Hybrid Cloud
Nell’ambito dei sistemi cloud è bene ricordare che esiste una suddivisione di livelli di servizio o delivery model chiamati IaaS, PaaS e SaaS ed un livello di servizio di deployment suddiviso in Private, Public ed Hybrid Cloud.
Lo strato IaaS, quello più basso, è quello più infrastrutturale che permette all’utente di realizzare server, reti e storage in totale autonomia.
Il PaaS invece è più legato agli sviluppatori ed ai loro ambienti di sviluppo e pertanto è uno strumento che offre componenti software da utilizzare come servizi. Ed infine il SaaS che è un’applicazione concepita per un ambiente cloud e basata sui precedenti livelli IaaS e PaaS che permette all’utente finale di usufruire di quel prodotto come se fosse un servizio senza doverlo installare sulla propria infrastruttura e pagandolo solo per l'utilizzo. Questa nuova tecnologia ci permette di produrre modelli di riferimento innovativi per le aziende e la pubblica amministrazione attraverso un utilizzo delle risorse accessibili secondo modalità “self service”. Queste tematiche sono di certo importanti per le aziende che possono cogliere i vantaggi non solo di una riduzione dei costi ma anche di un approvvigionamento delle risorse e dei servizi necessari in poco tempo, da qualsiasi luogo e con qualsiasi device.
In Italia le startup e le piccole aziende fanno già largo uso di soluzioni cloud (public cloud) in quanto permettono di abbassare notevolmente i costi e di sgravarsi di tutte quelle problematiche di manutenzione e gestione dell'hardware e del software che si presenta con un approccio on premise.
Soltanto le grandi aziende e la pubblica amministrazione investono ancora nei data center privati (private cloud) perchè vogliono essere al passo con i tempi ed esternalizzare alcuni servizi tradizionali con un nuovo approccio orientato al cloud. Sicuramente queste aziende guardano al cloud ibrido (hybrid cloud) vale a dire ad una estenzione delle risorse computazionali del proprio data center con servizi esterni forniti da differenti cloud provider.
Da questa analisi vengono fuori due figure ben precise il Cloud Service Provider ed il Cloud Service Consumer e tra loro si colloca un'altra figura che funge da interfaccia e facilita la scelta e la gestione di questi nuovi ambienti. Questa figura, specializzata nei sistemi hybrid cloud, sarà l'evoluzione del sistemista e dovrà avere sicuramente conoscenze approfindite dei servizi offerti dai sistemi cloud e della loro integrazione.
Credo che non sia necessario guardare solo ai big del cloud come Amazon AWS, Azure e Google in quanto oggi in Europa e soprattutto in Italia ci sono provider in grado di fornire soluzioni cloud, almeno per lo strato IaaS comparabili in termini di performance e costi.
Sicuramente il prossimo step sarà una maggiore offerta in termini di piattaforme PaaS (DevOps, Containers, ecc..) e di spazi dove poter creare dei labs personalizzati per poi proseguire verso lo sviluppo delle applicazioni o SaaS che coinvolgono ed interessano maggiormente l'utente finale.