GIORNATA NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLE CURE E DELLA PERSONA ASSISTITA

GIORNATA NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLE CURE E DELLA PERSONA ASSISTITA

Il tema di quest’anno è il coinvolgimento dei pazienti, dei familiari

e della comunità nella sicurezza dell’assistenza


Il 17 settembre 2023 ricorre il quinto anniversario della “Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita”. Il tema dell’evento, comunicato da AGENAS, è il coinvolgimento attivo dei pazienti, dei familiari e della comunità nella sicurezza dell’assistenza (“Engaging Patients for Patient Safety”), secondo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

In tale data l’OMS suggerisce, tra le iniziative, di illuminare di arancione uno spazio pubblico o una struttura significativa: al riguardo, la Regione Autonoma Valle d'Aosta ha individuato l’Arco di Augusto di Aosta quale simbolo volto a richiamare l’attenzione dei cittadini e dell’opinione pubblica sull’importanza della sicurezza delle cure: l’Assessorato regionale ai Beni e alle attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali provvederà all’illuminazione del monumento.

“Numerose evidenze dimostrano che quando i pazienti sono coinvolti attivamente nella propria cura si ottengono significativi vantaggi in termini di sicurezza, soddisfazione ed esiti di salute - afferma l’Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Carlo Marzi - rinforzare il senso generale di comunità anche attraverso la partecipazione attiva alla Sanità Pubblica è sempre di più un valore da condividere e sottolineare. In un momento storico nel quale il servizio sanitario pubblico è in oggettiva difficoltà, giornate come questa diventano un’occasione per ricordare la centralità del paziente e della sua sicurezza”.

“L’impegno per coinvolgere i pazienti, i familiari ed i caregiver nelle attività per la sicurezza delle cure si è concentrato in particolare su tre aree - dice la dott.ssa Marina Tumiati , Responsabile della struttura di Medicina Preventiva e Risk Management dell’Azienda Usl. La rilevazione degli eventi avversi, l’aumento della consapevolezza nel garantire cure sicure e l’informazione e sensibilizzazione per migliorare la cultura della sicurezza. Il ruolo del paziente e dei familiari/caregiver nell'ambito della sicurezza dell'assistenza sanitaria, nel tempo è cresciuto in importanza”.

La Struttura aziendale Medicina Preventiva e Risk Management è parte attiva al fine di migliorare la consapevolezza in tema di promozione della salute e della sicurezza delle cure.

Il Servizio, istituito nel 2017, si occupa, tra le altre competenze, anche di Rischio clinico, tema che in Italia ha visto un incremento di interesse fino alla sua sistematizzazione e implementazione con la normativa degli anni 2017/18 (v. Legge 24/2017 Gelli-Bianco e sm).

Il governo del Rischio clinico è, infatti, preliminare a una riduzione e prevenzione del contenzioso sanitario, attraverso l’identificazione dei rischi e la valutazione delle probabilità di occorrenza di un evento dannoso mediante la mappatura dei rischi specifici di ogni area e la definizione e introduzione di azioni correttive e l’adozione di strumenti proattivi.

L'assistenza sanitaria è sempre più erogata in ambito ambulatoriale con degenze ospedaliere più brevi, transizioni assistenziali più frequenti tra l'ospedale e il domicilio ed altri centri di assistenza territoriale, crescente responsabilità condivisa tra i membri dei team di assistenza ai pazienti e gestione sempre più complessa delle malattie croniche a casa e nella comunità. In ospedale, in ambito ambulatoriale, a domicilio e nei servizi socio-sanitari, i pazienti, le famiglie ed i caregiver hanno opportunità più frequenti di promuovere la sicurezza in collaborazione con i team di assistenza multidisciplinare.

Il Risk Management ha messo in atto diverse iniziative, tra cui l’apprendere dall’esperienza del paziente per migliorare la sicurezza, la comunicazione trasparente degli incidenti di sicurezza alle vittime e, da parte del personale sanitario ospedaliero e del territorio, attraverso i referenti di rischio clinico e all’interno dei reparti e servizi, la promozione del confronto e della condivisione con i pazienti e i familiari del percorso di diagnosi-cura.

“Prevediamo – conclude la dott.ssa Tumiati – di mettere in atto ulteriori azioni migliorative, come ad esempio lo sviluppo di politiche e programmi con i pazienti e l’informazione ed educazione dei pazienti e delle famiglie e auspichiamo che questa Giornata possa rappresentare un importante momento di divulgazione e di riflessione sul complesso tema della sicurezza delle cure e della persona assistita”.

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