ID: facilitatori… di apprendimento

ID: facilitatori… di apprendimento

Oltre un certo punto la mente umana non riesce a spingersi in termini di elaborazione di informazioni, capacità d'attenzione, memoria. In particolare, la memoria di lavoro (working memory) confronta le nuove informazioni immagazzinate con i costrutti che ognuno di noi possiede già ma ha una capacità limitata e perde facilmente di elasticità se non esercitata con costanza e ripetitività. Quando vanno a crearsi nuovi costrutti ecco che la memoria di lavoro svolge un ruolo di importanza decisiva, in cui entra in gioco anche il carico cognitivo: “il carico imposto alla memoria di lavoro dall’informazione presentata”, soprattutto quello “estrinseco”, cioè non derivante dalla complessità intrinseca di un contenuto ma da una carente progettazione.

Cosa deve fare l’ID?

Compito dell’#InstructionalDesigner è gestire il divario tra i contenuti da trasferire e il livello di conoscenza di partenza di chi apprende, ridurre al minimo i processi che non sono direttamente necessari per l’apprendimento, favorire gli schemi cognitivi utili per l’apprendimento. Nell'#apprendimento #multimediale una progettazione di qualità riveste una fondamentale importanza soprattutto perché permette, in caso di contenuti molto complessi, di ridurre il gap tra conoscenze nuove e pregresse, avendo cura dei limiti di attenzione e di elaborazione dell’informazione dell’utente.

Come può farlo?

Tenendo presente che:

-         si impara meglio quando accanto alla visualizzazione delle informazioni le animazioni arricchiscono l’esperienza di apprendimento e una voce narrante accompagna e guida il discente; materiali visivi e verbali presentati contemporaneamente aumentano l’efficacia della trasmissione dei contenuti;

-         si impara meglio quando il testo è ben organizzato spazialmente e le informazioni richiamano i diversi canali della multimedialità;

-         occorre mantenere elevato il livello di interattività: memorizziamo di più ciò che facciamo e ripetiamo. Anche i video possono essere interattivi!

-         si impara meglio “a piccoli morsi”: unità informative di 1-2 minuti, e ogni tanto, un riepilogo, per riportare in alto la curva di Ebbinghaus: dopo 20’ abbiamo dimenticato oltre il 40% delle informazioni!

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