Il diario del proto startupper
Nella mia quotidiana azione da proto startupper, mi vengono spesso in mente le parole di Briatore che alla domanda cosa consiglierebbe oggi ad un giovane ragazzo con velleità imprenditoriali, rispondeva di aprirsi una pizzeria.
Senza nulla togliere all'antica arte del pizzaiolo, lanciare oggi un'attività digital è davvero un'impresa. Bisogna maturare competenze spara-trasversali e over-mediali, nel senso che bisogna avere un atteggiamento di critica nei confronti di tutti i modelli convenzionali e saltare oltre la staccionata per avventurarsi in un folto bosco sconosciuto.
Ultimamente ho sostenuto un'intervista con un noto accelleratore che mi ha sottoposto una serie di perplessità alla mia startup in cui onestamente non mi ritrovo.
Sostanzialmente i punti di criticità erano:
1. La mancanza di uno staff completo - manca il programmatore
2. Mercato di nicchia
3. Mancanza di un modello di business che generasse revenues nel breve periodo
Partiamo dal primo: lo staff.
Mi trovo onestamente in una fase di product/market fit e lavoro con una comoda piattaforma WP; mi ammazzo di corsi online per adattarla alle mie necessità che mi arrivano come risposta dal mercato.
La piattaforma me la sono fatta costruire da un professionista a € 150,00 su Fiverr e, quando non riesco per ovvi limiti tecnici, ritorno al mercato e chiedo dietro fee contenute. Perchè oggi, in un'ottica di contenimento costi, dovrei appesantire la mia struttura con un costo per un programmatore?
Secondo quesito: mercato di nicchia.
La mia piattaforma guarda al time sharing turistico. Se oggi mi prenoto l'aereo con Sky Skanner, scelgo l'hotel con Trivago o Airbnb, il ristorante con Tripadvisor, un motivo ci sarà!!
Mercato di nicchia lo chiama qualcuno!!
Ultimo punto e piu' esilarante di tutti: le revenues.
Perchè dovrei ricorrere ad una richiesta di 30k per accellerare la mia startup se so che da qui a 5 mesi li recupero?
Allora prenditi le equity e facciamo finta che mi serve la tua scrivania per lavorare.
Con molta probabilità ho spiegato male la mia startup e mi piace pensarlo. Perchè se si trattasse di consapevoli risposte, avremmo un serio problema di competenze a monte del sistema.
Tuttavia la consapevolezza nasce anche dal saper rispondere con determinazione alle cosiddette sportellate. Non tutte vengono per farti male, alcune sono semplici esercizi di stile che servono a maturare l'insana follia del salto...oltre la staccionata armati di torcia e calzettoni per la lunga nottata che ti aspetterà.