Friends will be friends
Avete già letto i proclami ottimistici dei vari social guru per il 2019.
Sapete già tutto: la realtà aumentata bla bla bla, i video bla bla, chatbot, i LIVE, bla, micro-influencer…
Qualcuno ha addirittura riportato in auge la locuzione User Generated Content che, all’alba degli anni 2000, faceva così figo e ti dava un’aura così innovativa.
Sapete anche tutto sulle Storie e sul trionfo progressivo dei contenuti effimeri. Ne scrivevo già tre anni fa, elogiando i social network dell’Impermanenza con la bella (anche se poco originale a ben vedere) immagine di Dalì “La persistenza della memoria”.
Sapete anche che dovete stare attenti alla privacy, ai vostri dati, etc…etc…
Che Facebook è il Lupo Cattivo mentre Instagram è il cugino (apparentemente) buono.
Non sapete invece da dove cominciare per tornare ad essere veramente credibili sui social.
Secondo gli amici di Hootsuite il 60% delle persone non si fida più. E allora bisogna ripartire dalle basi. Dalla fiducia. Dalla costruzione di rapporti, di Conversazioni (e qui evito di citarvi il Cluetrain Manifesto anche se farebbe davvero figo…).
Servono contenuti. Basta alla fuffa. La credibilità si basa sulla sincerità e sulla disponibilità a dialogare. Sulla personalizzazione.
Siete un’Azienda e volete visibilità sui social? Dovete iniziare anche a spendere in “advertising”. E’ finita la pacchia: i contenuti organici sono in declino del 64%. Quindi basta pagare? No: occorre abbinare contenuti interessanti con una precisa strategia sponsorizzata. Chi non capisce questo è out.
Avete sperimentato il Social Commerce nel 2018? No? Male. E’ venuto il momento di metterci la testa