Il bivio in cui tutti i freelance si ritrovano

Il bivio in cui tutti i freelance si ritrovano

Parto subito con una dura verità:

La condizione di un freelance non può rimanere stabile.

O migliora o peggiora.

L’unica eccezione è chi ha partita iva ma si comporta come dipendente:

Lavora con 1-2 aziende con un tot di ore prefissate a settimana, e simili.

In tutti gli altri casi, in cui si aspira ad essere ”il capo di se stessi”...

La stabilità è un falso mito.

Ti spiego perché la penso così:

Se un freelance è sveglio, studia, si informa, sa come entrare in contatto coi potenziali clienti, sa vendere a prezzi alti, si crea un buon posizionamento…

Inevitabilmente col passare del tempo il suo fatturato aumenta.

Perché accumula esperienza, casi studio, testimonianze, conoscenze nel settore.

E di conseguenza aumentano anche le sue richieste di lavoro.

Un po’ come la palla di neve che all’inizio è piccola e rotola lentamente, e piano piano aumenta di dimensioni e velocità.

Sul lato opposto, troviamo il freelance che arranca:

Deve sempre farsi in quattro per trovare nuovi clienti, non ha controllo su questa fase, ha difficoltà ad arrivare a fine mese, si accontenta dei lavori che trova, non ha un buon posizionamento.

Di conseguenza, la sua vita da “libero” professionista non è il massimo:

Non ha abbastanza entrate per viaggiare o fare esperienze, e vede i suoi amici dipendenti andare in ferie…

Mentre lui rimane dietro al PC sull’ennesimo lavoretto sottopagato.

Capirai anche tu che una situazione del genere è poco sopportabile.

Infatti chi rientra in questo secondo caso, ne esce in un modo o nell’altro.

E le opzioni sono due:

1) Dopo mesi o anni di incertezze, fatica, delusioni e imbarazzo quando amici e parenti chiedono “come va il lavoro da freelance?”, scelgono di abbandonare.

Non reggono più la situazione e preferiscono tornare a una vita da dipendente più piatta ma sicura.

Non giudico chi lo fa:

Lo stress imprenditoriale non è per tutti e prima di provarlo è impossibile rendersene conto.

Ma vediamo la seconda opzione:

2) Il freelance non si arrende e decide di cambiare una volta per tutte la sua situazione.

Costi quel che costi.

Studia, applica, investe in formazione, sbaglia, aggiusta.

E dopo qualche mese, è una persona completamente nuova:

Abbonda di clienti, vende a prezzi alti, sta bene economicamente, ha più tempo libero, viaggia, sorride e risponde con orgoglio alle domande di amici e parenti sul lavoro.

Se ti piace di più questa seconda opzione…scrivimi in privato e ti dirò se e come possiamo aiutarti ad arrivarci!

Ti aspetto,

Matteo

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