Ho avuto un incubo o un attacco di panico notturno?

Ho avuto un incubo o un attacco di panico notturno?

Attacco di panico notturno o incubo? Un incubo e un attacco di panico notturno non sono la stessa cosa. L' incubo è un sogno spaventoso, terrificante, particolarmente intenso, caratterizzato per lo più da sensazioni di oppressione, soffocamento (cit.Treccani). L’attacco di panico notturno viene decritto come un evento terribile, inaspettato in quanto si verifica nel cuore dalla notte. Gli attacchi di panico notturni si manifestano con il risveglio improvviso dal sonno seguiti da uno stato di profonda angoscia. Alcuni studi confermano che circa il 50% delle persone che soffre del disturbo di panico, viene colpito da attacchi di panico notturni. Andiamo a scoprire la differenza tra incubo e attacco di panico notturno.

Come si manifesta un attacco di panico notturno?

L'esperienza dell'individuo durante l'attacco di panico notturno è mortifera, egli teme di poter morire, avere un infarto o impazzire. I sintomi che accompagnano l'attacco di panico notturno, sono generalmente identici a quelli diurni. Tra i sintomi più comuni possiamo includere: sudorazione, difficoltà a respirare, testa leggera, tachicardia, tremori, vampate di caldo o di freddo, vertigini, formicoli, sensazione di de-realizzazione e de-personalizzazione.

L’attacco di panico notturno dura soltanto qualche minuto ma l' esperienza angosciante può influenzare la qualità della vita dell’individuo. Gli attacchi di panico notturni possono veramente rendere la vita difficile, creando con il tempo un disturbo del sonno e ansia prima di andare a letto.

I sintomi come la tachicardia e il respiro corto, sono riconducibili al pensiero di avere un infarto e possono portare la persona a chiedere un aiuto in pronto soccorso durante le ore notturne.

Cosa differenzia l'incubo dall'attacco di panico notturno?

Nell’attacco di panico notturno l'individuo viene completamente sorpreso, si ritrova al buio, con senso di impotenza e con lo stato di coscienza meno lucido. Durante l'episodio notturno, l’individuo è meno consapevole e non può mettere in atto alcuni comportamenti protettivi (richiesta di aiuto, assunzione di tranquillanti, etc.) Il panico notturno si verifica tra la mezz’ora e le tre ore dopo essersi addormentati.


Principalmente si verifica durante la fase del sonno non REM e dunque, contrariamente a quanto si pensa, non ha a che fare con incubi o altri disturbi del sonno. Gli incubi, ossia i sogni particolarmente realistici e dal contenuto pauroso ,si manifestano durante la fase REM nelle prime ore dell'alba. Durante l'incubo, l’individuo si sveglia nel cuore della notte in preda allo spavento come conseguenza diretta del contenuto dei sogni, non appena prende coscienza che è stato solo un incubo egli si può riaddormentare tranquillamente. Negli attacchi di panico notturni le cose vanno diversamente; la persona fa  fatica a tornare a dormire, teme per la propria salute.

Possibili cause e rimedi per gli attacchi di panico notturni

Gli attacchi di panico notturni non hanno una causa specifica, come quelli diurni essi possono essere il frutto dell'interazione di più fattori come:

la "vulnerabilità" all'ansia,

la presenza di stress fisico ( malattie croniche, stanchezza )

 psicologico ( separazioni, lutti, licenziamenti, nascita di figli )

l'iperventilazione

alcune condizioni mediche (la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno e la malattia da reflusso acido)

Dopo un episodio di attacco di panico notturno, si consiglia di non sforzarsi  a riprendere sonno. Una cosa che si può fare è alzarsi ed iniziare qualche attività noiosa. In secondo momento si possono imparare alcune tecniche che possono esserti utili durante o dopo un attacco di panico, come ad esempio il training autogeno. Dopo un attacco di panico notturno, tra i pensieri più frequenti, ve ne può essere uno in particolare, cioè la paura che si possa verificare nuovamente. Gli attacchi di panico notturni, se non affrontati subito, possono compromettere significativamente la qualità della vita dell'individuo quindi, è auspicabile rivolgersi ad uno specialista.

Approfondimenti

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