I DISTURBI D'ANSIA nell'adulto
L'ansia é spesso considerata un fenomeno moderno. In realtà é uno stato psicologico umano ma é sicuramente vero che mai come oggi siamo consapevoli degli effetti che può avere sulla nostra vita. Tutti attraversiamo momenti in cui siamo particolarmente ansiosi, nessuno é immune. Quando dobbiamo svolgere un compito, fornire una prestazione (fisica o intellettuale) un lieve stato di ansia ci può AIUTARE. Il miglioramento della prestazione proporzionale all'aumento dell'ansia, fino ad un certo livello, superato il quale l'ansia la influenza negativamente.
LE ORIGINI DELL'ANSIA:
Se ci troviamo in una situazione di pericolo, la reazione nomale ed universale del corpo é quella di prepararsi a fronteggiarla o con la lotta o con la fuga. Questa reazione di difesa stimola il sistema nervoso simpatico (parte del nostro sistema autonomo) e scatena delle reazioni fisiche tipiche: aumento della respirazione, aumento dei battiti cardiaci e della tensione muscolare.
Alcune persone rispondono con la reazione lotta e fuga e conseguente attivazione del sistema nervoso simpatico anche di fronte a pericoli potenziali che potrebbero avere effetti sul futuro (ad esempio salute, lavoro problemi finanziari) ed in generale allo stress quotidiano. Il loro sistema nervoso simpatico sembra particolarmente sensibile ed in uno stato di costante allerta, provocando la stessa attivazione sia che debbano fronteggiare pericoli immediati sia previsti. Questo può portare ad una cronicizzazione dell'ansia con manifestazioni fisiche (palpitazioni, difficoltà di respiro sudorazione eccessiva, secchezza della bocca, emicrania, vertigini) e psicologiche (sensazione di paura, panico, apprensione, costate preoccupazione per eventi infausti che potranno accadere a se o ai familiari). Quando una persona manifesta ricorrenti sintomi fisici e psicologici di ansia, in assenza di una reale situazione di pericolo imminente, é probabilmente affetta da un disturbo da ansia.
Si stima che circa il 2-4% della popolazione soffra di disturbi d'ansia.
LE CAUSE DELL'ANSIA:
non esiste un'unica semplice spiegazione per i disturbi d'ansia, ma sono stati studiati diversi fattori: predisposizione ereditaria, il tipo di educazione ricevuta (ad esempio aver avuto genitori iperprotettivi, insicuri, che hanno trasmesso le loro paure al bambino, l'improvvisa scomparsa o abbandono da parte di un genitore), conflitti interni, fattori sociali di stress (ad es; vedovanza divorzio, licenziamento, pensionamento, problemi di salute, gravidanza...), evento traumatico (aggressione).
IL DISTURBO D'ANSIA GENERALIZZATO:
Si caratterizza per la presenza di uno stato di ansia e preoccupazione eccessiva nei riguardi di un gran numero di eventi o attività (lavoro, problemi economici, salute dei familiari, disgrazie)
La persona può riconoscere che le preoccupazioni sono eccessive ma hanno difficoltà a controllare la preoccupazione.
SINTOMI:
irrequietezza, sentirsi sempre tesi, con i nervi a fior di pelle, difficoltà a concentrarsi, irritabilità, tensione muscolare, difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno.
Molti presentano anche sintomo somatici (sudorazione, disturbi gastrici) e risposte di allarme esagerate. Sono comuni anche sintomi depressivi.
NB: bisogna escludere che i sintomi siano la conseguenza di una condizione medica (ad es. ipertiroidismo) o all'assunzione di droghe, caffeina, nicotina, farmaci
ATTACCO DI PANICO:
periodo preciso di tempo durante il quale vi é l'insorgenza improvvisa ed inaspettata di intensa apprensione, paura, o terrore, che raggiunge rapidamente l'apice (di solito in 10 minuti o meno).
Possono essere presenti i seguenti SINTOMI: palpitazioni, tachicardia, tremori, brividi, sudorazione, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea o disturbi addominali, vertigini, svenimento, paura di perdere i controllo o di morire.
Di solito la paura é intensa e la persona può pensare di essere in procinto di morire, di perdere il controllo, di avere un infarto. Vi é spesso il desiderio di fuggire dal luogo in cui si é manifestato l'attacco.
La persona che ha già avuto un episodio di attacco di panico può avere la preoccupazione persistente che si verifichi di nuovo.
CAUSE:
•Organica: adrenalina prodotta in eccesso, a causa ad esempio dell'assunzione di sostanze (caffeina, nicotina, amfetamine), dell'astinenza dalle stesse, da alcuni farmaci, da una dieta eccessivamente priva di zuccheri (ipoglicemia), ipertiroidismo.
•Psicologica: insieme agli altri fattori già elencati, situazione stressante o conflittuale (lavoro, relazione, famiglia) che non viene riconosciuta o verso cui si prova una forte ambivalenza. Le emozioni e gli affetti legati a questa situazione non sono perfettamente riconosciuti e non possono quindi essere esplicitamente espressi.
• In alcuni casi la perdita o la rottura di importanti relazioni interpersonali (per esempio lasciare la casa per andare a vivere da soli, separazione) sono associate con l'esordio del disturbo.
• Nei bambini si manifesta spesso come ansia da separazione.
Le persone spesso si vergognano di avere questo disturbo e si demoralizzano perché la loro vita quotidiana é condizionata dalla paura di avere un attacco (il 50% manifesta uno stato depressivo).
Spesso insieme al disturbo di panico si sviluppano altri disturbi di ansia (20% sviluppa anche fobia sociale o una fobia specifica).
CURA:
• Farmaco terapia con ansiolitici
• Psicoterapia cognitiva e comportamentale, che permette di mettere in atto dei comportamenti che prevengono e controllano le manifestazioni dell'attacco di panico e permette di imparare a gestire i pensieri negativi che anticipano e si accompagno all'emergere dei sintomi fisici.
• Psicoterapia diretta a far emergere l'universo emotivo della persona, legato alla situazione stressogena.
AGORAFOBIA:
letteralmente paura degli spazi aperti, ansia relativa all'essere in luoghi o situazioni dai quali può essere difficile o imbarazzante allontanarsi. L'ansia determina tipicamente l'evitamento di molte situazioni che possono includere lo stare fuori dalle mura domestiche, l'essere in mezzo alla folla o in coda, viaggiare in automobile, autobus, in treno, aeroplano, oppure essere su un ponte o in ascensore.
Spesso la persona é più capace di affrontare la situazione temuta se si trova con un accompagnatore.
L'evitamento delle situazioni fobiche da parte della persona può compromettere la capacità di recarsi al lavoro, o di fare la spesa o altre commissioni fuori casa. Può instaurare comportamenti di dipendenza dalle persone care disponibili o richieste di aiuto.
CURA:
• Farmaco terapia con ansiolitici
• Terapia comportamentale (desensibilizzazione sistematica)§
Psicoterapia
FOBIA SOCIALE:
paura marcata e persistente delle situazioni sociali che possono creare imbarazzo, che provoca una reazione ansiosa immediata (tremori, palpitazioni, sudorazione, tensione muscolare, diarrea, arrossamento del viso, confusione). La persona riconosce che la paura é irragionevole.
Il disturbo condiziona la vita sociale e lavorativa della persona.
La persona può avere paura di parlare in pubblico per la paura che gli altri notino il tremore delle mani e della voce oppure possono evitare di mangiare e di bere o scrivere in pubblico per paura che gli altri possano vedere le mani tremare.
Di solito sono persone ipersensibili alle critiche, alla valutazione negativa o al rifiuto, hanno difficoltà di essere assertivi, bassa autostima e sentimenti di inferiorità.
Dr. Massimo Piscitelli Dr. Gianna Maria Tavoschi
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