Ho chiesto all'universo cosa ne pensava del mio business e mi ha risposto con un bel meteorite
C'è un momento nella vita di ogni imprenditrice in cui ti guardi allo specchio, tra una riunione su Zoom e l’altra, e ti chiedi: "Ma l'universo, che cosa ne pensa del mio business?" È un momento di profonda introspezione, un dialogo intimo tra te e il cosmo, come se la risposta potesse arrivare dall’infinito. E credimi, quando finalmente l’universo risponde, non sempre è con un arcobaleno o un segno luminoso. A volte, come nel mio caso, è un bel meteorite che ti schianta in faccia.
Quando chiedi troppo e ottieni pure di più
Era una di quelle giornate in cui tutto sembrava andare storto. L'applicazione per le riunioni va in palla, whatsapp non collabora, apro la mail e trovo un preventivo rifiutato. Ero lì, con il mio caffè ormai freddo, a fissare la pioggia fuori dalla finestra (in realtà non pioveva ma volevo creare l'atmosfera), mentre pensavo: "Ma cosa sto facendo di sbagliato?". Senti il bisogno di risposte, di quelle grandi verità cosmiche che ti rimettono in carreggiata. E allora, invece di fare qualcosa di produttivo, tipo risolvere i problemi uno per uno, ho deciso di fare una cosa più audace: ho chiesto all'universo.
"Senti, universo," ho pensato, "se c’è qualcosa che non va, fammelo sapere. Dammi un segno." E ragazzi, l'universo ha preso il mio invito un po' troppo sul serio. Non appena ho pronunciato quelle parole nella mia mente, è successo: un meteorite metaforico, bello grosso, è precipitato sul mio business.
Il meteorite: una metafora vivente
Ovviamente, non parlo di un meteorite reale – per fortuna, perché altrimenti non sarei qui a raccontarvelo. Ma vi assicuro che l’effetto è stato lo stesso. Subito dopo la mia grande richiesta di un segno dall’universo, il mio business ha cominciato a collassare come un castello di carte. I social hanno deciso di voltarmi la faccia, i soldi stavano finendo e persino il mio cane sembrava guardarmi con una certa delusione. Era come se tutto ciò che avevo costruito stesse cadendo a pezzi, sotto il peso di un meteorite gigante.
Ma, come si suol dire, ogni nube ha una parte luminosa, e ogni meteorite ha una... No, aspetta, non c'è una bella parte in un meteorite. È solo un’enorme palla di roccia che distrugge tutto ciò che tocca. Però, forse, c’è una lezione da imparare qui.
Ecco la prima lezione: smettila di chiedere all'universo cosa ne pensa del tuo business. Seriamente, l'universo è occupato a far espandere galassie, gestire supernove e tenere insieme tutto con un po' di gravità. Il tuo business, con tutto il rispetto, non è proprio la sua priorità numero uno. Chiedere all'universo di intervenire è come chiedere a un astrofisico di aiutarti a scegliere la carta da parati: potrebbe farlo, ma non aspettarti che il risultato sia particolarmente utile o rilevante.
Invece di cercare risposte nelle stelle, forse dovremmo cercarle dove conta davvero: nel lavoro che facciamo ogni giorno. Il business non è magia, non è destino, e non è nemmeno una chiamata divina. È fatica, sudore, e sì, a volte anche lacrime. Se c’è una cosa che ho imparato da questo meteorite è che non puoi sempre delegare all'universo il compito di dirti se stai facendo bene o male. Quello che conta è come rispondi ai colpi, come ti rialzi dopo che il meteorite ha fatto piazza pulita.
Accogli il meteorite, ma con stile
Quando il meteorite ha colpito il mio business, ho avuto un momento di panico, lo ammetto. Ma poi, qualcosa è cambiato. Ho capito che, forse, quel disastro cosmico era proprio ciò di cui avevo bisogno. Mi ha costretto a fermarmi e a fare una cosa che non facevo da tempo: guardare al quadro generale. Avevo passato così tanto tempo a preoccuparmi dei dettagli, a cercare di far quadrare tutto, che avevo perso di vista la visione più ampia. Il meteorite mi ha dato la possibilità di ricominciare da capo, di rivedere le mie priorità e, soprattutto, di ridere delle mie disavventure.
Perché, alla fine, se non puoi ridere di un meteorite che ti distrugge il business, di cosa puoi ridere? E allora, ho deciso di affrontarlo con stile. Ho preso quel meteorite e l’ho trasformato in un’opportunità di crescita. Ho preso un momento di pausa e ho rivisto tutta la struttura del mio business, facendomi aiutare da un coach. Ho ridefinito priorità e obiettivi concentrandomi su quello che potevo fare subito e mettendo in agenda il resto.
Il vero segreto è che il successo del tuo business non dipende dalle stelle o dai pianeti allineati. Dipende da te, dalla tua capacità di adattarti, di cambiare rotta quando necessario, e di non farti abbattere da un paio di meteoriti. Se c'è una cosa che il mio incontro ravvicinato con l’universo mi ha insegnato, è che, alla fine, l'unico vero giudice del tuo business sei tu.
Se stai aspettando un segno dall'universo per sapere se sei sulla strada giusta, lascia perdere. Invece, guardati allo specchio e chiediti: "Sto facendo del mio meglio? Sono ancora appassionato di quello che faccio? Sto imparando dai miei errori?" Se la risposta è sì, allora stai già facendo la cosa giusta.
E se la risposta è no, beh, allora è il momento di fare qualche aggiustamento. Non c'è bisogno di aspettare un meteorite o un segno celeste. Fai il cambiamento che devi fare, continua a crescere, e ricorda che ogni passo che fai ti avvicina un po' di più al tuo obiettivo. L'universo può restare lì a guardare.
Quindi, la prossima volta che ti trovi a chiederti cosa ne pensa l'universo del tuo business, ricorda questa storia. Non aspettare segni, non lasciare che il destino decida per te. Prendi in mano le redini, affronta i problemi con un sorriso (e magari un ombrello anti-meteoriti, giusto per stare tranquilli), e continua a lavorare sodo. Alla fine, il successo è nelle tue mani, non tra le stelle. E se arriva un altro meteorite, beh, almeno avrai imparato a ballare sotto la pioggia di detriti cosmici.