Gli HR hanno smesso di aggiornarsi?
Premessa: l’intenzione non è minimamente di critica ma nasce da una pura riflessione personale con l’obbiettivo magari di raccogliere le vostre opinioni e costruire qualcosa di utile insieme.
Recentemente, sono stato sedotto da una novità all’interno del mondo del recruitment. Novità di cui non voglio parlare in questo articolo, ma novità che, sono sicuro, rappresenteranno il futuro della selezione in Europa, creando degli enormi vantaggi per le risorse umane, ma anche per i candidati.
Credo così intensamente a queste nuove tecnologie che decisi di cambiare completamente lavoro, lasciando una carriera lanciata in quanto Recruiter (lavoro che adoravo) e seguire una carriera commerciale nel rappresentare questo prodotto alle risorse umane in Italia. Il cambiamento mi spaventò, ma dentro di me mi dissi “chi meglio di un Talent Acquisitions può rappresentare questo prodotto agli altri Talent Acquisitions?”
Sono veramente contento di come le cose stanno andando. In questi mesi ho conosciuto molti colleghi delle risorse umane di tante imprese, abbiamo parlato insieme dei problemi di selezione, abbiamo analizzando possibili soluzioni e tanti hanno deciso di rivoluzionare il loro processo di selezione e ancora oggi, in molti ci chiamano per ringraziarci dei vantaggi che abbiamo portato e dell’enorme tempo che gli abbiamo fatto risparmiare.
La ragione di questo articolo risiede purtroppo nella triste sorpresa che ho avuto, in questi mesi, nell’osservare invece un grande numero di risorse umane completamente disinteressate ad ogni tipo di novità.
Sia chiaro, non sto parlando di accettare o no una novità, sto semplicemente parlando di conoscere una novità. Ci possono essere le più svariate ragioni per documentarci: ragioni professionali quali “potrebbe portarmi dei vantaggi” o anche personali “voglio mantenermi aggiornato/a sulle novità”.
Ripeto, la sorpresa risiede nel vedere quante risorse umane abbiano perso completamente la curiosità o semplicemente la voglia di conoscere e in questi giorni mi sono posto la domanda perché?
Sono arrivato a due possibili conclusioni:
1) Lavorare nelle risorse umane significa accettare un lavoro estremamente duro, esigente e stressante. Oltre ai target elevati, scrivere annunci, tante chiamate, organizzare colloqui, perdere candidati ecc. La giornata dell’HR Manager è scandita dalle chiamate dei recruiters o di altri commerciali (come il sottoscritto) al punto che l’autodifesa naturale è un semplice NO.
2) Una seconda ragione può risiedere nella perdita della passione. Quello che un tempo esisteva e spingeva a fare meglio, ad oggi, non c ‘è più. Un esempio calzante potrebbe essere quello dello sportivo, che ai primi anni di carriera si abbona ad ogni giornale sull’ultime tendenze per migliorare le sue prestazioni e, ad un certo punto, alza le spalle, non si diverte più, i risultati sono soddisfacenti. Perché spendere del tempo?
Vorrei invitare le risorse umane a lasciare dei commenti. Sono curioso di sapere cosa ne pensate, se ci possono essere dell’altre ragioni, se ci possono essere delle soluzioni.
Ogni commento sarà costruttivo.
Grazie mille per la vostra lettura.
Daniele
Senior Human Resources Business Partner
7 anniMi trovo veramente in linea con il tuo pensiero. Sostegno appieno l'immenso valore aggiunto dell'innovazione digitale applicata al campo delle risorse umane. Io ritengo che, in maniera piú o meno intensa, ogni recruiter desidererebbe apportare al proprio lavoro quel genere di spinta evolutiva. Ahimé spesso i tempi sono troppo serrati ed incalzanti per potersi concedere il lusso di sperimentare dei processi diversi da quelli conosciuti, ma resto fiduciosa in una lenta ma decisa trasformazione nel nostro settore.