Art. 1. L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
- Nel 2022 osserviamo una media di morti per incidenti sul lavoro di 1,5 casi giornalieri.
- Rispetto ai livelli pre-pandemia (febbraio 2020), il tasso di occupazione è superiore di 0,6 punti, quello di disoccupazione è sceso dal 9,6% all'8,5%. Il tasso di disoccupazione a febbraio scende all'8,5%, con un calo di 0,1 punti su gennaio e di 1,7 punti su febbraio 2021. Però l’ISTAT (gennaio 2022) afferma che: La crescita del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,6%, pari a +74mila unità) è frutto dell’aumento osservato tra le donne e tra chi ha meno di 50 anni. Il tasso di inattività sale al 35,0% (+0,2 punti).
- Fuga dei Cervelli: “…l’Ocse evidenzia il nuovo fenomeno del brain waste, lo spreco di cervelli. In questo caso, l’emigrazione non è fisica ma occupazionale: è la perdita delle competenze e vantaggi derivata dallo spostamento di personale altamente qualificato verso impieghi che non richiedono l’applicazione delle cognizioni per cui sono stati formati. In altre parole, un dottore di ricerca in Fisica che viene assunto in un ufficio marketing ha forse risolto il suo problema personale di lavoro, ma non sta applicando le competenze apprese a spese del sistema di istruzione nazionale. …” “…L’esportazione di capitale intellettuale – è opportuno sottolinearlo subito – non è solo una perdita di persone e del denaro speso per formarle. Le innovazioni prodotte all’estero dai cervelli in fuga saranno proprietà dei Paesi in cui sono state realizzate, da cui il Paese d’origine dovrà in qualche modo ricomprarle: tanto che un’altra delle definizioni di brain drain è quella di trasferimento tecnologico inverso. In termini di puro calcolo economico (ma vi sono anche altre prospettive da cui andrebbe valutato il problema), il passivo è drammatico. Lo riflette bene la bilancia tecnologica dei pagamenti, un indicatore che misura il totale di importazioni ed esportazioni di conoscenze tecniche, brevetti e così via. …” (Claudia Di Giorgio, Giornalista,Bocconi)
- Smart Working: “… (1) Smart working e innovazione : La modalità ‘agile’ interesserà in prevalenza il mondo dei servizi, ma anche la manifattura, eccezion fatta per quelle filiere produttive, ad esempio di beni necessari come il settore alimentare, trasporti ed energia, per i quali è indispensabile l’impiego in presenza. I più assidui ‘in ufficio’ sono i dirigenti (per loro lo smart working si attesta al 40,11% del tempo dedicato). Ed è stata anche la formazione a sostenere questo strumento: l’innovazione continua delle imprese, infatti, ha aiutato, e spinto, a stare ‘a distanza’, senza particolari ripercussioni negative, il 56% dei lavoratori. (2) Il lato oscuro del lavoro agile: Tutto bene così? No. Lo studio Fondirigenti ha indagato anche gli aspetti più problematici dello smart working, come l’assenza di socialità (da qui la preferenza per una settimana divisa in due, 2,6 giorni in presenza, i restanti 2,4 ‘a distanza’). Nelle risposte sono emersi pure nodi tecnico-logistici, come la connessione. I manager hanno poi evidenziato il rischio eccessivo di call e di operare senza limiti di orario. …“ (Sole24Ore)
- Essere troppo qualificati … : “…Secondo Paolo Manfredi, responsabile delle strategie digitali di Confartigianato Imprese, il displacement in questi anni ha trovato poco riscontro nella realtà delle imprese artigiane manifatturiere italiane, “mentre ha fatto danni nel settore dei servizi”. La vera emergenza nel Manifatturiero è invece un altro fenomeno che interessa il nostro Paese in misura preoccupante, ovvero il mismatch di competenze. In Italia, infatti, le competenze di cui dispone la forza lavoro non incontrano le richieste delle imprese, che faticano sempre di più a ricoprire i ruoli necessari e a trovare le skill di cui hanno bisogno. Un fenomeno che si accompagna ad un altro altrettanto preoccupante: in molti casi la forza lavoro impiegata nelle imprese ha un tasso di istruzione troppo elevato rispetto alla posizione ricoperta. …” (Michelle Crisantemi, innovationpost.it ) ndr: la “sovra qualificazione” è uno degli argomenti che più fa aumentare la non occupabilità degli over 50
Prendo ad esempio questa bellissima frase di Piero Calamandrei perché la nostra Costituzione parla di Lavoro al primo articolo e perché la parte “… Bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità …” dovrebbe essere una costante che dovrebbe valere per qualsiasi cosa.
E se l’articolo 1 ha ancora valore diamoci da fare.
Con gentilezza, employee engagement, leadership engagement, etc etc etc.
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2 anniFrancesco Garrini troppo buono