I CREDITI DELLE PMI NEL CONTESTO POST PANDEMICO
Sappiamo bene che una volta conclusa l'emergenza sanitaria, ci troveremo di fronte a una nuova ondata di NPL. L'aumento dei crediti in sofferenza e ed esposizioni ristrutturate avrà un effetto dirompente sulla gestione del credito, ma questa volta le autorità pubbliche, i comparti bancari e i servicer si faranno trovare più preparati a gestire l'ondata in arrivo rispetto al passato. Le analisi a riguardo sono moltissime.
Un tema di grande interesse, ma meno trattato, riguarda invece i crediti commerciali del motore del nostro Paese: le piccole e medie imprese. La pandemia ha costretto molte imprese a concedere ampi slittamenti delle scadenze di pagamento ai clienti (se pur con forti differenziazioni su base settoriale), compromettendo il flusso cassa di molte piccole realtà, spesso a conduzione familiare. A settembre il numero delle aziende italiane che paga i propri fornitori con oltre trenta giorni di ritardo è salito al 12,7%. Che effetti potrà avere questo trend, e in generale questa esperienza, sulla gestione del credito delle PMI?
Molte imprese non si sono mai rivolte a società specializzate in recupero crediti, per i motivi più diversi: impiego di personale interno (spesso con tutt' altre competenze), diffidenza verso l'esterno, tendenza al risparmio (anche se parlando di mancati incassi è una contraddizione in termini) o semplicemente perché per alcuni il problema non si era ancora posto.
Dopo un 2020 in cui le imprese hanno sperimentato per la prima volta smart working e cassa integrazione, è probabile che con lo sblocco dei licenziamenti saranno molte le attività che punteranno a ridurre i costi fissi snellendo gli organici e ottimizzando i processi, ciò comporterà anche una maggior tendenza ad esternalizzare dei servizi, come ad esempio la gestione dei crediti scaduti. E in questo contesto, per le PMI sarebbe importante trovare il partner ideale che si adatti alle proprie esigenze ed entri nel vivo dell'organizzazione interna, pianificando un processo di recupero ad hoc. È questo il vero valore aggiunto che un servicer di recupero dovrebbe mettere sul piatto: incassare i crediti migliorando le procedure interne della Mandante e instaurando un rapporto di fiducia e collaborazione con i suoi clienti, tutelando l'immagine dell'azienda.
Il 2021 rappresenterà una sfida enorme per le PMI italiane, è presumibile pensare che entro marzo/aprile avremo superato i lockdown locali, ciò nonostante, una volta esauriti del tutto gli aiuti di Stato, bisognerà ripartire con le risorse che saranno rimaste, in un contesto economico/sociale sempre più complicato. L'incasso puntuale dei crediti giocherà un ruolo più importante rispetto al passato e bisognerà farsi trovare pronti da questo punto di vista, troppo spesso lasciato al caso da realtà meno strutturate rispetto alle Mandanti tradizionali.
Francesco Andone