I CRICETI SOFFRONO MENO
E quindi, eravamo davvero convinti che dopo circa 2000 anni di cammino, di scoperta e di sofferenza su questa terra, avremmo sedato per sempre l'animale primordiale da cui siamo partiti? Ma davvero pensavate che migliaia di metri quadrati dI pigmenti, forme e proporzioni armoniche delle varie ere, fossero capaci di liberarci dall' attrazione dell'indomabile bestialita' che rappresentiamo?
Scontati e mediocri, affascinati ma limitati, come muschio ci ancoriamo statici, inermi dove la sorte ci lascia nella falsa convinzione che tutto intorno a noi cambi e si evolva all'unisono. Pura illusione.
Allora mi chiedo a cosa serve credere nella propria visione, immaginare un domani sempre migliore, contaminarsi con la diversita' e persino osar pensare che il mondo sia abbastanza ampio da permettere un annodarsi armonico di stili, tradizioni e visioni divergenti?
A che serve sognare, se ci spengono la luce, a cosa serve immaginarsi e reinventarsi se alla fine siamo chiamati a recitare sempre la stessa parte, a cosa serve predicare pace per una vita intera se poi sono un pugno di vite a decidere per tutti?
Forse proprio il prossimo domani ci saremmo accorti di tutto cio' e' sara' l'unico attimo della storia umana dove regnera' la vera pace in cui nessuno di noi ahime', potra' piu' credere.