CURARE LA DEPRESSIONE. DUE SU TRE RINUNCIANO
Curare la depressione si può. La depressione è un’alterazione del tono dell’umore caratterizzata da un senso di tristezza continuo e pervasivo. La persona depressa, non ha fiducia nel futuro e nelle proprie possibilità, ed è certa che nessuno la potrà aiutare. Diverse ricerche hanno condotto allo sviluppo di farmaci, terapie psicologiche e altri metodi per curare le persone affette da depressione. Tuttavia molti pazienti depressi decidono di non farsi curare. La psicoterapia invece, è uno strumento efficace che permette di trarre sollievo dalla sofferenza.
Una ‘crisi globale’, cosi è stata definita da Claudio Mencacci, presidente Sip (Società italiana di Psichiatria) nell’intervento che ha svolto al XXXVII Congresso nazionale di Sifo, la Società Italiana di farmacia ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle aziende sanitarie, in corso al Mi.Co di Milano. “Si tratta – spiega Mencacci – di una patologia che ha assunto una dimensione epidemica: 350 milioni nel mondo, oltre 30 milioni nell’Europa a 28 Stati, e oltre 4 milioni nel nostro Paese”.
Depressione, perché non viene curata?
Le statistiche generali dicono che un paziente su tre si cura. Per curare la depressione, è necessario che venga accettata. Anche dai familiari di chi ne soffre. Questo, spiega Mencacci,“perché pesano ancora i sentimenti di vergogna, di stigma, di isolamento della persona stessa che soffre di depressione, e del contesto non solo dell’individuo, che tende a costruirsi un isolamento sociale, ma anche delle persone, familiari, amici che a loro volta risentono di questo atteggiamento di isolamento. La nostra azione come società scientifica è di avvicinare le persone alle cure, lanciando un messaggio: tutte le depressioni sono curabili, molte sono guaribili”.
Nel percorso che deve attraversare il depresso un ruolo fondamentale è affidato a chi gli sta più vicino.
Curare la depressione con la psicoterapia
Una depressione non trattata può essere causa di gravi complicazioni e pericoli. Può trattarsi di difficoltà famigliari, sociali e professionali, isolamento, abuso di sostanze stupefacenti o alcool, suicidio.
Esistono diversi approcci di tipo psicologico al trattamento della depressione. Gli studi più recenti indicano una percentuale di successo del 30-35% per la sola psicoterapia. La psicoterapia è indicata nelle forme lievi e moderate. Nelle forme molto gravi ,però, il trattamento farmacologico rimane fondamentale. In questi casi, è comunque opportuna una psicoterapia di supporto.
Le psicoterapie sono volte a modificare alcune convinzioni o pensieri e comportamenti errati. La persona si sente sostenuta e verrà aiutata a migliorare le relazioni interpersonali e la stima di sé. Un approccio psicoterapico può essere indicato soprattutto nelle forme depressive cosiddette reattive o situazionali, scatenate cioè da eventi specifici e limitati nel tempo (stress, lutti, conflitti personali e relazionali).
La depressione, è una malattia del cervello o un problema psicologico?
Nelle malattie psichiatriche siano stati individuati fattori causali sia di tipo biologico che di tipo psicologico. Considerare la multifattorialità del disturbo permette una maggiore comprensione del paziente, della sua vita psichica e dell’esordio e dello sviluppo della sua malattia. La depressione, anche nei casi più gravi, è una malattia curabile nella maggioranza dei casi. Come avviene per molte altre malattie, più la terapia è precoce maggiore è l’efficacia e maggiori sono le probabilità di prevenire le ricadute.
Il primo passo da fare per ottenere una cura adeguata è quello di andare dal medico. Alcuni farmaci e alcune patologie, ad esempio malattie della tiroide o determinati da virus, possono causare sintomi simili a quelli della depressione. Il medico può escludere queste possibilità facendo un esame fisico, chiedendovi ulteriori dettagli e prescrivendovi esami specifici. Esclusa una patologia organica, il medico valuta le condizioni psicologiche del paziente e lo invia a uno specialista di salute mentale.