Gli algoritmi della creatività
Progetto dell'architetto Tim Fu

Gli algoritmi della creatività

"Man mano che l' diventa sempre più intrecciata con la cognizione umana, sta passando dall'essere un semplice strumento di convenienza a un partner cruciale nelle nostre esplorazioni e manifestazioni cognitive."

: fluente per Millennials e Gen Z. - "Non è un'allucinazione. La generazione più giovane che entra nel mondo del lavoro potrebbe essere la più preparata a difendere e utilizzare l'Intelligenza Artificiale generativa sul lavoro."

#Creatività automatica

"Nel mondo reale, la maggior parte delle nuove idee non viene dal nulla; si basano su combinazioni di concetti esistenti, motivo per cui gli studiosi di innovazione hanno a lungo sottolineato l'importanza della ricombinazione nella generazione di idee. E gli LLM sono molto bravi in questo, fungendo da meccanismi di connessione tra concetti inaspettati. Vengono addestrati generando relazioni tra token (leggi: parole ndr) che possono sembrare non correlati agli umani ma rappresentano alcune connessioni più profonde. Aggiungi la casualità che deriva dall'output dell'IA e il risultato è, in effetti, una potente capacità creativa."

Ethan Mollick, Università della Pennsylvania.


#IA, #cinema, #musica, creatività

Nella recensione al libro del 2018 di Ed Finn "Che cosa vogliono gli algoritmi" (Einaudi) ho ritrovato questo passaggio: "La famosa serie “House of Cards” è stata da Netflix attentamente scelta (da una precedente miniserie della BBC) e ri-elaborata da algoritmi sofisticati che prendevano in considerazione moltissimi parametri: l’obbiettivo, naturalmente, era quello di farne un prodotto di successo, avvincente e remunerativo.

Fin qui niente di sorprendente per chi conosce i moderni meccanismi dell’ entertainment nell’era digitale. Quel che sorprende è che una volta che l’algoritmo ha suggerito (imposto?) come regista David Fincher e come protagonista Kevin Spacey, ai due artisti è stata data carta bianca: l’interazione creativa che ne sarebbe risultata era già stata messa in conto, quantificata e computata."


Nella produzione di documentari l'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale sta diventando prassi comune. Viene vista come uno strumento di lavoro potente anche se non vengono ignorate le problematiche etiche e occupazionali.


Un altro esempio di trailer (per un film che non esiste) realizzato con Midjourney e Runaway (per le mini-animazioni).

L'autore Nicolas Neubert, un senior product designer tedesco, afferma che ci sono volute “sette ore, 316 prompt generati in Midjourney, 128 immagini ingrandite in Midjourney, 310 video generati in Runaway e un video generato con Texta. Nel trailer sono stati utilizzati un totale di 44 video. Costo totale: $ 95 per Runway e $ 30 Midjourney ($ 125)."

Il regista Gary Hustwit e l'artista Brendan Dawes hanno creato un'installazione video di 168 ore, "Nothing Can Ever Be the Same", utilizzando esclusivamente l'IA generativa. Il film utilizza loro interviste a Brian Eno, voci fuori campo, B-roll, immagini fisse e musica, consentendo al sistema di che hanno sviluppato di creare un film che non si ripete mai.

Il progetto sarà visibile a ottobre alla Biennale di Venezia.


L'industria musicale agli inizi degli anni 2000 si è trovata impreparata alla rivoluzione digitale che il web e gli mp3 avevano avviato. Reagì con ostilità e pregiudizi, perse molti anni in battaglie di retroguardia finché trovò un equilibrio (comunque precario e per molti insoddisfacente) nella nuova realtà della musica liquida e dello streaming.

Per evitare che l' cada di nuovo in questi errori con l'IA generativa occorrerebbe sforzarsi di capire questa tecnologia e guidare il cambiamento piuttosto che subirlo (frase banale ma vera).

"Le case discografiche dovrebbero aspirare a utilizzare la comunicazione non solo per alleviare l'ansia che circonda l'IA, ma anche per aiutare i creatori a vedere il potenziale nell'incorporare l'IA nel loro flusso di lavoro."

Aggiungo che tutti coloro che lavorano nel settore creativo - anche come indipendenti - dovrebbero iniziare a studiare, testare, sperimentare.


Che ci siano nuovi aspetti da prendere in considerazione nelle legislazioni sul IA con l'avvento delle IA generative è indubbio.

Ma spingere i tribunali a considerare fuorilegge le opere realizzate con l'ausilio delle intelligenze artificiali, quindi ispirate in qualche modo a stili esistenti, può risultare pericoloso e sostanzialmente ridicolo: la quasi totalità delle opere umane (quadri, sculture, romanzi, , , architettura) è la rielaborazione di qualcosa di esistente condito con granelli di originalità.

IA e #architettura

"L'intelligenza artificiale, sotto il controllo ponderato del designer, può elevare gli stili classici in contesti contemporanei, dando origine a quello che credo sia lo stile unico da descrivere come "futurismo neoclassico"."

Tim Fu, architetto.

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