitudini. Dato importante: nel 2018 il numero dei cellulari ha superato quello delle tv.
Nel 2009 il 15% degli utenti in Italia aveva in mano uno smartphone, la percentuale 2018 è passata al 73,8%. I giovani under 30 pionieri del consumo, sono passati da un’utenza pari al 26,5% nel 2009 all’86,3% dell’ultimo anno.
Diminuzione della popolazione giovanile a causa delle emigrazioni verso l’estero: in un decennio più di 400.000 cittadini italiani 18-39 enni hanno abbandonato l’Italia, cui si sommano gli oltre 138.000 giovani con meno di 18 anni.
L’aspettativa di vita alla nascita nel 2018 in Italia è di 85,2 anni per le donne e 80,8 per gli uomini. Le previsioni al 2041 salgono rispettivamente a 88,1 e 83,9 anni.
Pochi laureati, frequenti abbandoni scolastici, bassi livelli di competenze tra i giovani e gli adulti: sono queste le criticità del sistema educativo italiano. Il 52,1% dei 60-64enni si è fermato alla licenza media (a fronte del 31,6% medio nell’Unione europea). Ma anche tra i 25-39enni il 26,4% non ha conseguito un titolo di studio superiore (contro il 16,3% medio della Ue). Il 14,5% dei 18-24enni (quasi 600.000 persone) non possiede né il diploma, né la qualifica e non frequenta percorsi formativi. L’insufficiente comprensione della lingua inglese parlata riguarda il 64,3% degli studenti dell’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado.
La Pubblica Amministrazione gode di una pessima fama: di lei si fida solo il 29% degli italiani.
In un’epoca dominata dai i social network, solo il 21% non crede che soltanto i giornalisti professionisti dispongano delle doti indispensabili per offrire una corretta informazione. E questa è una ragione della proliferazione di fake news. Nonostante ciò, il politico che pensa al futuro e alle giovani generazioni può raccogliere il consenso del 47% degli italiani.
Meditate gente meditate...
MB