Il copy è morto. Anzi, è più vivo e integrato che mai.
Il copy è morto. Quel concetto "vintage" di copywriter - autore pubblicitario, redattore di testi per la comunicazione o come lo si voglia chiamare, litigando pure sulla definizione più corretta - è tramontato. Siamo passati dalla quantità, alla qualità. Anni fa si veniva pagati a battute, a cartelle, quasi "a peso". Oggi non legge (tanto) più nessuno. Quindi sintesi, correre, la comunicazione oggi vola e dev'essere leggera. Far vedere al target non parole ma immagini. Scrivere è diventata roba da chimici: alambicchi per distillare i pochi termini più trendy/smart/marketing... formule da dosare col misurino, come la SEO, e continua ricerca di legami valoriali con le immagini (come quelli fra atomi). Le immagini. Quelle sì che ora comandano il gioco. Nella coppia creativa tipica d'agenzia l'art director (lo sono diventati tutti gli ex grafici, di questi neanche più l'ombra) tratta lo scriba come un male di cui farebbe volentieri a meno. Che ci vuole a scrivere? E questa è l'agenzia. Il copy freelance naviga invece nel vasto oceano delle parole scritte come un naufrago a cui si richieda una zattera multiaccessoriata, per avere qualche chance di salvarsi.
Sai scrivere? Bene, ce ne facciamo poco. Allarga la mente: dove scrivi? Siti? Pubblicati da solo, devi conoscere i più diffusi CRM e almeno WordPress come le tue tasche (facile: sono spesso vuote). Sai che WordPress significa Yoast, no? Scrivi per i social? Vabbè mica vorrai un SMM? Lo fai tu: calendario editoriale, strategia, moderazione della community... Ti viene in mente altro? Beh, fallo. Come dici? Le immagini? Roba tua, certo! Te le cerchi e te le compri nelle banche immagini (non fare il tirchio con le royalty free), te le aggiusti con Photoshop (è il minimo che tu lo sappia usare) e i video te li postproduci da te. Altro che copy e copy... Aaaah, come dici? Scrivi anche per il DEM? Wow! E che scrivi che hai le battute misurate con il contagocce? Guarda: devi imparare a usare una piattaforma di spedizione, ti gestisci il (anzi: "i") database in Excel, ti crei il funnel per generare lead. Che se non ne porti a sufficienza... Sai come finisce no? A questo punto vai di call to action finali immancabili e mi raccomando la UX writing a manetta.
Credevi di saper scrivere vero? Beh può darsi che se mi hai capito fin qui qualcosina la sai fare. Ma alla fine tu sei un copy suggestivo o a risposta diretta? Vieni avanti creativo.