Gli alieni, Melodi e Madre Natura. Ma tu che fai quando ti parte la ralla? - Leletter n.78

Gli alieni, Melodi e Madre Natura. Ma tu che fai quando ti parte la ralla? - Leletter n.78

Sono Emanuele Salè, reincarnazione di Settimio Severo, partner di Nagency, l’agenzia di comunicazione meno formale della capitale. Ogni settimana scrivo e invio la “Leletter”, una newsletter sulla comunicazione, il marketing e tutto quello che mi colpisce.

Now playing: Pour Another - Yard Act


Ciao giovane padawan,

come stai? Come è andata la tua settimana?

La mia NI, avevo sottovalutato quanta stanchezza avessi accumulato nelle ultime 2 settimane e quanto questa, unita allo stress, mi avrebbe reso fragile. 

MANONCILAMENTIAMO, nel fine settimana ho dormito 9 ore e mezza per notte e sabato, per rilassarmi, ho cucinato praticamente da mezzogiorno alle nove di sera. Sì, ho cucinato, perché quando sono stanco ne ho bisogno, anche se per te magari è incredibile. Io mi distendo i nervi mentre taglio le carote, trito il prezzemolo, faccio cuocere un bel pezzo di carne per ore a bassa temperatura, magari affogandolo nel vino. Poteva andarmi peggio, pensa se mi fossi rilassato solo assemblando candelotti di dinamite o forgiando armi bianche! 

E poi, quando mi prende la “ralla”, termine recuperato dal sanscrito e usato spesso da Chateaubriand che significa “immensa passione che diventa quasi smania”, mi dimentico di tutto, perché sono intensamente focalizzato su qualcosa di concreto, che produce un risultato tangibile, ma soprattutto assaggiabile. Per un po’ di tempo le ansie e i pensieri negativi si attenuano, mentre assaggio la pasta o pesto il basilico, ascoltando gli Unknown Mortal Orchestra, Notorious BIG o la voce familiare di un podcast a cui sono affezionato.

Fonte: Tenor

E tu che fai quando ti vuoi rilassare? Corri per 12.000 km finché non ti sciogli nel tuo sudore? Disegni storie fantasy mentre ascolti Umberto Tozzi? Balli scatenato/a nel buio del tuo salone, certo che nessuno ti veda, peccato che la finestra sia aperta e che tu viva al piano terra?

Se ti va fammelo sapere, intanto iniziamo con le notizie!

1. Evento Apple: cronaca di un USB-C annunciato

Il 12 settembre si è tenuto l’annuale evento Apple, un meeting in cui, di solito, gli alti papaveri della multinazionale americana si sbrodolano addosso e gongolano in ragione dei risultati. Sono stati presentati l’iPhone 15 e l’Apple Watch 9, che sono più fighi, più performanti, più potenti dei precedenti, cosa che mi fa sempre venire in mente i geniali video di Scottecs sull’ ”iPhone grosso più grosso”. Grandi novità? Nessuna, se non l’attesa modifica della porta di ricarica, che finalmente diventerà USB-C, abbandonando l’inutile Lightning, standard non standard introdotto da Apple una decina di anni fa e pretesto per immettere sul mercato caricatori a prezzi pazzi. Il cambiamento è stato preteso dall’Unione Europea, che da anni cerca di tutelare i consumatori promuovendo l’utilizzo dello stesso tipo di prese di ricarica e, dunque, di caricatori.

Tim Cook & friends hanno anche affrontato diffusamente il tema ecologico, dal momento che i nuovi Apple Watch sono il primo prodotto di Cupertino a neutralità carbonica, che rappresenta l’obiettivo generale, da raggiungere entro il 2030, per tutti i dispositivi Apple.

I prezzi, per la prima volta, sono anche diminuiti. Il motivo non è chiarissimo, anche se in molti sottolineano come Apple stia cercando, banalmente, di aumentare le vendite, in particolar modo dopo la decisione del Governo cinese di vietare l’iPhone a tutti i dipendenti dello Stato, evento che ha provocato un crollo delle azioni della mela morsicata.

Fonte: Tenor

2. Google alla sbarra degli imputati

Google Google, ma che combini? Il Governo americano sostiene di averla pizzicata in attività di concorrenza sleale, pertanto ha deciso di portarla in tribunale. Qual è l’accusa? Semplice, quella di versare 45 milioni di dollari, ogni anno, ai principali produttori di smartphone e computer per far installare il proprio motore di ricerca come predefinito su tutti i dispositivi. Di per sé questa pratica non è illegale, anche se gli accordi sono di esclusiva. Google, infatti, non la rinnega poiché ritiene di non avere impedito lo sviluppo di altri motori di ricerca o la loro promozione. Tuttavia, se sei un colosso della portata di Google e stringi accordi di questo tipo potresti impedire agli altri soggetti di entrare sul mercato, rischiando di danneggiare i consumatori, circostanza quasi inevitabile in regimi di monopolio.

Fonte: Tenor

Il processo, iniziato da qualche giorno, è il più grande procedimento antitrust contro una big tech company dai tempi di quello intentato contro Microsoft a causa di Explorer (RIP), conclusosi con una sonora condanna ai danni dell’azienda. Il rischio più grande per Google è quello di venire smembrata per favorire la concorrenza, prospettiva che a Mountain View, curiosamente, non sembrano voler prendere in considerazione.

Fonte: Tenor

Ascolta la playlist della Leletter!


LA RIUNIONE IN UFFICIO CON MADRE NATURA

Nell’ambito dell’evento Apple di cui abbiamo parlato poco fa, è stato presentato questo video stupendo in cui si celebrano i risultati raggiunti e si prospettano quelli futuri con un artificio narrativo davvero originale. In sostanza viene convocata una riunione negli uffici di Cupertino a cui partecipano Tim Cook, i manager più importanti della Apple, e Madre Natura. Sì, l’interlocutore principale è proprio un’incazzosa e sprezzante Madre Natura, interpretata dal premio Oscar Octavia Spencer. Il plot è semplice: Madre Natura vuole vedere se la Apple sta facendo abbastanza per la tutela dell’ambiente e, nonostante l’iniziale diffidenza, si convince pian piano della bontà degli sforzi dell’azienda statunitense.

1. Gli alieni nel parlamento messicano

Io capisco che uno voglia provare a indagare sugli Ufo, in fondo siamo stati tutti/e appassionati/e di “X-Files”, ma bisogna stare attenti/e a chi si invita per parlarne.

In Messico il parlamento federale ha organizzato un’audizione pubblica per parlare degli Uap (Unidentified aerial phenomenon), che è il modo moderno di chiamare gli Ufo. Già sta cosa mi pare un po’ strana, ma vabbè, passiamoci sopra. Sono intervenuti astrofisici, piloti, ufologi e l’evento sarebbe filato via così, come una manifestazione folcloristica ma non particolarmente degna di nota, se a un certo punto il divulgatore Jaime Maussan, il più pazzerello della compagnia, non avesse mostrato agli attoniti presenti quelle che ha definito due mummie aliene. Questi esserini, che, come sostiene il giornalista Luca Misculin, assomigliano molto a ET e alla classica rappresentazione degli alieni, sono già stati riconosciuti come falsi, creati assemblando resti umani, animali e vegetali.

Fonte: Tenor

Ovviamente non sono mancate le prese per i fondelli, tra cui questo post su X, in cui un utente scrive che “Il Messico sta facendo l’unboxing degli alieni”, riferendosi al momento in cui i sarcofagi in cui si trovavano i corpi dei presunti alieni sono stati scoperchiati.

2. Meloni ha una cotta per il premier indiano Modi?

Quanto mi piacciono le cose non sense! Cosa lega la premier italiana Giorgia Meloni e il suo omologo indiano Narendra Modi? Niente, a parte i rapporti diplomatici tra le 2 nazioni, tuttavia a seguito del G20, moltissimi utenti, soprattutto indiani, hanno iniziato a sostenere, con ironia, che ci fosse del tenero tra loro e a sperare che si mettessero insieme, addirittura c’è stato qualcuno che ha ricostruito tutto l’arco evolutivo di una loro ipotetica relazione, tradimento compreso, perpetrato da Meloni insieme al premier britannico Rishi Sunak. È  stato pure dato un nome collettivo alla coppia, frutto dell’unione dei rispettivi cognomi, in pieno stile Ferragnez: i Melodi.

Fonte: Tenor

Ma siamo proprio sicuri che si tratti di pura fantasia? Sarebbe bellissimo se fosse tutto vero!

Coup de chance - Woody Allen

Mi hanno proposto di andare all’anteprima del film al cinema Olimpia, che sta dietro alla Camera dei deputati, come fosse una cosa esclusiva, e invece si è poi scoperto che il film veniva proiettato in contemporanea in 150 sale, preceduto da un’intervista in diretta con il regista. L’iniziativa, con una sua ragion d’essere, è stata però resa comica dalla manifesta adorazione per Allen dell’intervistatore, il presidente della Festa del Cinema di Roma, Farinelli, che ha declamato le 13 ragioni per amare il suo cinema. La traduttrice, poi, era stressatissima perché si appuntava le parole del regista su un taccuino, ma i fogli le cadevano continuamente a terra e la poverina tentava di recuperarli mentre traduceva le domande nell’orecchio del regista newyorkese.

Il film è una black comedy, o almeno a me è sembrata tale, interamente girata in francese, non particolarmente riuscita ma neanche pessima. Se fosse stata realizzata da un regista alle prime armi sarebbe anche stata soddisfacente. Invece,  essendo opera di uno dei più grandi cineasti viventi, perde decisamente valore. La trama? Una donna sposata ad un uomo geloso e potente rincontra un suo compagno di scuola, che porta una ventata di leggerezza e di novità nella sua vita. MA CHE ORIGINALE, EH?

Woody, ti amo sempre e comunque, ma magari a 87 anni puoi fare meno film puntando a una maggiore qualità, no?

Fonte: Tenor

È finita la Leletter, evviva la Leletter! Vuoi commentarla? Vuoi farmi reggere il moccolo a Meloni e Modi? Vuoi farmi raggiungere la neutralità carbonica? Basta che rispondi alla email con cui ti è arrivata.

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Ad maiora,

Emanuele


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