I conti che non "tornano"​ e calcoli che non "contano"​ ... nei ragionamenti dei "grandi"​
Milano - la Borsa Affari e la manifestazione dei giovani FFF nell'ottobre 2021

I conti che non "tornano" e calcoli che non "contano" ... nei ragionamenti dei "grandi"

Pochi mesi fa le notizie per gli italiani erano confortanti

L'Istat vede la disoccupazione in calo dal 2022, il Pil oltre le aspettative a +4,7% - AGI, 4/6/21

Ieri invece il FMI - Fondo Monetario Internazionale (*) ha annunciato il contrario:

 Il tasso di disoccupazione in Italia si attesterà al 10,3% nel 2021, in rialzo rispetto al +9,3% del 2020, e all'11,6% nel 2022.
Disoccupazione a doppia cifra anche in Spagna (15,4% quest'anno e al 14,8% per il 2022) e in Grecia (15,4% quest'anno e al 14,8% per il 2022). La media per Eurolandia è di una disoccupazione all'8,0% quest'anno e all'8,1% il prossimo - ANSA, 12/10/21

Intanto, in questi giorni

  • al SALONE DELLA CSR E DELL'INNOVAZIONE SOCIALE promosso dalla Università commerciale "L. Bocconi" di Milano insieme a CSR Manager Network, Fondazione Global Compact Network Italia, ASviS, Sodalitas, Unioncamere e Koinètica si parla di CONCRETEZZA, COERENZA, COLLABORAZIONE
  • lo svolgimento del FESTIVAL PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE ha coinvolto le istituzioni (politiche - alcuni ministri / ministeri governativi e alcune ambasciate italiane che rappresentano la nazione negli altri stati del mondo) insieme a molteplici enti e attori socio-economici - associazioni e imprese, aziende, professionisti - in una serie di iniziative mirate a incentivare il perseguimento dei GLOBAL GOALS in Italia, dove il bilancio, come mostrano i dati raccolti dall'ISTAT nel Report 2021, è così-così

emerge un quadro complessivamente positivo rispetto a 10 anni prima (2010), con il 60,5% delle misure in miglioramento, il 19,1% invariate e il 20,5% in peggioramento. L’intensità dei segnali favorevoli diminuisce significativamente considerando i dati aggiornati al 2020: rispetto all’anno precedente (2019) scende al 42,5% la quota di misure in miglioramento mentre sale al 37,0% quella di misure in peggioramento

Contemporaneamente in questi stessi giorni i giovani FFF - Fridays For Future e la loro leader - Greta T. sono stati "bersagliati" da polemiche fomentate con l'uso di due "armi" molto efficaci in politica - la demagogia delle fake-news e la retorica qualunquista.

LA BALLE DEI GRANDI

Delle falsità e meschinità "sparate" contro di loro, i giovani FFF "se ne infischiano" e sanno che chi li guarda dall'alto - delle "poltrone" nelle "stanze del potere" - o da lontano - dalle pagine di giornali in edicola e online, riviste in carta patinata e blog di agenzie di marketing e di (sedicenti) opinion leader - li osserva contando in quanti sfilano alle marce e calcolando quanti sono nel world wide web e nel mondo 4.0 della società digitale.

Loro intanto continuano imperterriti a fare quello che han fatto finora e che sanno di riuscire a far bene: usano i social-media, le piattaforme telematiche e gli smart-phone (che gli adulti impiegano per fare tutto - persino il bucato "in remoto") come strumenti funzionali allo scopo, cioè per comunicare e interagire "a distanza" tra loro.

Negli spazi virtuali del villaggio globale i ragazzi si individuano, riconoscono e aggregano come persone che hanno gli stessi interessi e obiettivi e poi in scuole, città e piazze si trovano e riuniscono per agire "sul serio", concretamente e senza far chiasso, senza fare nessuna pubblicità di quello che fanno, senza aspirare a ricevere premi ed encomi, lodi e complimenti dai "grandi" - autorità, autorevoli intellettuali e adulti benpensanti che misurano il proprio successo in numeri, cifre "tonde" su conti correnti bancari e bilanci aziendali e percentuali di vendite nelle borse affari, di sondaggi marketing e di statistiche.

Quando si incontrano, i giovani FFF non badano a quanti sono, se centinaia o migliaia. In tanti quanti sono, questi ragazzi si insegnano a vicenda come utilizzare le risorse naturali con parsimonia - all'opposto di come li spinge a fare la logica del consumismo.

Mentre gli adulti, cioè i "grandi", ritengono che la protesta di questi ribelli sia meritevole di attenzione in misura proporzionata alla loro numerosità, loro fanno altro: si ingegnano a sperimentare soluzioni adeguate, efficaci e praticabili con cui affrontare i problemi che li riguardano e, sebbene adesso siano "più grandi loro" e oltre alla loro portata e capacità di intervenire, in futuro saranno le questioni della loro quotidianità e da cui dipenderà il loro benessere e la loro sopravvivenza.

DISOCCUPAZIONE

I giovani d'oggi sanno bene che adesso scarseggiano e in futuro mancheranno le opportunità di svolgere un impiego protetto dalle leggi che tutelano i diritti dei lavoratori in tutto il mondo ... che è stato l'obiettivo a cui hanno mirato braccianti e operai vissuti nel XX secolo. Dopo aver vinto molte battaglie, tutti coloro che nel mercato del lavoro dipendono dalla "offerta" di occasioni e posti di lavoro hanno perso la guerra e adesso nessuno ha più nessuna difesa dalle intemperie del mercato finanziario e dalla supremazia della tecnologia in tutte le sfere e dinamiche professionali (oltre che nelle mansioni pratiche, anche nei rapporti interpersonali).

Diversamente dai loro antenati, gli adulti di oggi non possono dare ai propri figli nessuna certezza e nemmeno nessuna speranza di un futuro "possibile".

Nemmeno gli esperti - economisti, imprenditori, dirigenti, manager, politici e sindacalisti - che ragionano calcolando dati in base ai quali fare previsioni e, così, prendere decisioni...

Tutti i bla bla bla di genitori, insegnanti e professori ... che non hanno saputo agire in modo e tempo utile per evitare il collasso dell'ecosistema planetario, la pandemia e ciò che avverrà nel 2022 e fino al 2030 ... per i giovani FFF sono discorsi fatti a vanvera perché basati su calcoli che non "tornano", quindi ragionamenti che non "contano". E hanno ragione loro, i ragazzi !

Infatti, chi ha dimestichezza con i numeri di statistiche e indici socio-economici sa che questi valori si capiscono soltanto a una condizione: disponendo delle adeguate conoscenze e competenze con cui analizzare le loro dimensioni e attribuire loro il "giusto" significato, cioè valutare e stimare quello che rappresentano.

La convinzione di poter interpretare e usare cifre e percentuali dei dati su situazioni, condizioni e - soprattutto - previsioni socio-economiche e sanitarie senza cautele e premure è un errore catastrofico che nel presente continuano a fare ancora i "grandi" astuti manipolatori e malfattori e gli anziani ottusi e "sprovveduti" ... ma non i giovani FFF che gli adulti irresponsabili sbeffeggiano, a cui i "grandi" si rivolgono con paternalismo e che gli "affaristi" cercano di convincere di poter "salvare la Terra" omologandosi alla moda green - vestire in stile hippy, comprare auto ibride, installare impianti fotovoltaici, mangiare prodotti (industriali) dei brand che fanno pubblicità con immagini della natura,... - sebbene alla prova dei fatti non riescano a dare (offrire) alle nuove generazioni la prospettiva certa di svolgere attività lavorative remunerative con cui una persona (e la sua famiglia) possa vivere dignitosamente e una comunità e/o società possa prosperare a lungo in benessere, salute e serenità.


(*) Nella pagina aggiornata ad oggi 13/12/2021 Wikipedia ricorda che il FMI è stato costituito nel 1945 e che l'economista inglese John Maynard Keynes lo concepiva come "un fondo di cooperazione al quale gli stati membri potevano accedere per mantenere attive le proprie economie e l'impiego durante le crisi periodiche" e che tale suo punto di vista era "suggerito dall'azione che aveva intrapreso il governo USA durante il New Deal in risposta alla grande recessione del 1930", invece prevalse l'idea che "che gli stati che venivano finanziati dovessero restituire il loro debito" e così fosse come una banca.


BIBLIOGRAFIA

Spiegazioni e approfondimenti su questi argomenti sono estesamente dati nell'ampia letteratura in materia.

Inoltre, le principali analisi e teorie scientifiche [ sociologia, filosofia politica, economia ed economia politica,... ] e le preponderanti ideologie, convinzioni e opinioni a riguardo sono sintetizzate in una recente pubblicazione di facile, anche gradevole lettura :

UN PIANETA PICCOLO PICCOLO PICCOLO di Simone Flippetti

Nell'età del Bronzo, il Mediterraneo era un grande mercato unico. La prima globalizzazione della Storia crollò perché era un sistema troppo fragile ...
... Trenta secoli dopo, nel 2020, la Storia si ripete: la globalizzazione moderna si inceppa. Un'epidemia segna la fine di un mondo ... Un periodo storico, plasmato dalla TurboFinanza si chiude ... è la fine della Movida Economy, ultima incarnazione del consumismo.
gerolamo boz

Dirigente operazioni presso Valente spa

2 anni

Greta tasso

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