Guida al Consumo Responsabile: 7 motivi per migliorarti
Con questa guida al consumo responsabile, potrai indirettamente agire sulle strategie delle aziende e portarle verso una direzione ecologica e etica. Si tratta di adattare le proprie abitudini d’acquisto a delle soluzioni sostenibili.
Non dovrai fare altro che approfondire i criteri di scelta. Essi ti porteranno a fare una scelta più mirata, del prodotto che andrai ad acquistare. Infatti secondo Wikipedia, i consumatori devono aggiungere ulteriori requisiti a quello che è il classico rapporto: qualità e prezzo.
L’obiettivo del consumo sostenibile è fare di più con meno e meglio.
La nostra decisione d'acquisto rappresenta l’espressione di ogni individuo e di conseguenza afferma l’identità civica di ognuno di noi.
Guida al consumo responsabile tema da non sottovalutare.
Consumo responsabile cos’è?
Consumare in modo responsabile significa: dare valore e priorità all’impatto ambientale e sociale, ma anche al comportamento delle imprese che producono quel prodotto.
In generale potrei dirvi che si sottintende: consumare solo ciò che è necessario. In realtà non vorrei passare un'informazione a larghe linee, infatti ci sono altri fattori determinanti.
L’impatto delle pubblicità incide sulla mente delle persone che porta a bisogni indotti e superflui.
Quindi affinché avvenga un consumo responsabile corretto, ci sono alcune norme da tenere in considerazione sia durante che dopo l’utilizzo dei prodotti.
Come fare un buon consumo responsabile.
Adesso vi andrò ad elencare alcuni esempi pratici che credo porteranno in voi maggior consapevolezza nell’argomento.
La prima soluzione è: ridurre le quantità di prodotti acquistati non necessari. Questo comporterà una limitazione nel volume dei rifiuti e un risparmio economico.
Un altro fattore considerevole, nella vita di tutti i giorni, potrebbe essere: sostituire i prodotti poco usati con quelli nuovi. In pratica dovremmo essere più tollerabili, cercando di riciclare quanti più prodotti riutilizzabili.
La riparazione: Questa non è solo una skill richiesta dai partner o una strategia per risparmiare denaro. Potrebbe risultare importante prolungare la vita degli oggetti, invece di buttarli via quando si danneggiano. Decidendo di riparare avremo meno rifiuti e conseguentemente inquineremo in misura minore.
La scelta di prodotti biologici, di stagione e provenienti da produttori certificati. Chi usa tecniche di agricoltura sostenibili è da premiare. Infatti non solo ha un impatto positivo sull'ambiente ma anche su di noi.
Scegliere prodotti locali e provenienti da filiere corte. Mi piacerebbe che non saltiate questo punto perché spesso si rischia di sottovalutarlo. Grazie a una preferenza locale, è possibile diminuire lo spreco energetico e l'inquinamento che è dovuto ai trasporti delle merci.
Prediligere fonti di energia rinnovabili. L’utilizzo di elettrodomestici, impianti di illuminazione e altre attrezzature elettriche ad alta efficienza energetica; permette di ridurre i consumi energetici e aumentarne l’efficienza.
Quest’ultima è una scelta che non riguarda solo la guida al consumo responsabile ma anche all’educazione civica di ognuno.
Bisogna esercitare l’attività turistica da turista responsabile, rispettando la comunità e la cultura locale, le risorse ambientali dei territori visitati.
Inoltre sarebbe cosa buona e giusta dare la preferenza ai prodotti dell’economia locale rispetto a quelli delle grandi multinazionali.
Consumo e produzione responsabile agenda 2030 (H3)
Dopo aver letto il manuale per un consumo responsabile, adesso potete ben capire come l’importanza delle nostre scelte può determinare le nuove regole del sistema.
Secondo un articolo sul consumo, di Peacelink, sono principalmente 3 le notizie che hanno spinto le Nazioni Unite ad aggiungere il consumo e produzione responsabile fra gli obiettivi dell’agenda 2030.
1. Ogni anno si buttano 1,3 tonnellate di cibo, che potrebbe essere mangiato.
2. La produzione alimentare e i movimenti per distribuirlo, contribuiscono al 22% dei gas serra. Questi ogni anno influenzano l’andamento climatico.
3. Ben 2 miliardi di persone sono in uno stato di sovrappeso.
In pratica è il risultato di cittadini che rovinano il pianeta per produrre ciò che poi gettano o che consumano senza buon senso.
L'obiettivo della guida al consumo responsabile è quello di rendervi consapevoli dei problemi ma portandovi a delle soluzioni reali e soprattutto applicabili. È solo una questione di volontà.
Consumo responsabile tema in progressione.
Il consumo responsabile è uno dei più importanti obiettivi all’interno dell’agenda delle Nazioni Unite del 2030.
L’obiettivo, riferisce l’ONU, è riuscire ad arrivare alle persone di tutto il mondo. Per farlo bisogna fornire loro delle informazioni rilevanti e la giusta consapevolezza dello sviluppo sostenibile, per raggiungere uno stile di vita in armonia con la natura.
Nonostante questo argomento sia diventato centrale, è difficile trovare dei dati recenti che ci facciano capire la panoramica che stiamo vivendo. Da qui nasce questa guida al consumo responsabile.
Il rapporto più recente in Italia, che potrebbe essere preso in considerazione come guida al consumo consapevole, è quello fatto nel 2018.
Esso confronta i dati con uno simile svolto nel 2002. Per saperne di più cliccate in questo articolo.
Avendo questo come più recente studio pubblico, abbiamo la possibilità di confrontare tutta una serie di attività. Possiamo però rifarci, a un'idea sull’evoluzione degli ultimi anni.
Per questo studio, gli esperti, hanno preso in considerazione un gruppo di 1.000 persone, ponendo loro alcune domande. Vi riporterò di seguito un riassunto che andrò anche a illustrare con degli schemi.
Il 36%, delle persone campionate, non effettua un consumo responsabile e sostenibile. C’è invece una bella porzione, il 63%, che ha aderito almeno una volta. (fino al 2018). In precedenza, quindi negli anni 2000, il dato partiva dal 28%.
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Analizziamo i dati
Dalle immagini di etica-economia, possiamo notare come:
Il 30% abbia aderito al consumo critico alimentazione e comunicazione. Questo vuol dire che le persone hanno acquistato prodotti da aziende che: dichiarano di rispettare i propri dipendenti, detengono dati inquinanti irrisori e beneficiano una parte dei profitti.
Ben il 37% ha aderito al commercio equo e solidale. Ti consiglio di leggere questo articolo. Potrai trovare una spiegazione chiara dell'argomento e dei benefici che porta.
Oltre il 50% ha effettuato delle scelte secondo uno stile sobrio. In pratica hanno comprato beni facendo attenzione ai consumi energetici e dei rifiuti.
Solo il 7% ha aderito al turismo responsabile. Entrando quindi solo in quei Paesi democratici e partecipando agli usi e costumi locali.
Infine il 10,6% ha comprato prodotti in Gruppi di Acquisto Sociale.
Consumo responsabile definizione sconosciuta?
Adesso vorrei chiederti se, fino a questo momento, tu abbia mai aderito a una di queste iniziative? Personalmente posso dirti che conosco l'argomento ma non ho mai trovato una motivazione adatta fino ad oggi.
Tranquillo/a, questa guida al consumo responsabile è pensata proprio per questo. Adesso infatti ti fornirò altri dati raccolti nello stesso studio.
In questo caso andremo a vedere per quale motivo il gruppo di cittadini, presi in considerazione nel 2018, aveva preso delle decisione a favore o sfavore del consumo responsabile.
Nella seguente tabella andrete a vedere: le motivazioni nelle righe e le modalità responsabili in colonna; nelle celle invece sono presenti i dati in percentuale.
Questa tabella è importante perché conferma l’obiettivo posto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Mi piacerebbe che dopo averla guardata, immaginassi la tabella vuota e la riempissi con delle X, prendendo in considerazione te e le persone che conosci.
Con questi dati mi piacerebbe informarti e farti capire il motivo per cui, negli anni, solo una parte degli italiani abbia modificato, in alcune occasioni, le proprie decisioni di acquisto.
Tirando le somme i dati come sono?
Per finire credo che i dati di questa guida al consumo consapevole siano promettenti e che si possa sperare in un futuro migliore. Vi ricordo che per farlo, c’è bisogno di maggior informazione.
otiamo comunque che la consapevolezza dei cittadini, rispetto all’eco- sostenibilità, sia aumentata e questo è un ottimo risultato. Questo progresso può dipendere:
Dalla diffusione dell’informazione sulle sensibilità ai problemi ambientali e sociali, legati alla società dei consumi. Dovuta al grande lavoro svolto di alcune Organizzazioni di movimento.
Alcuni consigli pratici da applicare nel sistema.
Secondo alcuni spunti, presi dallo stesso articolo di etica-economia, è necessaria una svolta nel sistema che punti all’educazione del consumo responsabile. Importante per lo sviluppo sarà poi sostenere e facilitare l’acquisto, in quelle piccoli distribuzioni, in grado di compiere scelte di consumo sostenibile.
Per farlo mi viene in mente:
• La riduzione dei tassi per l'occupazione del suolo pubblico
• Creare un maggior numero di piattaforme comunitarie. Ovviamente specializzate nella vendita di prodotti che rispettino ambiente e lavoro.
Questi casi potrebbero essere applicati:
• Nella vendita diretta.
• In negozietti come mercatini verdi o a chilometro zero.
Chi riguarda questa guida al consumo responsabile?
Innanzitutto il consumo responsabile è un argomento che riguarda ogni cittadino del pianeta. L'urgenza si estende dalle grandi città, quindi con più affluenza di persone, ma anche ai piccoli centri urbani non devono andare dimenticati.
Proprio in quelle aeree rurali infatti, il consumo responsabile può essere efficace per il rilancio economico del posto. Queste aeree ‘interne’, distanti dai centri di istruzione, salute e mobilità, posseggono importanti risorse non solo ambientali ma anche culturali.
Esse sono state diversificate dalla natura e dai processi di antropizzazione e rappresentano il 60% del territorio italiano, nel qual vive un quarto della popolazione.
Questa guida al consumo responsabile ha un ruolo fondamentale per le istituzioni pubbliche, di qualsiasi livello.
Loro potrebbero sostenere l’economia eco-solidale tramite procedimenti che valorizzino il ruolo e la diffusone. Infatti in quanto consumatori, possono anch’essi modificare le loro abitudini d’acquisto e accedere ai consumi responsabilmente.
La consapevolezza e le azioni singole di tutti noi, non sono sufficienti. Importante è quindi la consapevolezza e l’azione da parte delle istituzioni, a partire da quelle più vicine ai cittadini: le amministrazioni comunali.
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3 anniComplimenti Matteo, progetto bellissimo e ben strutturato!
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3 anniComplimenti Matteo Basile ottimo progetto💯💯