Gli algoritmi della creatività
"Man mano che l' diventa sempre più intrecciata con la cognizione umana, sta passando dall'essere un semplice strumento di convenienza a un partner cruciale nelle nostre esplorazioni e manifestazioni cognitive."
: fluente per Millennials e Gen Z. - "Non è un'allucinazione. La generazione più giovane che entra nel mondo del lavoro potrebbe essere la più preparata a difendere e utilizzare l'Intelligenza Artificiale generativa sul lavoro."
#Creatività automatica
"Nel mondo reale, la maggior parte delle nuove idee non viene dal nulla; si basano su combinazioni di concetti esistenti, motivo per cui gli studiosi di innovazione hanno a lungo sottolineato l'importanza della ricombinazione nella generazione di idee. E gli LLM sono molto bravi in questo, fungendo da meccanismi di connessione tra concetti inaspettati. Vengono addestrati generando relazioni tra token (leggi: parole ndr) che possono sembrare non correlati agli umani ma rappresentano alcune connessioni più profonde. Aggiungi la casualità che deriva dall'output dell'IA e il risultato è, in effetti, una potente capacità creativa."
#IA, #cinema, #musica, creatività
Nella recensione al libro del 2018 di Ed Finn "Che cosa vogliono gli algoritmi" (Einaudi) ho ritrovato questo passaggio: "La famosa serie “House of Cards” è stata da Netflix attentamente scelta (da una precedente miniserie della BBC) e ri-elaborata da algoritmi sofisticati che prendevano in considerazione moltissimi parametri: l’obbiettivo, naturalmente, era quello di farne un prodotto di successo, avvincente e remunerativo.
Fin qui niente di sorprendente per chi conosce i moderni meccanismi dell’ entertainment nell’era digitale. Quel che sorprende è che una volta che l’algoritmo ha suggerito (imposto?) come regista David Fincher e come protagonista Kevin Spacey, ai due artisti è stata data carta bianca: l’interazione creativa che ne sarebbe risultata era già stata messa in conto, quantificata e computata."
Nella produzione di documentari l'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale sta diventando prassi comune. Viene vista come uno strumento di lavoro potente anche se non vengono ignorate le problematiche etiche e occupazionali.
Un altro esempio di trailer (per un film che non esiste) realizzato con Midjourney e Runaway (per le mini-animazioni).
L'autore Nicolas Neubert, un senior product designer tedesco, afferma che ci sono volute “sette ore, 316 prompt generati in Midjourney, 128 immagini ingrandite in Midjourney, 310 video generati in Runaway e un video generato con Texta. Nel trailer sono stati utilizzati un totale di 44 video. Costo totale: $ 95 per Runway e $ 30 Midjourney ($ 125)."
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Il regista Gary Hustwit e l'artista Brendan Dawes hanno creato un'installazione video di 168 ore, "Nothing Can Ever Be the Same", utilizzando esclusivamente l'IA generativa. Il film utilizza loro interviste a Brian Eno, voci fuori campo, B-roll, immagini fisse e musica, consentendo al sistema di che hanno sviluppato di creare un film che non si ripete mai.
L'industria musicale agli inizi degli anni 2000 si è trovata impreparata alla rivoluzione digitale che il web e gli mp3 avevano avviato. Reagì con ostilità e pregiudizi, perse molti anni in battaglie di retroguardia finché trovò un equilibrio (comunque precario e per molti insoddisfacente) nella nuova realtà della musica liquida e dello streaming.
Per evitare che l' cada di nuovo in questi errori con l'IA generativa occorrerebbe sforzarsi di capire questa tecnologia e guidare il cambiamento piuttosto che subirlo (frase banale ma vera).
"Le case discografiche dovrebbero aspirare a utilizzare la comunicazione non solo per alleviare l'ansia che circonda l'IA, ma anche per aiutare i creatori a vedere il potenziale nell'incorporare l'IA nel loro flusso di lavoro."
Aggiungo che tutti coloro che lavorano nel settore creativo - anche come indipendenti - dovrebbero iniziare a studiare, testare, sperimentare.
Che ci siano nuovi aspetti da prendere in considerazione nelle legislazioni sul IA con l'avvento delle IA generative è indubbio.
Ma spingere i tribunali a considerare fuorilegge le opere realizzate con l'ausilio delle intelligenze artificiali, quindi ispirate in qualche modo a stili esistenti, può risultare pericoloso e sostanzialmente ridicolo: la quasi totalità delle opere umane (quadri, sculture, romanzi, , , architettura) è la rielaborazione di qualcosa di esistente condito con granelli di originalità.
IA e #architettura
"L'intelligenza artificiale, sotto il controllo ponderato del designer, può elevare gli stili classici in contesti contemporanei, dando origine a quello che credo sia lo stile unico da descrivere come "futurismo neoclassico"."
Tim Fu, architetto.