I «pagamenti in contanti» stanno tornando alla ribalta?
Nelle scorse settimane si è parlato molto sui media di «denaro contante». Le cittadine e i cittadini svizzeri torneranno davvero a pagare più spesso in contanti? No, secondo Benjamin Staeheli, CBO Payment Solutions, non sarà così. Nell’intervista ci ha spiegato meglio la sua affermazione e che tendenze prevede per il futuro.
Il tema «pagamenti in contanti» sta riacquistando importanza?
Benny: Noi di Payment Solutions consideriamo la fase attuale solo una piccola battuta d’arresto, che preannuncia addirittura un’accelerazione nell’affermarsi dei cosiddetti pagamenti «invisible» o «embedded». Per questo la nostra risposta è no. Non crediamo che il contante stia assumendo maggiore importanza, anzi siamo convinti che a lungo termine l’utilizzo di contante continuerà a diminuire.
È una risposta chiara.
Benny: Ci sono cifre e fatti utili a comprendere meglio il tema. Dal 2005 il numero di pagamenti elettronici è aumentato mediamente dell’8% annuo. Allo stesso tempo, si osserva in Svizzera un calo continuo delle transazioni in contanti e anche dei prelievi ATM. La pandemia di coronavirus ha ulteriormente accelerato la tendenza al pagamento senza contanti. Questo trend resta invariato. Ora che la pandemia è più contenuta, però, abbiamo ripreso a comprare e pagare maggiormente in loco.
Per quali acquisti viene ancora utilizzato il contante in Svizzera?
Benny: I nostri rilevamenti evidenziano che il 26% di tutti i prelievi in contanti presso gli ATM viene utilizzato per fare acquisti. È anche comprensibile che i consumatori vogliano essere prudenti e prelevino denaro contante per le emergenze, nel caso in cui si verifichino guasti ai terminali di pagamento nei supermercati.
Un esempio in cui viene utilizzato il contante, perché il processo di pagamento digitale è piuttosto complesso, è legato al settore della ristorazione. Spesso pagare al ristorante richiede un po’ di tempo. Bisogna chiamare il personale di servizio, che solo dopo averci portato il conto ci chiederà se vogliamo pagare con carta. A volte la procedura è davvero troppo lunga e allora si ricorre ai contanti per sbrigarsela più rapidamente. Noi di Payment Solutions vogliamo riuscire per il futuro a semplificare quest’esperienza cliente attraverso la digitalizzazione del processo.
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Perché i pagamenti digitali continuano ad aumentare?
Benny: La facilità d’uso del pagamento senza contanti è aumentata notevolmente nel corso del tempo. Oltre alle carte si sono aggiunte soluzioni per dispositivi mobili come TWINT che hanno registrato una forte crescita. La crescente tendenza al commercio online ha probabilmente contribuito a dare un primo impulso all’aumento dei pagamenti elettronici. In quest’ottica anche tutte le banche hanno inserito nella loro offerta carte di debito utilizzabili online. La PostFinance Card risponde a quest’esigenza sin dagli albori del commercio online ed è sempre più accettata grazie alla combinazione con la Debit Mastercard. Inoltre stiamo lavorando a una nuova modalità di pagamento con cui aumentare ulteriormente la fruibilità dell’esperienza cliente online. La nuova modalità di pagamento permetterà addirittura alla clientela di PostFinance di associare il pagamento a un’identificazione automatica. La nostra clientela ricerca la facilità nell’esperienza cliente e noi stiamo lavorando molto attivamente alla semplificazione delle operazioni di pagamento digitali. È la nostra mission.
Per quanto riguarda invece i clienti commerciali?
Benny: Anche in questo segmento si delinea una forte tendenza alla digitalizzazione del traffico dei pagamenti. Inviare fatture in formato cartaceo comporta costi elevati e anche rischi nel processo di elaborazione. La fatturazione elettronica strutturata consente alle aziende di digitalizzare completamente questi processi e di evitare gli oneri di elaborazione per fatture fisiche o PDF. L’esperienza dimostra che quando le aziende o le corporazioni di diritto pubblico di ogni tipo compiono questo passo verso la digitalizzazione non vogliono più tornare indietro. In questo segmento registriamo attualmente una domanda molto elevata che stiamo cercando di soddisfare.
Che direzione seguirà la tendenza in futuro?
Benny: La procedura di pagamento consapevole, in cui viene impiegata ad esempio una carta fisica, passerà sempre più in secondo piano. Già oggi i consumatori possono associare la modalità di pagamento PostFinance negli shop e nelle app, automatizzando così il processo di pagamento. In questo modo l’iter diventa più semplice e pratico per tutte le parti coinvolte. Naturalmente, nonostante i progressi conseguiti nel campo della digitalizzazione, ci teniamo a garantire il massimo grado di soddisfazione delle esigenze della clientela, prevedendo quindi anche una rete adeguata di ATM che consenta il prelievo in contanti.
Come fa PostFinance a garantire la soddisfazione delle esigenze della clientela?
Benny: La priorità resta sempre quella di un’esperienza cliente ottimale. Partendo da questo, riflettiamo su come integrare direttamente i mezzi di pagamento. Dal punto di vista tecnologico questo richiede una cosiddetta «tokenizzazione dei mezzi di pagamento», sia sul fronte dei clienti, quindi del mezzo stesso, sia sul fronte dei commercianti, nel rispettivo shop o nella rispettiva app. Lavorando in questa direzione intendiamo offrire in futuro pagamenti trasparenti e lineari che i consumatori possano considerare facili da usare. Pagare automaticamente il parcheggio o il pieno di carburante, ricevere il conto del ristorante sul cellulare e pagare con un semplice tocco o facendo scorrere le dita sullo schermo: sono queste le esperienze clienti che vogliamo offrire in futuro.
E per tornare al segmento della clientela commerciale che per noi è importantissimo: stiamo aiutando questi clienti a digitalizzare innanzitutto il proprio scambio di dati tra emittenti e destinatari delle fatture. In questo modo forniamo un contributo significativo alla digitalizzazione delle aziende in Svizzera nei processi creditori, debitori e di acquisto, aiutandole così a risparmiare sui costi.