🔥 Google Ads: sicuro che stai tracciando le conversioni GIUSTE? Ma proprio sicuro sicuro?
Google Ads è uno strumento potentissimo di promozione online per le aziende.
Anzi, sono lo strumento PIÙ potente che un’azienda può utilizzare per promuoversi ed acquisire nuovi clienti, insieme alle campagne Meta.
Peccato però che venga spesso usato male.
Uno dei problemi che troviamo più spesso quando apriamo i pannelli dei nuovi clienti che si rivolgono a noi riguarda il TRACCIAMENTO delle conversioni.
Tracciare le conversioni in Google Ads (e in generale in ogni azione di marketing) è fondamentale perché altrimenti NON sai se i tuoi soldi stanno generando contatti e clienti. E di conseguenza NON puoi prendere le giuste decisioni su come ottimizzare le campagne.
Ti porto l’esempio pratico di un nostro cliente arrivato da noi qualche mese fa.
Guarda il primo screenshot: quello che vedi è il tracciamento di 30 giorni delle conversioni delle sue campagne Google Ads.
Fai attenzione alle conversioni tracciate:
Mail: 990,98
Tel: 891,47
Form: 70,62
Sembrano buoni dati visti così, vero?
E invece non lo sono manco per niente. Magari potresti pensare che la campagna abbia generato 990 nuove mail di contatto di potenziali clienti e 891 telefonate. Fantastico!
Invece no, perché “Mail” non traccia “quante mail di contatto ha ricevuto il cliente”, ma quante volte è stata cliccata la mail presente nella pagina del sito.
Allo stesso modo, “Tel” non traccia “quante telefonate ha ricevuto il cliente”, ma quante volte è stato cliccato il numero di telefono presente nella pagina del sito.
Puoi già capire dove sta il problema.
“Mail” e “Tel” NON sono vere azioni di conversioni. Il fatto che un utente abbia cliccato su un indirizzo email presente in una pagina NON significa che poi la mail l’abbia mandata davvero.
Così come il click sul numero di telefono non significa che quella telefonata sia davvero avvenuta. Considerando che le pagine web le visitiamo in gran parte dallo smartphone scrollando col pollice, sai quanti falsi positivi? Sai quanti click su “Mail” e “Tel” partiti per sbaglio?
Al contrario, “Form” (la terza voce) traccia quanti utenti hanno completato il form.
E la compilazione di un form sì che ci interessa, visto che rappresenta una chiara dimostrazione del fatto che l’utente è interessato a mettersi in contatto con noi.
È una conversione di qualità NETTAMENTE superiore.
Il punto è che se non sai queste cose, rischi di farti mandare fuori strada dai dati e giungere a conclusioni sbagliate.
Ma aspetta, non è finita qui!
Tracciare le azioni di conversioni sbagliate ha un’altra gravissima conseguenza.
È una questione un po’ più tecnica, ma te la spiego in modo semplice.
Chi fa le campagne su Google Ads sa (o per lo meno dovrebbe saper scegliere) la corretta “strategia di offerta”. Si chiama proprio così.
Semplificando al massimo il concetto, Google Ads ti mette a disposizione diverse strategie di offerta. A seconda di ciò che ti interessa di più ricevere (clic, impressioni, conversioni o visualizzazioni), puoi selezionare la strategia più adatta alle tue esigenze.
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Ad esempio se selezioni la strategia di offerta “Massimizza i clic”, Google Ads gestisce automaticamente il tuo budget in modo da ottenere il maggior numero possibile di clic sui tuoi annunci.
Così come se selezioni la strategia “Massimizza le conversioni”, Google spenderà il tuo budget per portarti il numero massimo possibile di conversioni.
Ora, non sto a spiegarti tutto nel dettaglio perché l’argomento delle strategie di offerta è molto ampio…
Per ora prendi per buono questo: nella stragrande maggioranza dei casi noi di Stratego Swat utilizziamo la strategia “Massimizza le conversioni” per le campagne dei nostri clienti.
In pratica diciamo all’algoritmo: spendi il budget della campagna per portarci il numero massimo di conversioni possibili. Ci sei fino a qui?
Bene… Però c’è un problema GROSSO.
Se chiedi a Google le azioni di conversione sbagliate, lui indovina cosa ti porta?
Conversioni sbagliate.
Torniamo un attimo al pannello del cliente: cosa succede se, come in questo caso, indichi all’algoritmo azioni di conversioni facili da ottenere come “Mail” e “Tel” rispetto a quelle di maggior qualità come “Form”?
Succede che l’algoritmo fa il suo lavoro, e ti porta il numero massimo di conversioni possibili che riesce con quel budget.
Peccato che…
ti porterà un sacco di conversioni inutili, di cui non te fai assolutamente nulla.
Risultato: bruci soldi e non ottieni i contatti che ti servono. Come si risolve il problema in questo caso, e come lo abbiamo risolto nei 30 giorni successivi?
In un modo tanto semplice quanto EFFICACE: eliminando le conversioni “facili” dal tracciamento.
Come vedi nel secondo screenshot, l’algoritmo ha corretto il tiro e ha iniziato a portarci conversioni più interessanti, ovvero quelle relative al completamento del Form.
Le quali infatti sono passate da 70,62 a 490.
Da 70 a 490.
Una bella differenza eh?
Concludendo, fai MOLTA ATTENZIONE a questo consiglio: è super importante tracciare le GIUSTE azioni di conversione.
Sei sicuro che tu (o chi per te), lo stia facendo bene nelle tue campagne Google Ads?
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