Fondi Venture Capital & Private Equity

Fondi Venture Capital & Private Equity

Trovare fonti di finanziamento è uno dei problemi principali a cui le startup vanno incontro nel periodo earlystage. Le start up devono ricorrere spesso a forme di finanza alternativa e trovare lo strumento migliore in relazione al proprio ciclo di vita

Quando si parla di finanziamenti alternativi bisogna considerare diverse caratteristiche e attori in campo: ad esempio, a seconda della fase in cui un’impresa si trova, si possono distinguere diversi tipi di finanziamento, o ancora, bisogna distinguere tra equity e debito, tra finanziatori pubblici e privati. Andiamo ad analizzare cosa intendiamo per Debito ed Equity. 

Il debito è il contratto con gli intermediari finanziari (alternativi in questo caso): come ad esempio i mini-bond. 

Quando parliamo di equity, invece, ci riferiamo al reperimento del capitale necessario a sostenere il proprio progetto di impresa, mediante la cessione di quote azionarie della propria startup.

  • Cosa sono i finanziamenti in Equity
  • Fondi Venture Capital
  • Fondi Private Equity
  • La fase di disinvestimento

COSA SONO I FINANZIAMENTI IN EQUITY?

Essi possono essere concessi da persone fisiche con elevata disponibilità finanziaria (Business Angels) o da società finanziarie specializzate in investimenti in capitale di rischio, i Venture Capital o Private Equity.

Per Private Equity e Venture Capital si intendono i soggetti professionali che sottoscrivono capitale di rischio ad imprese non quotate con l’obiettivo di contribuire alla loro crescita (negoziando contratti con gli imprenditori) per poi ottenere un ritorno dall’investimento al momento dell’exit

Andiamo ad analizzare più da vicino entrambi questi attori (PE e VC) e cerchiamo di capire dove reperiscono i fondi e quali sono i criteri utilizzati per investire nelle aziende.

FONDI VENTURE CAPITAL

Prima di partire nel capire dove reperiscono i fondi bisogna ricordare che i Fondi VC sono una particolare tipologia dei Fondi PE, infatti i secondi investono in aziende later stage, quindi non in startup “appena” avviate e di conseguenza il loro apporto di capitale è diverso da quello di un Fondo VC che si focalizza sul finanziamento in realtà “early stage”, cioè startup in fase di avviamento o entro i 5 anni dall’inizio dell’attività. 

Il Venture Capital quando investe acquisisce quote della società e, in alcuni casi, aiuta le start up a livello operativo, mettendo a disposizione competenze manageriali, tecniche e il proprio network.

I tre aspetti che convincono il VC all’investimento sono: 

una squadra solida e molto competente

un mercato di riferimento molto ampio; 

un prodotto/servizio che abbia già vantaggio competitivo.

I Fondi VC sono strutturati in modo tale da avere due distinte figure: 

Limited partner (LP) e General Partner (GP)

I Limited Partners sono gli investitori istituzionali più eventuali family office, holding, fondi sovrani, privati molto abbienti mentre General Partners sono le persone fisiche che gestiscono il fondo stesso. Non è escluso che una persona fisica General Partner sia anche investitore (cioè Limited Partner) del fondo.

FONDI PRIVATE EQUITY

Quando l'investitore istituzionale entra in una società high growth (later stage) in fasi successive allo start up si parla di "Private Equity".

Il Private Equity è un’attività finanziaria mediante la quale un investitore istituzionale rileva quote di una società obiettivo, sia acquisendo azioni esistenti da terzi, sia sottoscrivendo azioni di nuova emissione apportando nuovi capitali all’interno della startup.

A differenza del Venture Capital, acquista il controllo di maggioranza di una società già matura, in cui la validità commerciale del progetto è già nota.

Questa figura resta presente anche nell’ultimo stadio del life-cycle di un’azienda, quello dell’espansione. In quest’ultima fase possono emergere due diversi tipi d'investimento finanziario:

l’“Expansion financing” ovvero l’investimento finalizzato ad espandere l’attività;

Il “Bridget financing” ossia interventi “ponte” finalizzati all’agevolazione di importanti operazioni finanziarie, come fusioni e acquisizioni.

LA FASE DI DISINVESTIMENTO

Anche chiamata exit, è cruciale e delicata per gli investitori. Essa viene pianificata la maggior parte delle volte durante la fase di negoziazione dell’investimento e di solito avviene nel range compreso fra i 3 e i 7 anni, in diversi modi:

• con la quotazione in Borsa dei titoli della partecipata;

• con la vendita dei titoli ad un’altra società o investitore istituzionale;

• con il riacquisto della partecipazione da parte del gruppo imprenditoriale originario;

• con la vendita a nuovi e vecchi soci.

Per saperne di più, soprattutto riguardo la situazione italiana, potete visualizzare la pagina di AIFI, associazione italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt.

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altre pagine consultate